La qualità dell'acqua utilizzata per preparare il tè ha un impatto significativo sul sapore e sulla percezione sensoriale della bevanda. Un semplice test che prevede la preparazione di tè con acqua filtrata e non filtrata rivela evidenti differenze nel gusto e nell’aspetto. Il tè preparato con acqua non filtrata risulta torbido, con una colorazione più scura e una texture che presenta striature nella tazza. Ma quali sono le ragioni di queste differenze?

La qualità dell'acqua utilizzata per preparare il tè ha un impatto significativo sul sapore
Il tè: un processo di infusione delicato
Il tè si ottiene dalle foglie della pianta Camellia sinensis, che, a seconda del processo di lavorazione, dà vita a diverse varietà. Il tè bianco è essiccato senza trattamenti termici, mentre il tè verde è cotto al vapore o tostato. Il tè nero, l’Oolong e il tè rosso (Puh Erh) subiscono processi di ossidazione o fermentazione che ne caratterizzano il gusto. Nonostante queste differenze, tutte le varietà di tè contengono componenti chimiche comuni come catechine, teaflavine, tannini e teina, che influenzano il loro profilo gustativo.
Il ruolo dell’acqua nell’estrazione del sapore
Quando si prepara il tè, l’acqua funge da solvente per le sostanze chimiche contenute nelle foglie. L’estrazione che avviene durante l’infusione è essenziale per rivelare tutti i profili aromatici del tè. La qualità e la composizione chimica dell’acqua, infatti, determinano l'intensità del sapore e la percezione olfattiva. Un’acqua di qualità ottimale permette l’estrazione dei composti più aromatici del tè, rendendo il risultato finale più bilanciato e ricco di sfumature.
La durezza dell'acqua e il sapore del tè
Un aspetto fondamentale che influisce sulla qualità del tè è la durezza dell’acqua. L’acqua dura, ricca di idrogenocarbonato e calcare, reagisce con gli acidi delicati presenti nel tè, neutralizzandoli. Questo porta a un sapore meno complesso e agli aromi fruttati e floreali che non emergono correttamente. In presenza di un'acqua dura, il tè risulta spesso piatto e privo di equilibrio, con una predominanza di amaro e astringente, mentre le componenti più delicate restano nascoste.

Un’acqua di qualità ottimale permette l’estrazione dei composti più aromatici del tè, rendendo il risultato finale più bilanciato e ricco di sfumature
La torbidità e la pellicola sul tè
L’acqua non filtrata può causare la formazione di torbidità nel tè, visibile attraverso la comparsa di un film compatto sulla superficie della bevanda. Questo fenomeno avviene a causa delle reazioni chimiche tra il calcare e i polifenoli presenti nel tè. La formazione della pellicola è un chiaro segno della reazione tra minerali e composti chimici, che compromette la limpidezza e la qualità dell’infusione.
Un esperimento sensoriale: acqua filtrata vs non filtrata
Per sperimentare le differenze sensoriali tra tè preparato con acqua filtrata e non filtrata, si consiglia di preparare due tazze con la stessa miscela di tè. Le differenze nel gusto, nell’aspetto e nell’aroma saranno evidenti: con l’acqua filtrata, il tè risulterà più limpido, aromatico e bilanciato, mentre l’acqua non filtrata porterà a una bevanda più torbida, meno aromatica e squilibrata.
L’acqua gioca un ruolo cruciale nella preparazione del tè, determinando non solo la sua limpidezza, ma anche il suo profilo gustativo. La durezza dell’acqua e la sua capacità di estrarre correttamente le sostanze chimiche del tè influiscono profondamente sull’esperienza sensoriale. L'uso di acqua filtrata migliora la qualità dell'infusione e consente di esaltare le note aromatiche del tè, offrendo una bevanda più equilibrata e piacevole.
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