Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 dicembre 2025  | aggiornato alle 14:36 | 116440 articoli pubblicati

San Daniele e Prosciutto di Parma scelgono trasparenza e tracciabilità

Il consorzio friuliano e quello emiliano hanno deciso di adottare il Registro italiano filiera tutelata, sistema di rintracciabilità informatizzato. Un lavoro di squadra che promuove il Made in Italy.

 
16 ottobre 2020 | 17:08

San Daniele e Prosciutto di Parma scelgono trasparenza e tracciabilità

Il consorzio friuliano e quello emiliano hanno deciso di adottare il Registro italiano filiera tutelata, sistema di rintracciabilità informatizzato. Un lavoro di squadra che promuove il Made in Italy.

16 ottobre 2020 | 17:08
 

Un risultato sostanziale che rende pubbliche, per la prima volta, le informazioni complete della filiera suinicola a Indicazione Geografica. Un atto di trasparenza totale verso il consumatore e gli altri stakeholder, frutto di un importante percorso di evoluzione iniziato il 1 gennaio 2020 con l’approvazione del nuovo piano dei controlli approvato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

San Daniele e Prosciutto di Parma scelgono trasparenza e tracciabilità

Un percorso che visto protagonisti i Consorzi del Prosciutto di Parma Dop e del Prosciutto di San Daniele Dop che hanno voluto adottare il Registro Italiano Filiera Tutelata, sistema di rintracciabilità completamente informatizzato che rappresenta la struttura portante dei nuovi piani dei controlli attivi da inizio anno. I suoi assi portanti: trasparenza, identificazione e tracciabilità lungo tutto il sistema produttivo delle denominazioni.

«La buona salute di una filiera - ha commentato Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma Dop - deriva anche dalla fiducia tra gli operatori che la costituiscono e dalla consapevolezza reciproca di lavorare correttamente per un bene comune. Il nuovo Registro Italiano Filiera Tutelata è infatti in grado di assicurare una maggiore trasparenza e chiarezza nei rapporti di filiera. È per noi un altro importante tassello del piano di rilancio del nostro comparto iniziato un anno fa che, unitamente alle modifiche del Disciplinare e al nuovo piano di controllo, punta a caratterizzare ulteriormente il Prosciutto di Parma e a rafforzare il sistema di prevenzione delle frodi per garantire al consumatore un prodotto più sicuro».

Il Report Filiera Suinicola Certificata, di cui è stato pubblicato il primo resoconto, viene stilato a cadenza mensile con i dati fondamentali della filiera a denominazione di origine e realizzato attraverso la condivisione di informazioni controllate, certe e affidabili dalla fase di nascita dei suini fino alla omologazione delle cosce.

Un lavoro di insieme che ha visto gli attori di questo progetto fare sistema. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie alla volontà dei Consorzi di tutela, alla collaborazione di tutti gli operatori e delle associazioni che li rappresentano e alla cooperazione e condivisione delle informazioni fra gli enti di certificazione Csqa (per il Prosciutto di Parma Dop) e Ifcq (per il Prosciutto di San Daniele Dop).

«Per il prosciutto di San Daniele – ha sottolineato il presidente del Consorzio Giuseppe Villani -assumono sempre maggiore importanza i dati della Dop resi oggi ancora più oggettivi e trasparenti grazie all’adozione del portale Rift per la tenuta e registrazione di tutti i numeri della filiera Dop, consentendo agli operatori di conoscere in tempo reale anche i risultati dell’attività di controllo. Tutto ciò per una nuova consapevolezza sull’andamento della filiera e in prospettiva del mercato».

San Daniele e Prosciutto di Parma scelgono trasparenza e tracciabilità

«L’informatizzazione della filiera suinicola tutelata - ha spiegato Ludovico Picotti, amministratore unico di Ifcq - è stata alla base della riforma del sistema dei controlli della Dop Prosciutto di San Daniele. Il portale Rift è uno strumento innovativo di garanzia di tracciabilità, trasparenza e immediatezza nella acquisizione a sistema dei dati degli operatori delle Dop, oltre che essere di supporto alla attività ispettiva. Il Registro consente il rapido monitoraggio delle produzioni Dop di filiera, a maggior tutela del consumatore finale».

Dal primo Report Filiera Suinicola Certificata, relativo al primo semestre 2020, emerge un universo che coinvolge 3.913 operatori riconosciuti (allevamenti e macelli). Un mercato, selezionato e controllato, un mercato di peso, che vale 5.238.631 suini tatuati, 3.636.825 suini macellati conformi, che si traducono in 5.326.060 cosce omologate per la produzione di prodotti a base di carne delle filiere a Indicazione Geografica. Numeri che rappresentano le dimensioni della filiera, l’andamento produttivo, le fluttuazioni nel corso dell’anno, la disponibilità di materia prima. Numeri di notevole rilievo per due grandi prodotti del made in Italy agroalimentare certificato che si racconta anche attraverso un’operazione di trasparenza: dati mai resi disponibili al mercato fino a oggi.

«La trasparenza dei dati – puntualizza Pietro Bonato, ad e direttore generale di Csqa - è una scelta importante volta a creare fiducia tra le parti e verso il mercato. Abbiamo operato molto e in modo sinergico per raggiungere questo risultato con l'impegno profuso dai collaboratori e dagli operatori della filiera che hanno applicato rigorosamente i nuovi piani di controllo e le nuove modalità operative. Questo risultato rappresenta un eccellente modus operandi a dimostrazione che il lavoro di squadra funziona e produce benefici all'intero settore, aumentando la credibilità e la garanzia del Made in Italy».

Per informazioni: www.prosciuttodiparma.comwww.prosciuttodisandaniele.itwww.csqa.it - www.ifcq.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Pentole Agnelli
Elle&Vire
Julius Meiln
Consorzio Asti DOCG

Pentole Agnelli
Elle&Vire
Julius Meiln

Consorzio Asti DOCG
Tirreno CT
Pavoni