Levoni, il gusto dei salumi parte dal rispetto degli animali

“Orgogliosamente buoni”, i prodotti dell’azienda mantovana da oltre cento anni puntano sulla qualità e sul Made in Italy, senza dimenticare il legame con il territorio

22 novembre 2019 | 10:39
di Emanuela T. Cavalca
Cultura e buon cibo: un binomio perfetto. È frequente vedere la presenza di brand dell’alimentare accostati ad eventi o mostre, perché la dimensione culturale verso il cibo è cambiata. Levoni, marchio centenario di salumi, ha sempre investito in cultura e nel patrimonio artistico. Produrre prodotti di qualità, significa ridefinire il piacere della tavola, diffondendo il sapere.


Esperienza centenaria per l'azienda

Levoni, azienda nata a Castellucchio (Mantova) nel 1911, è perfettamente integrata nel territorio con i suoi 350 dipendenti: la maggior parte di loro arriva in azienda in bicicletta e molti, durante la pausa, riescono in poco tempo a rientrare a casa. Oggi Levoni è passata alla quarta generazione, che continua a farla crescere, tanto che oggi vanta un fatturato di 114 milioni e un export del 30%. L’azienda si fa un vanto di coprire con le sue 350 referenze praticamente tutta l’Italia: dal salame finocchiona alla ventricina abruzzese, dalla schiacciata romana alla salsiccia secca di Canosa, dal lombetto di suino stagionato allo speck, dal culatello emiliano alla soppressa veneta.

Produce ben 40 tipi di salami differenti e alcune ricette vengono insaccate manualmente in budelli naturali. La distribuzione nel territorio si rivolge a negozi tradizionali, che possono offrire al cliente un prodotto di qualità, fatto con cura. Così Levoni si occupa di formare perfetti gestori di un negozio alimentare, grazie a corsi che toccano diversi argomenti: riconoscere la qualità dei salumi, allestire un negozio alimentare, comunicare col cliente, marketing e promozione. Ad esempio, come si può distinguere un prosciutto cotto di qualità? Dal colore della fetta si capisce se si tratta di una coscia intera, oppure di un prosciutto assemblato. Come si assaggia una fetta di prosciutto? Innanzi tutto non deve essere mai troppo fredda (18 gradi) e per percepire la giusta sensazione gustativa, occorre scioglierla lentamente in bocca insieme al grasso. Basta avere la fortuna di entrare a visitare la struttura per rendersi conto della cura quasi maniacale e dell’amore per l’eccellenza di Levoni e - come sottolinea Marella Levoni - «per un’azienda sono scelte difficili da seguire, a volte decisamente anti-economiche».


Allevamento e macellazione avviene nel pieno rispetto degli animali

Qualche esempio: i suini nati e allevati in zona; il benessere degli animali; il modo in cui sono trasportati al macello di proprietà a soli sette chilometri; la riduzione dell’inquinamento da trasporto su gomma; le spezie naturali in bacca intera; la manualità presente in gran parte della lavorazione e la certificazione ambientale. D’altra parte la cura per la tavola fa parte della storia mantovana, infatti dai Gonzaga la città ha ereditato l’amore per l’arte e la buona cucina. Basti ricordare i sontuosi banchetti voluti da Isabella d’Este, andata in sposa a Francesco II Gonzaga. Tutt’oggi in questa zona è possibile gustare i sapori della duchessa: la minestra a base di petto di pollo, la minestra di zucca, le anguille all’uva passa, il dolce chiamato “Bocca di dama” e la” Torta delle rose”.

Lo stretto legame col territorio è testimoniato dall’assidua presenza di Levoni negli eventi culturali del territorio, perché - continua Marella- «pensiamo che la condivisione e la divulgazione di idee di valore possano suggerire nuove visioni della società. Investiamo nella cultura e nel patrimonio artistico, che da sempre rendono unica Mantova, perché crediamo in un futuro di sempre maggiore consapevolezza, valorizzazione e ampiezza di vedute». Come ogni anno, Levoni ha rinnovato l’impegno culturale, sostenendo una serie di manifestazioni che spaziano dal Festivaletteratura al Mantova Chamber Music Festival-Trame Sonore, fino alla prima edizione di TEDxMantova.

Non solo, Levoni è una delle aziende sostenitrici della Fondazione Palazzo Te, impegnata nelle attività di valorizzazione artistico-culturale del territorio. Proprio Palazzo Te è attualmente, insieme a Palazzo Ducale, sede della splendida mostra di Giulio Romano, frutto della collaborazione con il Musée du Louvre di Parigi e altre prestigiose collezioni europee.

Per informazioni: www.levoni.it

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