SONDRIO - Tappa a Sondrio del giro di ascolto tra gli operatori del settore primario, dell'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani (nella foto). «Proprio Sondrio - ha ricordato l'assessore - grazie a un incontro promosso dalla Provincia, aveva fatto nascere in me l'idea di questo tour che è giunto alla sua penultima tappa».
Erano presenti all'incontro, tra gli altri, l'assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, i consiglieri regionali Ugo Parolo, che ha sostenuto la campagna dell'assessore De Capitani in difesa del territorio agricolo, e Angelo Costanzo, il presidente della Provincia Massimo Sertori, il vice presidente Pierpaolo Corradini e l'assessore all'Agricoltura Severino De Stefani, il presidente della Camera di Commercio Emanuele Bertolini, sindaci e amministratori della provincia, rappresentanti dei Consorzi e della Comunità montana.
«La Provincia di Sondrio - ha ricordato De Capitani - unica provincia interamente montana della Lombardia, rappresenta una realtà particolare nel panorama agricolo lombardo: la localizzazione geografica e la ricchezza di acque la rendono un territorio caratterizzato da una grande vastità di ambienti, ricchi di risorse naturali e di valori paesaggistici, ma complesso dal punto di vista produttivo».
«Non posso dimenticare di citare - ha aggiunto l'assessore - i terrazzamenti di muretti a secco del versante retico, con cui i valtellinesi hanno plasmato la montagna per renderla sempre più produttiva e destinarla alla viticoltura eroica per la produzione di pregiatissimi vini».
«In questa provincia - ha proseguito - la parte di territorio meno antropizzata è quella che produce ricchezza e dove le produzioni agroalimentari sono una parte rilevante e contribuiscono alla destagionalizzazione dell'offerta turistica».
«La produzione agricola valtellinese - ha rimarcato De Capitani - costituisce quasi il 3% del totale agricolo lombardo, ma all'interno di questa quota troviamo produzioni di assoluta qualità, e mi riferisco a tutte le produzioni protette in sede comunitaria (Dop e Igp e tutte le Denominazioni di origine dei vini), ma anche a quei prodotti non riconosciuti dalle norme europee ma rinomati per la loro qualità come i pizzoccheri».
Sul tema della semplificazione è intervenuto l'assessore Carlo Maccari. «Da qualche tempo - ha ricordato l'assessore regionale alla Semplificazione e digitalizzazione - stiamo confrontandoci con la direzione generale Agricoltura per attuare misure di snellimento della burocrazia, raccogliendo anche i suggerimenti delle organizzazioni di categoria che ricevono le segnalazioni, giuste, dei loro associati, che si vedono chiedere anche più volte lo stesso documento o parti del fascicolo di azienda per attuare un progetto. Come Regione puntiamo ad avere, a breve, delle risposte concrete da dare al mondo dell'agricoltura e ai suoi imprenditori, meno regole, più trasparenza e maggiori possibilità operative slegate da eccessivi vincoli».
Per fare agricoltura occorre saper utilizzare anche il Programma di sviluppo rurale (Psr) che, come ha ricordato De Capitani «in Lombardia vede alcune misure di finanziamento già esaurite ai primi bandi. Proprio quest'anno - ha sottolineato De Capitani - abbiamo l'opportunità di un ultimo riorientamento del Psr e occorre sfruttare al meglio questa opportunità».
Il territorio della provincia di Sondrio, pur non essendo caratterizzato da forte antropizzazione e carico infrastrutturale, è costituito per quasi l'88% da aree boschive e seminaturali e solo l'8% è ad uso agricolo, il che lo rende ancora più prezioso. «Proprio sul versante del territorio - ha rimarcato De Capitani - mi sto impegnando per definire una maggiore tutela del suolo agricolo: come abbiamo leggi precise per la tutela del territorio (legge 12/2005), così ci vuole una legge per il suolo agricolo».
«Occorrono poi misure di sostegno e provvedimenti efficaci per le piccole aziende - ha proseguito l'assessore - soprattutto per quelle che risiedono in zone svantaggiate. Il mio auspicio è quello di vedere sempre più coinvolti tutti gli attori della filiera, a livello progettuale ed operativo. è necessario un lavoro di squadra, come Sondrio già dimostra di saper fare, che avvantaggi ogni anello della filiera di produzione. Un lavoro che deve riguardare anche innovazione e riconversione aziendale, sostenendo in pari tempo la competitività e redditività delle imprese agricole, in difficoltà per lo squilibrio tra costi e ricavi, specialmente in questi territori che, a causa proprio della conformazione territoriale che rende più difficoltosa la meccanizzazione delle operazioni agricole, comporta costi di produzione più elevati di quelli delle altre realtà lombarde».
«La produzione agricola locale si è attestata - ha ricordato - su un valore di circa 80 milioni di euro e rappresenta un settore primario che conta oltre 3mila imprese».
«Nello specifico - ha declinato De Capitani - il settore zootecnico riveste un ruolo estremamente importante: la produzione di carni e quella di prodotti lattiero-caseari ha un peso elevato grazie a un patrimonio bovino di oltre 24mila capi di cui 15mila destinati alla produzione di 675.000 quintali di latte. A questo si accompagna la produzione di 450.000 quintali di mele su 1.300 ettari».
«Elevata è anche la vocazione alla trasformazione e all'agroalimentare di qualità - ha proseguito - e la produzione di Bitto, di cui domani apriremo la 103esima mostra, di casera nel settore lattiero-caseario, e di bresaola nelle carni rappresentano oltre il 63% della ricchezza prodotta nel comparto agricolo della provincia».
«Tra le eccellenze provinciali - ha continuato De Capitani - c'è la produzione vitivinicola che, svolta in modo quasi "impossibile" sui 500 km di muretti a secco da 2000 viticoltori, dà vita a Sfursat, Valtellina superiore, Grumello, Inferno e Sassella».
La provincia di Sondrio ben risponde anche sul fronte della multifunzionalità delle aziende agricole come strumento di sviluppo territoriale, la cui massima espressione sta nell'agriturismo, che in queste terre conta 80 imprese. «La Valtellina - ha poi aggiunto De Capitani - dimostra attenzione anche alle tematiche ambientali e alla sostenibilità: già nel 1999 sono sorti i primi impianti di teleriscaldamento e cogenerazione a biomasse legnose della Lombardia, quelli di Tirano e Sondalo, ai quali si è aggiunta nel 2007 la centrale di Santa Caterina Valfurva, e che oggi vedono anche realtà con il biogas».
«L'agricoltura ha bisogno di risorse - ha ricordato l'assessore - e tra queste quelle del Psr che hanno portato a Sondrio oltre 23 milioni di euro cui si sono aggiunti i circa 17,7 della Politica agricola comune (Pac) e i quasi 35 milioni di fondi regionali della passata legislatura».
«La provincia di Sondrio - ha concluso De Capitani - è interessata dall'imponente lavoro dell'Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste) e del Sistema regionale che ha in gestione ben 4 delle 20 foreste di Lombardia (Val Masino, Val Gerola, Val Lesina e Alpe Boron), ben valorizzate nell'ambito del programma 'Foreste da vivere' e vede l'impegno di Regione Lombardia per favorire gli sforzi, quasi eroici, degli imprenditori agricoli di queste zone, che sono davvero ammirevoli».