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57ª edizione

Vinitaly, 97mila presenze per un'edizione sempre più internazionale

09 aprile 2025 | 17:43

La 57ª edizione di Vinitaly si è conclusa a Veronafiere con un notevole successo, registrando un totale di 97.000 presenze. Di queste, oltre 32.000 operatori esteri provenienti da più di 130 nazioni hanno partecipato, con una crescita del 7% rispetto all’edizione precedente. La prossima edizione di Vinitaly è in programma dal 12 al 15 aprile 2026.

Vinitaly, 97mila presenze per un'edizione sempre più internazionale

97mila le presenze a questa edizione di Vinitaly (foto Ennevi)

Vinitaly, sempre più internazionale

L’incidenza degli operatori esteri ha raggiunto il 33% del totale, un dato che conferma l'evento come punto di riferimento internazionale per il settore vinicolo. Tra i paesi più rappresentati, si segnala una crescita dei buyer dai principali mercati target per il vino italiano, tra cui Stati Uniti, Germania e Regno Unito. In particolare, il mercato del Regno Unito ha registrato un aumento del 30% rispetto allo scorso anno, mentre gli Stati Uniti e la Germania hanno visto un incremento del 5%. Tuttavia, si segnala una flessione del 20% dalla Cina, un dato che merita attenzione in un contesto di incertezze geopolitiche e commerciali.

Per quanto riguarda il panorama europeo, le presenze da paesi come Francia, Belgio e Olanda sono aumentate rispettivamente del 30%, 20% e 20%. Inoltre, anche i buyer dalla Svizzera e dal Giappone hanno visto un incremento del 10%. Restano stabili i flussi provenienti dal Canada e dal Brasile. Oltre all’area fieristica, anche l’iniziativa Vinitaly and the City, che si svolge nel centro storico di Verona e si rivolge ai wine lovers, ha visto un buon afflusso di pubblico. Sono stati infatti superati i 50.000 tagliandi-degustazione venduti, lo stesso numero dell’edizione 2024, nonostante una giornata di evento in meno.

Vinitaly, un bilancio positivo

Vinitaly si chiude con un bilancio positivo, confermando la manifestazione come un appuntamento sempre più internazionale e orientato al business. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 4.000 aziende del settore, istituzioni, e associazioni di categoria, consolidando il ruolo della fiera come piattaforma di dialogo tra il mondo produttivo e quello delle istituzioni. Per la prima volta, sono stati presenti anche due commissari europei, Christophe Hansen, responsabile per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, e Olivér Várhelyi, responsabile per la Salute, confermando l’importanza di Vinitaly a livello istituzionale.

Vinitaly, 97mila presenze per un'edizione sempre più internazionale

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere (foto Ennevi)

«Vinitaly 2025 chiude con un’edizione di successo, in cui il mondo del vino italiano ha saputo esprimere unità e capacità di reazione, anche di fronte alle difficoltà iniziali legate all’introduzione dei dazi Usa - commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere -. Verona si è riaffermata come capitale europea del vino, grazie alla partecipazione di due Commissari Ue, che proprio da Vinitaly hanno annunciato nuove iniziative concrete a sostegno della filiera, insieme ai ministri e alle tante presenze istituzionali a Verona nei giorni di manifestazione. Un segnale forte, in un momento che richiedeva chiarezza, coesione e visione strategica. Vinitaly inoltre consolida il proprio legame con gli Stati Uniti: dopo il debutto nel 2024, tornerà a Chicago il 5 e 6 ottobre di quest’anno con la seconda edizione di Vinitaly Usa. Su questo mercato, il vino italiano ha le idee chiare: continuare a costruire un rapporto solido e duraturo con i consumatori americani, da sempre protagonisti del successo del nostro export».

Vinitaly, 97mila presenze per un'edizione sempre più internazionale

Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere (foto Ennevi)

«Vinitaly si conferma un brand solido che è stato capace di fornire al mondo del vino una risposta di sistema allo scenario internazionale - spiega il direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini -. Tra le novità di questa edizione di Vinitaly, l’esordio di Vinitaly Tourism, il format dedicato all’enoturismo, e l’ingresso nel palinsesto di tendenze emergenti come vini No/Low alcol, RAW Wine e vini in anfora. Si tratta di iniziative che arricchiscono l’esperienza fieristica, a conferma di un salone che non solo ascolta e fotografa il settore, ma ne anticipa le traiettorie. Vinitaly, oggi più che mai, rappresenta un asset strategico in un momento di profonde trasformazioni. La qualità degli operatori e la soddisfazione degli espositori con agende di lavoro fitte di appuntamenti, ribadiscono il ruolo centrale della manifestazione nell’ascolto dei mercati e nella promozione del vino italiano a livello globale».

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