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Tutti zitti all'hotel La Perla in Alta Badia A luglio le giornate dedicate del silenzio

L'invito al silenzio totale per un giorno ci viene da Michil Costa, eclettico albergatore di Corvara, titolare con la famiglia dell'Hotel La Perla. Il 7, il 14, il 21 e i 28 luglio per i clienti e lo staff vige il divieto di parlare. Tolta anche l'auto e, ovviamente, banditi i cellulari

 
05 maggio 2010 | 10:51

Tutti zitti all'hotel La Perla in Alta Badia A luglio le giornate dedicate del silenzio

L'invito al silenzio totale per un giorno ci viene da Michil Costa, eclettico albergatore di Corvara, titolare con la famiglia dell'Hotel La Perla. Il 7, il 14, il 21 e i 28 luglio per i clienti e lo staff vige il divieto di parlare. Tolta anche l'auto e, ovviamente, banditi i cellulari

05 maggio 2010 | 10:51
 

Michil CostaCORVARA (BZ) - Il silenzio non tanto per sentire il vento che muove le fronde o il cinguettio degli uccelli quanto per ascoltare se stessi, quelle "voci di dentro" così difficili da percepire. L'invito al silenzio totale per un giorno ci viene da Michil Costa (nella foto), eclettico albergatore di Corvara, titolare con la famiglia dell'Hotel La Perla e ideatore con l'inseparabile compagna Joe di altre singolari iniziative che fanno meditare, sorridere o colpire come un pugno.

Tra queste ultime, l'abolizione dal menu del foie gras, cibo sublime ma che non è altro che un fegato malato di oche superalimentate con crudeli trattamenti. Del resto - assicura Michil Costa - nessuno dei clienti dell'hotel ne ha sentito la mancanza, grazie alle squisitezze sudtirolesi elaborate con prodotti bio dalle mani dello chef Arturo Spicocchi e della numerosa brigata di cucina.

Per "far respirare le Dolomiti" - questa è un'altra iniziativa di Michil Costa - ai clienti disposti a rinunciare all'auto (con sequestro delle chiavi) per tutta la durata del soggiorno sarà donata una bottiglia di Sassicaia della sua preziosa cantina. Ma torniamo alla Giornata del silenzio. A luglio ne sono state programmate quattro: il 7, il 14, il 21 e i 28 e le prime prenotazioni sono già arrivate.

Il primo esperimento, mesi fa, più che altro una scommessa, ha avuto un sorprendente successo. Nessuno ha parlato, né lo staff né i clienti e tutto si è svolto come al solito in modo inappuntabile, giura l'organizzatore. Maitre e sommelier hanno raccolto le ordinazione per iscritto, e personale e clienti si sono perfettamente adeguati a quella che poteva sembrare una stravaganza.

Ogni richiesta o comunicazione viaggiava solo su appositi foglietti. E i cellulari - va da sé - dimenticati. L'idea che ha conquistato Michil Costa viene da lontano: dall'esperienza del Mahatma Gandhi che già utilizzava la pratica del silenzio una volta alla settimana. «Ho scoperto un ottimo metodo per concentrarmi e riflettere, non solo sulle questioni personali. E poi il silenzio è perfettamente in linea con l'anima del nostro territorio, oltre a essere un ottimo sistema per ascoltarne il respiro e la musica».



Per un'improvvisa emergenza, o per le particolari esigenze di un albergo, dove certo non regna la pace di un convento, ecco pronta la soluzione: per le cose pratiche c'è un maestro di cerimonie, unica voce dell'intero staff a cui sia concesso all'occorrenza di esprimersi. A luglio le quattro giornate saranno silenziose ma piene di eventi soprattutto in occasione della cena allestita nella stellatissima Stua, quando sono in programma musica in cuffia, proiezioni di film muti, danze di folletti silenziosi e il coinvolgimento degli ospiti in programmi interattivi basati su forme di comunicazione non orali, come il disegno o la scrittura. Non solo: per chi prende troppo sul serio la novità, è prevista anche la presenza di un maestro spirituale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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