Tea Tour: il tè incontra il piccione al ristorante Arnolfo di Colle Val d'Elsa

Al via il Tea Tour, il progetto di Ferri dal 1905 con Italia a Tavola, dedicato all’incontro tra tè e alta cucina. Il primo episodio vede protagonista lo chef due stelle Michelin Gaetano Trovato, che abbina il suo iconico piccione a una raffinata miscela di tè neri indiani creata dal Tea Master Albino Ferri. Un viaggio sensoriale che coinvolgerà grandi chef italiani

31 gennaio 2025 | 12:30

Un viaggio attraverso l'Italia per riscoprire il tè nelle sue molteplici sfumature e valorizzarne il potenziale gastronomico. È questa la missione del Tea Tour, l’innovativo progetto lanciato da Accademia Ferri dal 1905, in collaborazione con Italia a Tavola, che si propone di esplorare il mondo del tè e i suoi possibili abbinamenti con piatti dolci e salati, sfidando le convenzioni e portando la cultura di questa antica bevanda sotto una nuova luce.

Attraverso dodici episodi, girati in diverse regioni italiane, il Tea Tour racconterà l'incontro tra la grande cucina e la raffinata selezione di tè proposta dal Tea Master Albino Ferri. Chef di fama nazionale e internazionale si metteranno in gioco, proponendo piatti iconici che verranno esaltati da miscele create ad hoc. Il progetto non si limiterà ai video, ma includerà anche incontri con il mondo dell’Horeca, eventi tematici e contenuti di approfondimento dedicati a ristoratori e appassionati.

Il primo episodio: il piccione di Gaetano Trovato incontra i tè neri indiani

Il primo appuntamento del Tea Tour ci porta nel cuore della Toscana, a Colle di Val d’Elsa (Si), dove lo chef Gaetano Trovato, due stelle Michelin e patron del ristorante Arnolfo, accoglie il Tea Master Albino Ferri per un’esperienza gastronomica unica.

L’incontro tra cucina e tè si svolge in una cornice d’eccezione: il nuovo ristorante Arnolfo, recentemente rinnovato e pensato per offrire un'esperienza multisensoriale. Qui, l’arte culinaria dello chef Trovato, radicata nella tradizione ma aperta all’innovazione, si sposa con la ricerca meticolosa di Albino Ferri, che ha studiato l’abbinamento perfetto per il piatto simbolo del ristorante: il piccione.

Il piatto: un omaggio alla memoria e alla tradizione

Per Trovato, il piccione rappresenta un tributo alla cucina della nonna, un piatto che unisce memoria e tecnica contemporanea. «Nasce nella cucina di mia nonna, è il piatto del cuore e lo porterò avanti all’infinito» racconta lo chef.

La ricetta si compone di tre varianti di mirtillo (fresco, spatolato in gel e in salsa ridotta) e diverse preparazioni del piccione: Il coscio, brasato e poi ricoperto da una pastella croccante di pangrattato; Il petto, servito in due porzioni e accompagnato da una salsa intensa ottenuta dalla carcassa dell’animale. «La caratteristica di questo piccione è una pillola di salute, secondo il mio parere», aggiunge Trovato. «Ha un gusto vellutato in bocca, quindi adatto a tutti i palati».

L’abbinamento del Tea Master: due tè neri indiani e un tocco floreale

Albino Ferri ha scelto di accompagnare il piatto dello chef con Tè “Arnolfo”(CLICCA QUI PER LA RICETTA), una miscela creata ad hoc, unendo due pregiati tè neri indiani, ciascuno con caratteristiche aromatiche distintive. Per conferire ulteriore complessità, ha aggiunto fiori tipici della zona del Chianti, come rose e sambuco, e un tocco delicato di olio essenziale di bergamotto. «La presenza del tannino nel tè nero, abbinata alla dolcezza dei fiori e un tocco di bergamotto, rende questa miscela adatta al contrasto con le sapidità del piatto», spiega Ferri.

Il risultato: un’armonia perfetta di sapori

L’abbinamento tra il piccione e la miscela di tè è un trionfo di equilibri. «La prima sensazione alla degustazione del tè di Albino è emozionante», commenta Trovato. «Trovo questo abbinamento azzeccatissimo: pulisce la bocca, è aromatico, ma non troppo. La nota floreale esalta il gusto del piccione in modo incredibile»

Ferri concorda: «È un abbinamento balsamico, leggermente tannico, che esalta entrambi i prodotti, perché le caratteristiche del tè si sposano perfettamente con il piatto». Infine, per celebrare l’incontro, Ferri ha donato allo chef una versione personalizzata della miscela, autografandola come “Versione Arnolfo”. 

Il primo appuntamento di un viaggio sensoriale che segna l’inizio di un percorso emozionante, dove la cultura del tè incontra la grande gastronomia italiana. Con la stessa impostazione seguiranno poi i video realizzati con altri chef famosi come Silvia Baracchi, Peter Brunel, Michelangelo Mammoliti, Marco Sacco, e altri.

Per maggiori informazioni: Accademia Ferri dal 1905

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Alberto Lupini


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