A Gragnano la festa della pasta che ha fatto la storia

Fino all'8 settembre, la città vesuviana ospita una festa dedicata alla regina dei primi piatti, con showcooking, degustazioni e tanto divertimento. Un'occasione unica per scoprire la storia e i segreti della pasta di Gragnano Igp

07 settembre 2024 | 10:37
di Vincenzo D’Antonio

Quei chicchi che divennero nonni! Storia lunga, a volere andare nella profondità delle radici, parliamo di preistoria addirittura! Due fratelli, ergo stesso cognome: Grano. I nomi, ovviamente, diversi: Duro e Tenero. Diventano entrambi genitori, una figlia ciascuno: Duro diviene papà di Semola e Tenero diviene papà di Farina. Entrambe le cugine procreano. Tra le figlie di Semola, non importa se primogenita o no, sta di fatto che diviene la più famosa ed ambita, che nonno Duro se la coccola e la cita come referenza per dire… eh, avete visto mia nipote? C’è Pasta, alias maccherone. Tra le figlie di Farina, cocche di Nonno Tenero: Pane e Pizza. E quale luogo di elezione presceglie la nipotina prediletta di Nonno Duro? Esplora che ti esplora, alla fine del girovagare si ferma a Gragnano, all’ombra del Vesuvio, laddove “I maccheroni si fabbricano con lo scirocco e si asciugano con la tramontana”.

La tradizione della pasta di Gragnano

La tradizione della pasta di Gragnano affonda le sue radici nel XVI secolo, quando dall’unione della migliore semola di grano duro con l’acqua sorgiva della valle, sfruttando il microclima presente per l’essiccazione, che avveniva lungo la strada principale della città, si iniziò la produzione.

La storia data l’origine della fama di Gragnano come patria della fabbricazione della pasta al 12 luglio 1845, giorno in cui il Re del Regno di Napoli, Ferdinando II di Borbone, durante un pranzo concesse ai fabbricanti gragnanesi l’alto privilegio di fornire la Corte di tutte le paste lunghe. Da allora Gragnano diventò la Città dei Maccheroni.

La produzione dei “maccaroni” non rallentò dopo l’Unificazione, anzi. Dopo il 1861 i pastifici gragnanesi si aprirono ai mercati di Torino, Firenze e Milano. La produzione della pasta raggiunse quindi l’apice. Gragnano addirittura ottenne l’apertura di una stazione ferroviaria che collegava Gragnano a Napoli.

La festa per Gragnano Città della Pasta

Gragnano divenne così Città della Pasta e, come è opportuno e gioioso che sia, ogni anno c’è la kermesse gastronomica Gragnano Città della Pasta, organizzata dal Consorzio di tutela della Pasta di Gragnano Igp, in collaborazione con il Comune di Gragnano e la Regione Campania.

Giunta alla ventiduesima edizione, è cominciata venerdì 06 settembre e si conclude domenica 8 settembre. Tre giorni di divertimento, show-cooking, talk e degustazioni per condividere il gusto, la tradizione e la cultura centenaria della città.

La pasta regina indiscussa della tavola

La pasta è il food aggregativo per eccellenza, per sua natura democratico e inclusivo. In più, non passa mai di moda e anzi, ha dimostrato di essere in grado di adattarsi a ogni contesto, anche agli schermi dei nostri smartphone.

La pasta è un prodotto in continua evoluzione, protagonista di innumerevoli ricette per ogni gusto ed esigenza, ed è proprio grazie alla sua versatilità e alla sua bontà che, con i social network, la pasta è diventata virale, cavalcando l’onda delle nuove tendenze.

Chef stellati, food creator tra i più seguiti, stand dedicati alla preparazione di ricette legate al territorio, talk e convegni, visite guidate alla Valle dei Mulini e ai pastifici, per scoprire le fasi di produzione, live performance, street art, animano la città di Gragnano per riscoprire la tradizione e l’evoluzione di uno dei prodotti italiani più iconici nel mondo: la Pasta di Gragnano Igp.

Pasta di Gragnano Igp: i 20 anni del Consorzio

Questa edizione merita una menzione speciale. Il Consorzio, infatti, festeggia vent’anni e per questo compleanno così importante ha invitato gli amici di una vita: altri consorzi di prodotti Igp e Dop con cui Pasta di Gragnano Igp si accompagna da sempre.

Partner e Ospiti d’onore saranno anche Origin Italia, Officine San Carlo, il Fai – Fondo Ambiente Italiano, la Fondazione Film Commission Regione Campania e la Fondazione Intercultura.

Venerdì 6 settembre c’è stata la cerimonia di inaugurazione nel centro della città, con il tradizionale “Taglio degli Spaghetti”. Subito dopo, c’è stata la consegna del prestigioso Premio Culturale “Gragnano Città della Pasta” presso “The Pasta Hub” istituito dal Comune di Gragnano e finanziato dalla Regione Campania, a un personaggio che condivide i valori fondanti in cui si riconoscono i pastifici e che esprimono l’identità di Gragnano. Ha conseguito il premio il conduttore televisivo e radiofonico Nicolò De Devitiis, reso celebre dal suo ruolo di Iena nell’omonimo programma di Italia1 e che, attraverso la sua comunicazione social con approccio dinamico e inclusivo, incarna lo spirito di connessione e condivisione che la pasta rappresenta.

“Gragnano Città della Pasta” è l’occasione propizia per visitare la città e scoprire le meraviglie del territorio circostante. La pasta, figlia di Semola, a sua volta figlia di Grano Duro, è tra i cibi alla base della Dieta Mediterranea. Festeggiare la pasta, quindi, è anche un modo di rendere omaggio alla Dieta Mediterranea e alla sua sacra triade: grano, ulivo, vite.

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Alberto Lupini


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