Che fine farà l'hotel Bauer di Venezia? È "lite" internazionale
Il gruppo austriaco Signa aveva promesso l'hotel ai tedeschi Schoeller. Tra loro si inserisce il fondo americano King Street e potrebbe scatenarsi una battaglia legale per la proprietà
Che fine farà l'Hotel Bauer? Il celebre hotel di lusso di Venezia con affaccio sul Canal Grande era stato acquistato nel 2020 dal gruppo immobiliare austriaco Signa (che aveva ottenuto anche un prestito da 135 milioni di euro da Raiffeisen per finanziare la ristrutturazione). Poi Signa aveva dichiarato insolvenza e aveva espresso la volontà di cedere al gruppo tedesco Schoeller tre proprietà in Italia: il Walther Park e la società Viva Virgolo a Bolzano e, appunto il celebre hotel Bauer a Venezia, i cui lavori di restauro si erano interrotti proprio a causa del crack di Signa, allungando i tempi della riapertura (ad oggi, come riporta Milano Finanza, l'immobile è valutato circa 300 milioni e per rimetterlo a nuovo, secondo fonti finanziarie, servono altri 150 milioni: in totale almeno 450 milioni, cifra che sarebbe molto più alta del valore del pegno). Ma c'è un ma: perché l'hotel Bauer era controllato da Signa attraverso la subholding lussemburghese (Sps Fünfundsechzig) che, proprio a causa del crack finanziario, sembra avesse un pegno con una finanziaria degli Emirati Arabi (che aveva concesso un finanziamento al gruppo). Arabi che, preoccupati per il possibile default, a marzo avevano ceduto il loro pegno al fondo Usa King Street (fondo, noto per i suoi investimenti, e che aveva già puntato due anni fa sull'Hotel Danieli, sempre a Venezia). Americani che, vista la situazione, si starebbero muovendo per vendere la Sps Fünfundsechzig, proprietaria dell'hotel. Si annuncia quindi una possibile battaglia legale per la proprietà dell'hotel veneziano tra Signa (ancora intenzionata a vendere a Schoeller) e King Street.
La vendita dell’Hotel Bauer: cosa sta succedendo?
Tornano indietro, come riporta Milano Finanza, Signa aveva comunicato la vendita la mattina del 26 aprile e lo stesso pomeriggio la Doge Investments Holdings, altra società del Lussemburgo riconducibile al fondo americano, si è impossessata delle quote della Sps Fünfundsechzig. Una mossa che non sarebbe piaciuta né a Schoeller né a Signa: la notizia che filtra è che Schoeller chiederà l'adempimento del contratto a Signa e che quindi gli austriaci potrebbero fare causa a King Street per riavere la proprietà della Sps Fünfundsechzig e quindi dell'hotel Bauer.
Hotel Bauer, il ruolo del fondo americano King Street
Ma la faccenda, già intricata, si è complicata ulteriormente: sembra, infatti, che nel frattempo, King Street abbiano incaricato per la vendita dell'hotel l'advisor finanziario Eastdil Secured, che è in contatto con investitori internazionali, gruppi del lusso e con alcuni fondi legati al governo del Qatar. In alternativa, il fondo ristrutturerà il Bauer prima di rimetterlo sul mercato.
Nel mentre un gioiello dell'ospitalità veneziana e italiana nel mondo rimane in balia degli eventi...
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Alberto Lupini
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