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Più acqua minerale e meno vino Come cambia la "sete" degli italiani

La spesa media delle famiglie per l'acquisto di acqua varia lungo la penisola da un massimo di 20,34 euro nel nord a un minimo di 18,75 nel Mezzogiorno. Parallelamente all’aumento della spesa per la minerale, negli ultimi 30 anni in Italia si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino

 
21 marzo 2011 | 14:38

Più acqua minerale e meno vino Come cambia la "sete" degli italiani

La spesa media delle famiglie per l'acquisto di acqua varia lungo la penisola da un massimo di 20,34 euro nel nord a un minimo di 18,75 nel Mezzogiorno. Parallelamente all’aumento della spesa per la minerale, negli ultimi 30 anni in Italia si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino

21 marzo 2011 | 14:38
 

Con 19,71 euro mensili per famiglia, l'acquisto dell'acqua minerale è diventato la prima voce di spesa del bilancio familiare per le bevande alle quali vengono destinati complessivamente 41,06 euro tra analcolici ed alcolici.

è quanto emerge da elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati Istat, in occasione della giornata mondiale dell'acqua, da cui si evidenzia l'avvenuto sorpasso nei confronti del vino per il quale la spesa media familiare mensile è stimata pari a 12 euro.

La spesa media delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale varia lungo la penisola da un massimo di 20,34 euro nel nord a un minimo di 18,75 nel Mezzogiorno. Parallelamente all'aumento della spesa per la minerale, negli ultimi 30 anni in Italia si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino che è sceso a circa 40 litri a persona per un totale di circa 20 milioni di ettolitri.

Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani, che ha avuto una accelerazione negli ultimi dieci anni, in cui si è verificato un calo del 20%, è stato accompagnato da un atteggiamento più responsabile di consumo.

Il vino è divenuto l'espressione di uno stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da contrapporre proprio all'assunzione sregolata di alcol. Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannose criminalizzazioni, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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