L'hotel Bauer di Venezia in vendita? Signa cerca fondi per coprire i debiti

La crisi finanziaria di Signa mette a rischio la ristrutturazione dell'hotel, ferma da tempo. Per evitare il blocco dei lavori, pareva come la holding stesse cercando un investitore che possa rilanciarne i rifacimenti. Ma il gruppo smentisce la possibilità

22 dicembre 2023 | 10:44

La situazione della Signa Holding, fondata da René Benko, sembra essere critica, con la necessità urgente di trovare fondi per coprire i debiti. Tra gli edifici prestigiosi che potrebbero essere venduti per raccogliere fondi figura lo storico Hotel Bauer di Venezia, acquisito da Signa nel 2020 ma chiuso da anni per via di lavori di ristrutturazione che, nei piani, avrebbero dovuto rendere l'albergo una struttura extra lusso, fermi però da tempo.

Hotel Bauer, dai progetti extra lusso allo stallo dei lavori

L'obiettivo iniziale di Signa era ristrutturare l'Hotel Bauer (inaugurato nel 1880) entro il 2025 (data che appare anche sul sito internet della struttura), trasformandolo in un lussuoso albergo con novanta suite e aree commerciali di alta gamma, gestite dalla catena Rosewood. Il valore stimato dell'albergo completato sarebbe stato di 400 milioni, mentre l'area shopping avrebbe aggiunto altri 200 milioni. Tuttavia, la crisi finanziaria di Signa ha messo a rischio la realizzazione di questi piani.

Per evitare il blocco dei lavori, la holding sta cercando un investitore che possa rilanciare la ristrutturazione dell'Hotel Bauer. La procedura è complicata, poiché si inserisce nella complessa ristrutturazione dell'intera holding, che ha ricevuto richieste dai creditori per un totale di 1,1 miliardi da parte di 43 creditori.

Debiti per 13 miliardi, oltre al Bauer Signa vende altre proprietà?

La vendita di asset, come il jet privato di Benko, la metà del grattacielo Chrysler di New York e altre proprietà immobiliari negli Stati Uniti, è stata avviata per raccogliere fondi. Tuttavia, i proventi potrebbero non essere sufficienti a coprire il debito complessivo di Signa Holding, che ammonta a oltre 5 miliardi, senza contare i finanziamenti delle subholding, portando l'esposizione complessiva del gruppo a circa 13 miliardi, secondo le stime di J.P. Morgan. Questa situazione finanziaria critica potrebbe portare in futuro alla vendita di altri beni di Signa, tra cui i magazzini Kadewe di Berlino, il centro commerciale Oberpollinger a Monaco di Baviera o il resort Villa Eden sul lago di Garda. La vendita di questi asset potrebbe essere necessaria per affrontare la crisi finanziaria e coprire i debiti in aumento del gruppo.

Il Gruppo Signa smentisce la notizia della vendita del Bauer

Signa Italia, contattata da Pambianco Hotellerie, ha però chiarito come la vendita del Bauer oggi non sia una possibilità percorribile, mentre si sta pensando al rifinanziamento dell’operazione per concludere la ristrutturazione. «Il nostro obiettivo – ha affermato il presidente Heinz Peter Hager – è riaprire l’albergo nel terzo trimestre del 2025 o al massimo nel primo trimestre del 2026. Stiamo cercando finanziatori e abbiamo già interlocuzioni in stato avanzato. Quando il cantiere sarà concluso, l’hotel Bauer avrà 120 camere, di cui più della metà suite, e due negozi del lusso. Per uno è già stato trovato l’accordo con un brand di alta gamma e firmeremo a breve il contratto».

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Alberto Lupini


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