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La crisi non ferma il turismo "verde" Abruzzo e Gran Paradiso i più richiesti

Il turismo verdeblu nel 2009 ha portato 99,1 milioni di presenze, oltre 100mila in più rispetto al 2008, e un fatturato di 10,7 miliardi di euro. Crescono gli stranieri e i borghi più belli d’Italia vicini al traguardo di 1 miliardo di euro di fatturato. Traino del settore i parchi naturali

 
28 aprile 2010 | 11:05

La crisi non ferma il turismo "verde" Abruzzo e Gran Paradiso i più richiesti

Il turismo verdeblu nel 2009 ha portato 99,1 milioni di presenze, oltre 100mila in più rispetto al 2008, e un fatturato di 10,7 miliardi di euro. Crescono gli stranieri e i borghi più belli d’Italia vicini al traguardo di 1 miliardo di euro di fatturato. Traino del settore i parchi naturali

28 aprile 2010 | 11:05
 

CHIETI - La crisi economica e la contrazione della domanda turistica non fermano l'ascesa del turismo natura. Il 2009, infatti, si è chiuso con 99,1 milioni di presenze, oltre 100mila in più rispetto al 2008, e un fatturato di 10,7 miliardi di euro (era di 10,5 nel 2008). Sono i dati principali emersi dalla presentazione del Rapporto Ecotur sul turismo natura, elaborato da Istat, Enit, Università dell'Aquila e Regione Abruzzo nell'ambito della ventesima edizione di Ecotur, borsa internazionale dedicata al turismo 'verdeblu” chiusosi il 26 aprile a Chieti.



Secondo le stime dell'ottavo Rapporto Ecotur - illustrate dal docente di economia dell'ateneo aquilano Tommaso Paolini alla presenza del direttore generale dell'Enit, Paolo Rubini, del presidente di Ecotur Enzo Giammarino e dei dirigenti dei principali parchi italiani - emerge che il trend di crescita del turismo natura non si arresta neppure nell'anno nero del settore. L'aumento viene percepito con forza dal 60% dei tour operator, anche in ragione del boom degli ultimi anni. Nel 2006 infatti le presenze totali negli esercizi ricettivi ufficiali delle aree protette erano di poco superiori a 94 milioni e il fatturato era di 9,8 miliardi di euro. Un incremento consistente, raggiunto in pochi anni e segnato da un pool di parchi nazionali che fungono da traino per l'intero settore: secondo i tour operator italiani infatti i parchi più richiesti sono, nell'ordine, Abruzzo (21%), Gran Paradiso (18%), Cinque Terre (16%), Stelvio (14%), Foreste Casentinesi (13%), Maiella (11%) e il parco regionale dell'Etna (11%), il primo - quest'ultimo - fra i parchi regionali.

Le attività preferite dai turisti che scelgono questo particolare segmento turistico sono quelle sportive (46,4%), il relax (21,3%), l'enogastronomia (15,2%) e la riscoperta delle tradizioni (12,7%), mentre fra le attività più in voga ci sono l'escursionismo, il trekking e la mountain bike.

Quanto al sistema ricettivo, le strutture alberghiere restano la soluzione preferita (23,7 %), in leggero calo rispetto al 2008, mentre crescono gli agriturismi (dal 20,7 al 21,5%) e restano stabili i B&B (21,6%). In calo il ricorso alle case private (ormai sotto l'11%) ed ai camping (7,7%), stabili i camper (5,5%). I tempi di permanenza sono prevalentemente di 1 e 2 giorni, quota che aumenta considerevolmente se si analizzano i soli parchi nazionali.

Fra gli aspetti più rilevanti dell'ottavo Rapporto c'è la mutazione della provenienza dei turisti: se nel 2005 oltre il 55% era di provenienza regionale e appena il 31% da altre regioni, oggi le due quote sono quasi appaiate (41% la prima, 40% la seconda), con una crescita delle provenienze internazionali arrivate nel 2009 al 13%.

Per il terzo anno consecutivo poi il Rapporto Ecotur analizza anche il turismo nei Comuni del club Anci de "I Borghi più belli d'Italia". Il 2009 è stato un anno di forte crescita, con un fatturato che sfiora ormai il miliardo di euro (era di 681,5 milioni nel 2007, nel 2009 è d 988,6 milioni) con un indice di internazionalizzazione che ormai si avvicina a quello del turismo natura (34,4 contro 37,4). Nei Borghi più belli d'Italia la composizione del fatturato è equilibrato: il 58 % arriva da turisti italiani, il 42% da stranieri.

«Siamo di fronte ad un settore che ha le potenzialità per rappresentare un reale antidoto alla disoccupazione» ha sottolineato Paolo Rubini, direttore generale dell'Enit - Agenzia italiana del turismo. «Per i Borghi più belli d'Italia la crescita è consistente ed è avvenuta anche grazie alla presenza ad Ecotur» ha aggiunto Umberto Forte, direttore del club Anci dei Borghi più Belli d'Italia.

«Cresce il turismo natura perché si è ampliato il target e perché cresce la voglia di una vacanza autentica» ha spiegato Enzo Giammarino, presidente e fondatore di Ecotur, «da venti anni ormai assistiamo a questo mutamento che sta impreziosendo l'offerta turistica italiana e trasformato il turismo natura da sensibilità di pochi a prodotto turistico definito e quotabile sul mercato».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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