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Sempre più contrari ai cibi transgenici In Italia cresce il biologico

Cresce la voglia di mangiare sano fra gli italiani e la scelta delle famiglie si orienta, oggi, non solo verso la razionalizzazione dei costi, ma anche verso i prodotti salutistici. In forte crescita risulta l'ortofrutta fresca e trasformata seguono le uova, le bevande, il miele e i gelati

 
31 gennaio 2010 | 14:54

Sempre più contrari ai cibi transgenici In Italia cresce il biologico

Cresce la voglia di mangiare sano fra gli italiani e la scelta delle famiglie si orienta, oggi, non solo verso la razionalizzazione dei costi, ma anche verso i prodotti salutistici. In forte crescita risulta l'ortofrutta fresca e trasformata seguono le uova, le bevande, il miele e i gelati

31 gennaio 2010 | 14:54
 

Cresce la voglia di mangiare sano fra gli italiani e la scelta delle famiglie si orienta, oggi, non solo verso la razionalizzazione dei costi, ma anche verso i prodotti salutistici. è quanto emerge dal rapporto Italia 2010 dell'Eurispes che sottolinea: Gli italiani che non sono disposti a rinunciare alla buona alimentazione e il cui primo obiettivo è quello di evitare cibi contaminati sono, infatti, ben l'85%.

Ma nell'acquisto, la scelta dei prodotti viene dettata anche da ragioni di "prezzo" (76,4%), per evitare cibi transgenici (73,4%) o per ragioni di salute (67,4%). Spiega il rapporto: il timore causato dalle epidemie recenti e il bisogno di controllare la nutrizione per prevenire, ove possibile, quelle malattie per le quali la cattiva alimentazione è un fattore determinante, hanno reso gli italiani più attenti ed esigenti in tema di sicurezza alimentare. Ciò spiega il forte incremento del consumo di prodotti provenienti dall'agricoltura biologica" che, a differenza di quelli dell'agricoltura tradizionale, non hanno risentito della crisi. Nel primo semestre 2009 si è verificato un incremento degli acquisti domestici di prodotti bio confezionati pari al 7,4%. In particolare, in forte crescita risulta l'ortofrutta fresca e trasformata, con un +37,8%; seguono le uova (+24,3%), le bevande (+11,6%), il miele (+10,4%), i gelati e surgelati (+7,1%) e gli olii (+1,8%).

Perdono, invece, terreno rispetto al primo semestre 2008 i prodotti per l'infanzia (-18,2%), l'aggregato pasta, pane e riso (-12,8%), i prodotti lattiero caseari (-3,9%) e quelli per la prima colazione (-2,8%). Nonostante si siano riscontrate le variazioni descritte, le categorie di maggior consumo nel primo semestre 2009 sono state: l'ortofrutta fresca e trasformata (25,2%), i prodotti lattiero-caseari (17,8%) e quelli per la prima colazione (12,2%).
L'incrocio dei dati per area geografica mostra come il consumo domestico di prodotti bio nel primo semestre 2009 è avvenuto soprattutto nelle regioni settentrionali (di cui, Nord-Ovest 43,8% e Nord-Est 28%). Essi hanno, invece, riscosso un minor successo presso il Centro e Sardegna (20,4%) e il Sud e Sicilia, zone in cui questi prodotti sono ancora scarsamente diffusi (7,8%).

L'andamento dei consumi distinto per canale distributivo evidenzia una crescita consistente dei consumi biologici nelle Superette (+39,7%). Seguono gli hard discount (+15,7%), gli iper e supermercati (rispettivamente 13,5% e 5,4%). Gli italiani, hanno ridotto, invece, l'acquisto di prodotti bio confezionati presso i negozi tradizionali (-40,9%) o altri canali (-8,9%).


Fonte: Agi

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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