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È morto Roberto Hausbrandt, l'ultimo erede della storica dinastia del caffè

Nipote di Hermann Hausbrandt, fondatore della omonima industria del caffè triestina, aveva sempre vissuto immerso nel mondo del caffè ereditando l'azienda di famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale

 
18 luglio 2024 | 15:36

È morto Roberto Hausbrandt, l'ultimo erede della storica dinastia del caffè

Nipote di Hermann Hausbrandt, fondatore della omonima industria del caffè triestina, aveva sempre vissuto immerso nel mondo del caffè ereditando l'azienda di famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale

18 luglio 2024 | 15:36
 

Si è spento all'età di 85 anni Roberto "Bobby" Hausbrandt, nipote del fondatore della omonima azienda triestina di caffè, divenuta un marchio internazionale tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Con la sua scomparsa, scompare l'ultimo discendente diretto della famiglia che ha dato vita alla celebre torrefazione. La notizia è stata diffusa dal quotidiano Il Piccolo.

È morto Roberto Hausbrandt, l'ultimo erede della storica dinastia del caffè

Roberto Hausbrandt in una foto d'epoca. Foto: Il Piccolo

La storia di Roberto "Bobby" Hausbrandt

Hausbrandt aveva sempre vissuto immerso nel mondo del caffè, un'attività che aveva segnato la vita della sua famiglia fin da quando il nonno Hermann, di origine polacca, fondò la ditta "H. Hausbrandt" il 15 novembre 1892. Inizialmente, il negozio di via Machiavelli 6 vendeva generi alimentari di vario tipo, tra cui il caffè. Tuttavia, ben presto, la famiglia Hausbrandt si specializzò proprio in questo settore, aprendo nel 1905 un nuovo negozio in piazza Ponterosso, in una posizione più centrale. Da quel momento, l'azienda si proiettò verso un mercato più ampio, facendo del proprio marchio un nome rinomato per la produzione e la commercializzazione del caffè, contribuendo al contempo alla fortuna della città di Trieste.

Roberto Hausbrandt ereditò l'azienda di famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, a causa di alcune tensioni familiari, fu costretto a lasciare l'attività nel 1977. Poco tempo dopo, l'azienda passò di mano, venendo venduta a Martino Zanetti, altro grande imprenditore del settore caffè. Tuttavia, il caffè rimase comunque una costante nella vita di Bobby. Nel 1981, infatti, fondò un nuovo marchio, Caffè Adler, insieme a Gino Rizzoli, un ex dipendente della Hausbrandt. L'azienda è tutt'oggi attiva e Bobby ne è stato alla guida fino al 2000. Come ha ricordato la moglie, Varsenia Anmahian, in un'intervista al Piccolo, Bobby era un uomo "con tantissimi interessi": ufficiale degli alpini, appassionato di camminate in Carso, vela e ippica. I funerali si terranno sabato 20 luglio alle ore 9:30 nella Chiesa Luterana Evangelica di largo Panfili a Trieste.

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