Monsupello, giro di boa a 130 anni: nuova etichetta per Carlo Boatti e nuovo enologo

Nella cantina simbolo dell'Oltrepò si lavora per un nuovo vino di Pinot nero e più vigneti. Per l'importante anniversario una nuova etichetta in memoria di Carlo Boatti (Podere la Borla), pioniere della nuova enologia . Pierangelo e Laura Boatti guidano l'azienda con gli enologi Stefano Torre e Federico Fermini

14 marzo 2024 | 18:57
di Alberto Lupini

Vini unici, ma universali. Non si può che concordare con le parole di  Pierangelo Boatti per definire i suoi vini: 33 etichette, anzi ora 34 con quella in memoria del papà Carlo,  prodotte da Monsupello, cantina storica pavese, con un palmares incredibile di premi e con molti primati, fra cui 160mila bottiglie di metodo classico dell’Oltrepò e la primogenitura in Italia della produzione di Nature Pas dosè. Eleganza, finezza e riconoscibilità sono le caratteristiche di vini non comuni che la famiglia Boatti produce da almeno 130 anni gestendo oggi più di 100 ettari di vigneti (di cui una cinquantina di proprietà) rispetto ai 2 iniziali del 1893, quando l’azienda fu fondata a Torricella Verzate.

Monsupello, una nuova squadra all'insegna della continuità e della qualità

A garantire una crescita costante nel tempo è stato l’obiettivo “qualità” che da sempre coinvolge i Boatti e i loro collaboratori, che vivono l’azienda come una sorta di famigli allargata. E non a caso a festeggiare i 130 anni a Milano, all’Hotel Gallia, oltre ai fratelli Pierangelo e Laura Boatti (rispettivamente chef de cave-direttore commerciale e direttore creativo), che insieme alla mamma Carla portano avanti l’eredità del papà Carlo, c’erano i più stretti collaboratori: Stefano Torre, da 14 anni in azienda e ora nuovo direttore enologo che ha preso il posto di Marco Bertelegni (per 18 anni in cantina), e il giovane Federico Fermini, enologo, anche lui da 6 anni cantina. Con loro anche l’agronomo Giovanni Bigot, consulente di Monsupello dal 2021.

È questa la squadra che, come avevamo anticipato nei giorni scorsi, guiderà la cantina verso i prossimi traguardi che, come da tradizione, si preannunciano di successo. Insieme lavoreranno per rendere sempre migliore la produzione, che ha costantemente puntato a una qualità elevata, alla cura delle vigne e della produzione in cantina e alla ricerca di vini che sappiano raccontare una storia.

Tra gli obiettivi anche l’aumento della superficie vitata e lo sviluppo di un nuovo vino, che ovviamente sarà una bollicina di Pinot nero in purezza, del vitigno che resta il simbolo dell’azienda e dell’Oltrepò.

Per l'anniversaio di Monsupello ecco l'etichetta Podera la Borla dedicata a Carlo Boatti

E a celebrare l’anniversario e il varo della nuova squadra, ecco la presentazione di una nuova prestigiosa etichetta dedicata a Carlo Boatti (Podere la Borla) e al rinnovamento avviato a partire dal 1959 insieme alla moglie Carla, ha cambiato non solo la cantina di famiglia, ma anche l’approccio al vino di tanti produttori del territorio.

Parliamo di una storia aziendale che negli anni Ottanta ottenne i primi prestigiosi riconoscimenti da opinion leader come Luigi Veronelli proprio per il vino rosso prodotto da questo vigneto, una sorta di crù che oggi è diventato un’etichetta su cui compare il nome di Carlo Boatti.

Va ricordato come l'azienda ha da sempre una grande attenzione all’equilibrio biologico dei terreni e pratica vendemmie manuali, esclusivamente in cassetta da 18 kg, con rese uva/vino inferiori al 45%. I vini prodotti derivano per lo più da Pinot nero spumantizzato o vinificato in rosso, ma sono tanti i vitigni coltivati e che rendono decisamente ricca la proposta di Monsupello (che si basa su 350mila bottiglie, di cui come detto 160 di metodo classico): Croatina, Riesling Renano, Sauvignon, Chardonnay, Muller Thurgau, Merlot e Cabernet Sauvignon. Le etichette si dividono fra 7 spumanti metodo classico, 7 bianchi, 1 rosé, 15  rossi e  3 dolci destinati al canale Horeca e per il 5% (in crescita) all’export.

Il progetto di accoglienza e sostenibilità

Per festeggiare i 130 anni Monsupello ha voluto ricordare anche il suo progetto allargato, di accoglienza in cantina e il progetto di sostenibilità sociale di cui si occupa Laura Boatti, direttrice creativa, che segue le attività di promozione della cantina ed è  l’animatrice del progetto “Sprigionato”, avviato con l’Associazione Terre di Mezzo, che coinvolge studenti e “sprigionati”, persone detenute nel supercarcere di Voghera, che hanno partecipato alla vendemmia dell’anno scorso e hanno collaborato alla produzione di Muller Thurgau e Sauvignon.

Monsupello
Via San Lazzaro 5 - 27050 Torricella Verzate (Pv)
Tel 0383 896043
www.monsupello.it

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