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Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

Sono circa 300mila i capi importati senza garanzie di tracciabilità e di buone pratiche di allevamento che arrivano sul mercato italiano: l'allarme viene lanciato dal Consorzio Abbacchio Romano Igp, che spiega come la differenza di prezzo tra carne certificata e convenzionale è legata in buona parte alle pratiche di allevamento

14 aprile 2025 | 12:54
Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato
Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

Sono circa 300mila i capi importati senza garanzie di tracciabilità e di buone pratiche di allevamento che arrivano sul mercato italiano: l'allarme viene lanciato dal Consorzio Abbacchio Romano Igp, che spiega come la differenza di prezzo tra carne certificata e convenzionale è legata in buona parte alle pratiche di allevamento

14 aprile 2025 | 12:54

Nel periodo pasquale, il consumo di carne ovina registra un picco significativo. Tuttavia, dei circa 550 mila agnelli presenti sul mercato italiano, oltre la metà proviene dall'estero. Si tratta di circa 300 mila capi importati, spesso allevati in condizioni poco trasparenti e privi di garanzie rispetto a tracciabilità e benessere animale. Questi prodotti vengono proposti a prezzi inferiori anche del 40% rispetto alla carne certificata nazionale, che oggi conta 185 mila capi, di cui 35 mila riconducibili al Consorzio dell'Abbacchio Romano Igp.

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

Nel periodo pasquale, oltre la metà degli agnelli sul mercato proviene dall‘estero

Il numero complessivo di agnelli allevati secondo il disciplinare Igp è in calo rispetto al periodo pre-pandemia, quando si contavano circa 120 mila esemplari. Un calo che riflette sia l'abbandono dell'attività da parte di piccoli produttori locali, sia l'orientamento verso allevamenti non certificati, attratti da minori vincoli e costi più contenuti.

Carne di agnello, consumi in calo

In ongi caso, quest’anno, in vista delle festività pasquali, si prevede un calo del 20% dei consumi di carne di agnello in Italia, con un impatto diretto sulle tavole tradizionali del paese. Questo diminuito interesse per il prodotto ovino è dovuto principalmente a due fattori: l’aumento dei prezzi e la carenza di prodotto. Secondo quanto riportato dalla CIA-Agricoltori Italiani, uno dei principali motivi alla base di questa riduzione è la crisi della transumanza, una pratica tradizionale delle regioni appenniniche e delle isole italiane. Questa crisi ha portato a una riduzione del 25% delle nascite di agnelli da latte previste per il periodo pasquale, passando dalle 350.000 unità registrate prima della pandemia alle 250.000 odierne.

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

Per il 2025 si prevede un calo del 20% dei consumi di carne di agnello

Inoltre, i prezzi all’ingrosso della carne di agnello sono aumentati del 15%, come confermato dai dati della Borsa Merci telematica. Questo rialzo è stato alimentato dalla solita crescita della domanda che si verifica nelle settimane precedenti Pasqua, ma anche dalla riduzione dell’offerta nazionale. Anche la carne di agnello importata ha registrato un calo. Si stima che la carne proveniente dall’estero rappresenti circa il 50% del totale, con i principali fornitori che includono Paesi come Est Europa, Spagna e Grecia. Molte di queste tipologie straniere si presentano a prezzi più competitivi, ma la qualità e la tracciabilità del prodotto non sono sempre garantite.

Agnello, costi di produzione e impatto sul prezzo finale

La differenza di prezzo tra carne certificata e convenzionale è legata in buona parte alle pratiche di allevamento. Gli animali provenienti da sistemi intensivi, spesso stabulati e allevati in stalla, richiedono meno investimenti in termini di protezione e gestione. Al contrario, gli allevatori aderenti al Consorzio dell'Abbacchio Romano Igp devono far fronte a costi più elevati, ad esempio per l'installazione di recinzioni adatte a proteggere i pascoli dagli attacchi esterni. Queste spese, non sempre visibili al consumatore finale, si riflettono nel prezzo di un prodotto che si distingue per la sua qualità e per il rispetto delle norme previste dal disciplinare.

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

La differenza di prezzo tra carne certificata e convenzionale è legata in buona parte alle pratiche di allevamento

Secondo Natalino Talanas, presidente del Consorzio Abbacchio Romano Igp, l'aspetto informativo è centrale: «In un mercato dominato dal ribasso dei prezzi, la disinformazione mette a rischio le aziende locali che faticano a competere con le grandi importazioni straniere. È quindi importante sensibilizzare il consumatore e noi, dal 2010, anno di costituzione del Consorzio, ci impegniamo in termini di divulgazione affinché chi ci sceglie sia pienamente informato sulla tracciabilità lungo tutta la nostra filiera e riesca a riconoscere il valore della nostra produzione. La consapevolezza risulta essere l'unica chiave per un'inversione di tendenza in grado di garantire lunga vita alla nostra tradizione».

