Guida Michelin, ritorno a Parma: presentazione il 19 novembre

La Guida Michelin Italia 2026 sarà presentata il 19 novembre al Teatro Regio. Saranno assegnate le nuove stelle, le stelle verdi e i premi speciali dedicati ai protagonisti della ristorazione italiana

07 aprile 2025 | 11:58

La Guida Michelin Italia annuncia il ritorno a Parma per la presentazione della selezione italiana 2026: si tratta della 71ª edizione. La cerimonia si svolgerà mercoledì 19 novembre 2025, al Teatro Regio, e vedrà la partecipazione di chef, operatori del settore e istituzioni. L'evento rappresenta un nuovo appuntamento in Emilia Romagna dopo l'edizione dei 70 anni ospitata nel 2024 a Modena. Parma, già sede della Rossa tra il 2016 e il 2018, è riconosciuta come Città creativa per la gastronomia Unesco e viene considerata un punto di riferimento per la Food Valley emiliana.

Guida Michelin a Parma, l'edizione 2026

Durante la cerimonia verranno svelate le nuove stelle Michelin e le nuove stelle verdi, assegnate ai ristoranti particolarmente attenti alla sostenibilità. Oltre ai riconoscimenti principali, saranno conferiti anche i premi speciali: Sommelier Award, Service Award, Young Chef Award e Mentor Chef Award. Confermata inoltre la distinzione Passion Dessert, dedicata all'eccellenza nella proposta dolciaria. 

Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin, ha sottolineato il legame tra il territorio e la cultura gastronomica della regione: «Siamo lieti di tornare in Emilia Romagna e nella città di Parma, due destinazioni rinomate a livello internazionale per il loro ricco patrimonio culinario. Parma incarna perfettamente l'eccellenza della regione, rendendola una cornice naturale per celebrare i migliori talenti culinari del Paese».

Guida Michelin, l'impatto sul turismo

Roberta Frisoni, assessora regionale al Turismo, ha evidenziato l'impatto positivo della cucina di qualità sull'economia locale: «La cucina stellata rappresenta un elemento centrale per l'identità gastronomica dell'Emilia-Romagna. Non solo per l'attenzione alla materia prima e alla tradizione, ma anche per la sua capacità di attrarre visitatori da tutto il mondo. Il turismo legato al cibo genera presenze e indotto economico rilevante, estendendosi anche alle Città d'Arte e alla Motor Valley».

Alessio Mammi, assessore regionale ad Agricoltura, caccia e pesca, ha fornito alcuni dati sul comparto: «L'Emilia-Romagna è attraversata da una sola via, la via Emilia, che collega comunità diverse ma accomunate dalla stessa identità. Con 44 prodotti Dop e Igp, la regione è leader in Italia, contribuendo con 3,6 miliardi di euro alla produzione certificata nazionale. Il comparto agroalimentare vale complessivamente 34 miliardi di euro, di cui quasi 10 miliardi destinati all'export. Si tratta di un patrimonio che unisce tradizione, qualità e innovazione, e che i nostri chef valorizzano ogni giorno».

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Alberto Lupini


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