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Dieta mediterranea, salute e longevità Nuovo progetto di valorizzazione

Obiettivo del progetto promosso da Federsanità Anci, con la collaborazione di Aicig, Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, e Buonitalia: la promozione di corretti stili di vita attraverso una sana alimentazione e della dieta mediterranea sul territorio nazionale e all'estero

 
20 maggio 2010 | 09:53

Dieta mediterranea, salute e longevità Nuovo progetto di valorizzazione

Obiettivo del progetto promosso da Federsanità Anci, con la collaborazione di Aicig, Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, e Buonitalia: la promozione di corretti stili di vita attraverso una sana alimentazione e della dieta mediterranea sul territorio nazionale e all'estero

20 maggio 2010 | 09:53
 

ROMA - Valorizzare la dieta mediterranea e lo stile alimentare italiano in modo da difenderlo sul territorio nazionale e diffonderlo sui mercati internazionali e promuovere quindi corretti stili di vita attraverso la sana alimentazione. è questo l'obiettivo del progetto promosso da Federsanità Anci, con la collaborazione di Aicig - Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche - e Buonitalia che è stato presentato il 19 maggio in occasione dell'edizione 2010 del Forum Pa, presso la nuova Fiera di Roma.



«Non c'è investimento economico, per quanto ingente, che possa dare frutti senza un'educazione alla responsabilizzazione del cittadino in termini di corretti stili di vita». Le parole sono di Angelo Lino Del Favero, presidente di Federsanità Anci, rilasciate nella conferenza stampa di presentazione del progetto. «Riteniamo fondamentale promuovere iniziative che puntino a divulgare i vantaggi, in termini di tutela della salute, degli elementi che sono alla base di una corretta alimentazione. In questa direzione va il progetto di valorizzazione della dieta mediterranea e dello stile alimentare italiano al fine di promuovere questo modello alimentare sul territorio nazionale e, allo stesso tempo, diffonderlo sui mercati internazionali, in particolare, su quello nord americano dove alcune patologie legate ad uno sbagliato stile di vita rappresentano la prima causa di mortalità».

Il progetto è stato voluto dal ministero delle Politiche agricole e vedrà varie sessioni sia sul territorio nazionale che su quello nordamericano. «I dati parlano chiaro - spiega Del Favero - l'Italia è tra i paesi con la più alta percentuale di speranza di vita, anche grazie all'esistenza di un Servizio sanitario nazionale pubblico e a un modello alimentare, ispirato alla dieta mediterranea, che si è rivelato uno dei pilastri fondamentali per la prevenzione di alcune patologie».

«Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità - continua il presidente di Federsanità - infatti l'86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia sono causati da alcune patologie che hanno in comune fattori di rischio modificabili, quali obesità e sovrappeso, abuso di alcol, scarso consumo di frutta e verdura, sedentarietà, eccesso di grassi nel sangue e ipertensione arteriosa».

E aggiunge: «Tutelare la salute vuol dire promuovere un sistema di welfare che ripropone la centralità della persona, in sé e nelle sue proiezioni relazionali a partire dalla famiglia».

«è un progetto nel quale l'Anci e tutti i sindaci d'Italia ci credono molto, se consideriamo che come amministratori pubblici diamo da mangiare al 5% dei bambini che frequentano la mensa scolastica». Le parole sono di Roberto Reggi, sindaco di Piacenza e vicepresidente Anci nazionale, intervenuto alla conferenza stampa. «Vogliamo approfondire questa tematica e coinvolgere per quanto possibile i genitori, il progetto di Federsanità è di importanza vitale per la salvaguardia della salute. Solo sensibilizzando l'opinione pubblica intorno all'importanza dello stile alimentare sano possiamo sconfiggere determinate malattie».

E aggiunge: «Ritengo che i prodotti della dieta mediterranea possano essere associati a quelli biologici e quelli a chilometro zero, Federsanità lavorerà per la diffusione di questo messaggio e ha il pieno appoggio e disponibilità dei sindaci».

Per Reggi «il progetto della dieta mediterranea dovrà essere rivolto principalmente ai bambini. è alla loro crescita che ci dobbiamo rivolgere, noi che gestiamo le mense scolastiche abbiamo una responsabilità notevole, la loro alimentazione è fondamentale e la dieta mediterranea con i prodotti che offre dà a loro la possibilità di crescere e sviluppare una corporatura sana».

«L'Italia necessita di una nuova cultura professionale nel campo dell'alimentazione» ha detto infine Guglielmo Trovato, referente scientifico di Federsanità e professore ordinario all'Università di Catania. Per Trovato serve un «percorso armonioso che porti l'Italia a recuperare il gap sulla cultura alimentare», armonizzando il lavoro delle varie discipline connesse.

E aggiunge: «Il progetto di Federsanità - spiega il professore – è serio ed ambizioso, si propone di 'sbarcare” sul mercato nordamericano e sensibilizzare l'intera nostra penisola sullo stile alimentare sano. Sono orgoglioso di poter far parte di questa iniziativa e metterò il mio know-how sviluppato negli anni, aprendoci anche alle Rete ove occorre, considerando che da otto anni svolgo un corso di medicina sul web, utilizzando lo strumento dell'e-learning».


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