SAN QUIRICIO D'ORCIA (SI) - Festa grande a San Quirico d'Orcia, dal 5 all'8 dicembre, per l'extravergine, prodotto principe delle colline della Valdorcia. Sono gli olivi con le viti e i cipressi a marcare gli ondulati paesaggi senesi e quando all'inizio dell'inverno i frantoi si fermano e l'olio nuovo riposa negli orci è il momento dell'allegria specialmente se la stagione, come quest'anno, è stata più che soddisfacente.
L'occasione che coinvolge ogni anno tutti i sanquirichesi vuole anche mantenere vivo il ricordo di un sistema sociale scomparso, della centralità del cibo nella tradizione mezzadrile e il simbolismo dell'olio, mai solo alimento. Il programma di questa 16ma edizione, a cavallo della celebrazione dell'Immacolata è ricco e articolato.
Tra le tante degustazioni e corsi d'assaggio di extravergine, è previsto un trekking negli oliveti tra sapori e tesori d'arte con finale di bruschetta (che da queste parti si chiama "fettunta"), una mostra-concorso per promuovere la cultura dell'olio riservata alle scuole e tavole rotonde con esperti del settore per far conoscere tutte le proprietà dell'oro verde.
E come a ogni festa non mancheranno musica e canti popolari nonchè spettacoli di burattini e giocolieri. Sarà premiata anche una personalità di livello nazionale - top secret sul nome fino all'ultimo- che abbia promosso in modo corretto ed efficace le proprietà dell'extravergine. Novità di quest'anno è l'istituzione del concorso Buono come l'olio riservato ai produttori di San Quirico che allestiranno gli stand per le vie del centro storico.
«L'olivo oltre che il simbolo del nostro paesaggio - dice l'assessore al Turismo Cristiano Pellegrini- rappresenta una voce importante per l'economia delle aziende agricole del territorio. Intendiamo quindi sempre più valorizzare le produzioni di qualità attraverso momenti di promozione che vedano protagonisti i produttori stessi, insieme al tessuto sociale ed economico locale». Mobilitati ristoranti e trattorie per abbinare l'olio nuovo ai piatti tipici toscani, dai formaggi pecorini ai salumi, dalle carni di chianina agli immancabili fagioli al fiasco e all'uccelletto».