L'Italia è in festa per i suoi 150 anni. Da nord a sud della Penisola è un tripudio di tricolori e di eventi. Una giornata di celebrazione nazionale per riscoprire una Nazione unita grazie, soprattutto, ai suoi settori di punta: l'enogastronomia, il turismo e le bellezze artistiche e paesaggistiche.
In tutta Italia si sta vivendo questa giornata non solo come un'occasione di festa, ma anche come un'importante ricorrenza per valorizzare, rilanciare, incentivare e far conoscere all'estero le eccellenze italiane.
Prima fra tutte la Cucina troppo spesso taroccata e copiata. I migliori cuochi e ristoratori dello Stivale in queste ore stanno facendo a gara per omaggiare la vera Cucina italiana con piatti tradizionali del territorio in abbinamento ai migliori vini nazionali, come il Marsala, primo vino simbolo dell'Unità d'Italia.

Dunque, l'Italia unita a tavola nell'interpretazione degli chef di casa nostra. Un'Italia del gusto che, seppure spezzettata in mille e più ricette, sa stringersi intorno alle sue eccellenze. La pasta, gli spaghetti in particolare, ma anche il riso, sono al centro della scena e si vestono di cromatismi che evocano immediatamente il tricolore e con ingredienti per i quali l'Italia è famosa. Olio extravergine d'oliva, pomodoro, mozzarella, basilico: oggi, più che mai la regina indiscussa delle tavole e la Dieta mediterranea.
E se è difficile trovare un piatto che possa unire la cucina regionale del nostro Paese, il vicentino Carlo Cracco ha scelto come piatto simbolo gli spaghetti, «pietanza capace - dichiara - di unire simbolicamente, con i tanti sughi differenti, il nostro Paese a tavola», mentre per Gualtiero Marchesi è il riso a «simboleggiare l'unità, con tanti chicchi uniti insieme». Per Gianfranco Vissani «a unire gli estremi è la polenta». Punta invece a una bella «cassata all'italiana» il siciliano Gainni Zichichi.
Ma per tutti la parola è qualità e sapori mediterranei per una cucina che oggi più che mai è vanto nazionale, modello di gusto e di salute e ricchezza culturale.

Infatti, secondo un'indagine Coldiretti/Swg, sono proprio la cucina e i piatti della tradizione italiana l'aspetto più rappresentativo dell'identità nazionale per quasi la metà degli italiani (il 46%) che li ritengono più significativi della cultura (37%), della moda (9%), del calcio (5%) e della scienza e tecnologia (3%).
L'agroalimentare italiano in pochi anni da un'economia di sussistenza ha saputo conquistare primati mondiali e diventare simbolo e traino del Made in Italy facendo leva sulla diversità e sul forte legame con il territorio. Un esempio per l'intero sistema economico del Paese il cui rilancio dipenderà dalla capacità di essere diversi e migliori e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi irraggiungibili.
Dall'Unità di Italia a oggi l'agroalimentare italiano, che significava arretratezza e fame, è diventato in tutto il mondo il simbolo di uno stile di vita di successo fondato su qualità e benessere, nonostante la popolazione agricola si sia ridotta di oltre dieci volte passando da 11 milioni a poco meno di un milione di imprese che alimentano un sistema agroalimentare che rappresenta il 15% del Pil nazionale, con un valore complessivo di 250 miliardi di euro, con un contributo dell'export che ha raggiunto circa 28 miliardi di euro nel 2010.
La fiducia accordata alle produzioni agricole italiane è giustificata dal primato nei controlli con oltre un milione tra le verifiche e le ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare nel 2010. E non solo. Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione, superando il milione di ettari.

L'agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti tipici con 223 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea, senza contare le 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni. Ma il Made in Italy a tavola è anche l'emblema nel mondo della dieta mediterranea che è stata riconosciuta dall'Unesco anche per il modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l'Italia è particolarmente ricca.
Ma non solo cucina. In queste giornate di festa e di identità, gli italiani stanno riscoprendo e rigodendosi le bellezze artistiche, naturali, culturali e paesaggistiche del Belpaese. Approfittando del 'ponte” del 17 marzo, infatti, sono più di tre milioni gli italiani che si stanno concedendo una vacanza e il 80% sceglierà una destinazione sul territorio nazionale. Roma è in testa alla classifica delle mete più prenotate. Ma l'Italia è unita anche sul fronte dei festeggiamenti, che stanno coinvolgendo tutte e 20 le regioni. Le più prenotate sono Sicilia ed Emilia Romagna.
Un successo dunque per questa giornata importante, vissuta anche come un viaggio nell'Italia del gusto che celebra la sua unità valorizzando le differenze.
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