Agnello, Consorzio dell'Abbacchio Romano Igp: tradizione e qualità

Il Consorzio dell'Abbacchio Romano Igp rappresenta un esempio di allevamento etico e sostenibile, in linea con la tradizione pastorale del Lazio. Gli animali vengono nutriti esclusivamente con latte materno e piante spontanee locali, seguendo i tempi della transumanza, antica pratica che prevede la migrazione stagionale del gregge tra pianura e montagna. Questo ciclo naturale contribuisce non solo alla qualità organolettica della carne, ma anche alla tutela del paesaggio e allo sviluppo rurale. La figura del pastore, centrale nella filiera, garantisce la cura quotidiana del gregge e la trasmissione di saperi secolari, contribuendo a contrastare lo spopolamento delle campagne e a mantenere vivo un equilibrio tra uomo e natura.

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

La transumanza è un'antica pratica che prevede la migrazione stagionale del gregge

Scegliere l'Abbacchio Romano Igp significa sostenere una produzione certificata, ma anche un territorio e una cultura. La carne ovina, presente nei menu pasquali di circa quattro famiglie italiane su dieci, rappresenta una tradizione che va oltre il semplice consumo. Il prezzo di un prodotto certificato riflette un sistema produttivo fondato su pratiche agricole sostenibili, benessere animale e valorizzazione del patrimonio locale. La transumanza, riconosciuta come patrimonio mondiale immateriale dall'Unesco, è una componente essenziale di questo processo, a conferma di come l'Abbacchio Romano Igp rappresenti una eccellenza da salvaguardare nel panorama agroalimentare nazionale.

Carne di agnello, Abbacchio e non solo

L’agnello, un ingrediente tradizionale sulla tavola pasquale, si distingue in diverse categorie a seconda dell’età e delle caratteristiche nutrizionali.

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

L'Abbacchio è un agnello di circa un mese di vita

Ecco le principali tipologie di carne d’agnello e le loro peculiarità:

  • Abbacchio o Agnello Leggero - L'abbacchio è un agnello di circa un mese di vita, che si nutre esclusivamente di latte materno. Essendo ancora in fase di sviluppo, ha un valore nutritivo inferiore rispetto all'agnellone, con un contenuto percentuale di proteine più basso. Il suo utilizzo è prevalentemente destinato alla preparazione di piatti leggeri, ma presenta una percentuale di scarto elevata: circa il 60% per lo spezzato e il 35% per il coscio. Rappresenta il 70% del consumo di carni ovine in Italia.
  • Agnellone o Agnello Bianco/Pesante - L’agnellone, che ha un’età compresa tra i 3 e i 4 mesi, è più nutritivo rispetto all'abbacchio, grazie al maggiore contenuto di proteine. Pur essendo più economico, è ideale per preparazioni che richiedono carne più consistente e saporita. La percentuale di scarto è leggermente inferiore rispetto all’abbacchio: circa il 50% per lo spezzato e il 30% per il coscio.
  • Agnello Adulti o Castrato - L’agnello adulto, che include anche il castrato, è l'esemplare più maturo tra le carni ovine. Presenta un contenuto significativamente più elevato di proteine e grassi rispetto agli altri tipi di carne di agnello. Grazie alla sua maggiore consistenza e sapore più deciso, è perfetto per piatti più ricchi e strutturati.

La scelta tra queste tipologie dipende non solo dal gusto, ma anche dalla preparazione desiderata e dall’aspetto nutrizionale. Scegliere un prodotto di qualità, come l'agnello certificato, consente di apprezzare la varietà delle sue caratteristiche senza rinunciare alla sicurezza e alla sostenibilità.

Carne di agnello, le proprietà nutrizionali

La carne di agnello può apportare benefici nutrizionali rilevanti all'interno di una dieta bilanciata. Si caratterizza per un elevato contenuto proteico, pari a circa 20 grammi ogni 100 grammi di prodotto. Le proteine presenti sono di alto valore biologico, ovvero facilmente utilizzabili dall’organismo umano. Dal punto di vista energetico, l’agnello è una carne relativamente magra e poco calorica: 100 grammi di carne cruda forniscono circa 100 kcal, con un contenuto lipidico di circa 2,5 grammi.

Pasqua, agnello low cost: oltre la metà arriva dall'estero e non è tracciato

La carne di agnello può apportare benefici nutrizionali rilevanti

Tra i micronutrienti, la carne di agnello è una buona fonte di ferro, in una forma facilmente assorbibile dall’organismo, utile per il trasporto dell’ossigeno nel sangue. È presente anche lo zinco, essenziale nei processi di crescita, sviluppo sessuale e rigenerazione dei tessuti, e il potassio, che contribuisce al corretto funzionamento muscolare, all’attività cardiaca e alla trasmissione degli impulsi nervosi.

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Queste caratteristiche rendono la carne di agnello adatta anche a fasce specifiche della popolazione, come i bambini in fase di svezzamento, per i quali la qualità delle proteine e l’apporto di ferro possono essere importanti. Va tuttavia considerato che l’agnello, come altre carni, è ricco di purine, sostanze che possono contribuire all’insorgenza di disturbi come gotta o calcoli renali. Per questo motivo, il consumo è sconsigliato a soggetti predisposti o affetti da tali patologie.

Agnello, come prepararlo per Pasqua

Ecco alcune ricette da preparare per Pasqua - e non solo - a base di agnello

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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