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Pasqua in campagna Un italiano su dieci in agriturismo

Ad affollare i 19mila agriturismi italiani per il classico pranzo di Pasqua saranno soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta

15 aprile 2011 | 10:48
Pasqua in campagna Un italiano su dieci in agriturismo
Pasqua in campagna Un italiano su dieci in agriturismo

Pasqua in campagna Un italiano su dieci in agriturismo

Ad affollare i 19mila agriturismi italiani per il classico pranzo di Pasqua saranno soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta

15 aprile 2011 | 10:48
 

Quasi un italiano su dieci in vacanza durante il periodo pasquale sceglie di stare in agriturismo che fa segnare un aumento di presenze rispetto allo scorso anno. è quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che, secondo l'associazione agrituristica Terranostra, ad affollare i diciannovemila agriturismi italiani per il classico pranzo di Pasqua saranno soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come valida alternativa al solito pic nic fuori porta.



Una previsione confermata dai risultati del sondaggio di Swg realizzato per Confesercenti che stima una crescita delle presenze dal 7 al 9% ed evidenzia la voglia degli italiani di allontanarsi dal caos quotidiano delle città e di trascorrere il tempo libero all'aria aperta, ma anche il piacere di gustare i sapori del territorio negli agriturismo dove più radicate sono le tradizioni alimentari ed è ancora possibile gustare autentiche specialità regionali fatte con ingredienti genuini e ricette uniche del territorio.

Molti agriturismi mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all'aria aperta che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali. La vacanza verde è spesso abbinata all'enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e in Italia sono 'aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Il Belpaese può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 223 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 504 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 56 Docg e 118 Igt). Su un totale di 19.019 aziende agrituristiche 15.681 offrono alloggio, 9.335 ristorazione, 3.400 degustazioni e ben 10.583 altre attività tra le quali prevalgono quelle escursionistiche, quelle sportive, corsi di degustazione, centri benessere, osservazioni naturalistiche, equitazione trekking e mountain bike.

Per scegliere la vacanza in agriturismo è possibile consultare le guide specializzate come 'Agriturismo” edito dall'Istituto Geografico De Agostini che raccoglie le aziende associate a Terranostra o ricercare su internet dove è presente il sito www.campagnamica.it con una selezione di quasi millecinquecento agriturismi che possono essere scelti attraverso un motore di ricerca per tipo di ospitalità, collocazione geografica, prezzo e servizi offerti, compreso il benvenuto agli animali.

Almeno per le vacanze pasquali, secondo il sondaggio Confesercenti – SWG, gli italiani sono intenzionati ad archiviare il capitolo crisi. Rispetto al 2010 è significativo l'aumento di vacanzieri che passa dal 38% al 47%. E si allunga anche la permanenza fuori casa: sale di 4 punti (dal 25 al 29%) sia quella che va da 4 a 6 giorni sia quella di una settimana (dall'8% al 12%). In aumento di un punto anche le vacanze più lunghe di una settimana, mentre calano quelli 'fuori porta” (-2%) e soprattutto quelle 'brevi” (dal 49% al 41%) che avevano spopolato nei due anni precedenti.

L'ombra della crisi internazionale non sembra spaventare più di tanto: non andrà in vacanza per timore delle turbolenze in Nord Africa solo un italiano su 10. La prudenza suggerirà ad un 11% di cambiare meta mentre con la stessa percentuale c'è chi eviterà di spostarsi in aereo.
La vicinanza delle regioni del sud alle aree calde del Mediterraneo non viene inoltre considerata rischiosa dal 75% degli italiani. Il 38% le giudica comunque abbastanza lontane dalle aree di crisi; il 22% non giudica la 'minaccia libica” credibile; un altro 15% pensa che comunque il sud sia ben difeso. Resta un 25% timoroso: il 15% di esso teme l'afflusso di profughi ed immigrati, il restante 10% giudica comunque il sud troppo vicino alla Libia.

Vacanze sì, ma dove? La stragrande maggioranza resta anche quest'anno in Italia più disponibile ad uscire dalla propria regione per recarsi in un'altra (dal 46% del 2010 al 50% del 2011). Stabile l'Europa con un 16% di vacanzieri.



Se l'anno scorso era la Campania a svettare, quest'anno lo scettro di regione più gettonata è la Toscana, seguono Sicilia e Lazio.

Per chi va all'estero in rialzo le quotazioni di Spagna (dal 13% dell'anno scorso al 18% di quest'anno) e Gran Bretagna (dal 6 al 14%). Sempre in testa alle preferenze resta però la Francia sia pure in vistoso calo (dal 32% al 20%). Poi Germania, Austria e Paesi Bassi.

La spesa media si aggirerà sui 541 euro, un poco meno del 2010 (-4%). Ma cresce, e non di poco, la disponibilità a spendere qualcosa di più nei segmenti che vanno dai 250 euro in avanti: ad esempio coloro che intendono spendere a persona fra i 500 e i 750 euro passano dal 9% del 2010 al 17% di quest'anno.

E che la voglia di vacanza faccia passare sopra ad altri ragionamenti di natura economica lo dimostra anche il fatto che sale il numero di quanti non taglieranno le spese per andarci (si passa dal 21% al 27%).

Città d'arte ancora in crescita fra gli obiettivi preferiti di Pasqua: si istallano in cima alla vetta in coabitazione con il mare (27%). Ma anche le vacanze verdi segnalano un trend in ascesa: erano al 9% due anni fa, all'11% nel 2010, sono al 16% nel 2011. A perdere colpi sono la montagna, la campagna, le terme. In flessione anche le crociere (dal 3% all'1%), mentre rispuntano le mete esotiche con un 2% dopo essere state ignorate nel 2010.

Ed è la famiglia la protagonista indiscussa delle vacanze pasquali: la pensa così il 54% del campione (era il 50% nel 2010). Calano le scelte 'di coppia” (dal 24% al 20%) e 'con gli amici, in comitiva” (dal 24% al 20%).

Vacanze da passare soprattutto 'coccolati” e quindi in alberghi e pensioni (un balzo dal 25% al 31%): è questa un'altra novità di quest'anno che fa immaginare una forte voglia di trovare comfort ed attenzioni al riparo da ogni preoccupazione pratica. Gradimento in salita anche per agriturismo (dal 7 al 9%) e bed&breakfast (dal 13 al 15%). Viceversa sono in calo le sistemazioni presso amici o parenti (dal 21 al 15%), ma anche quelle in case di proprietà (dal 18 al 17%) ed in residence (dal 7 al %%).

Per spostarsi, infine, l'auto è sempre la regina malgrado il timore per il caro-carburanti che però lascia una traccia evidente nella flessione registrata dal 69% del 2010 al 66% del 2011. Ma né il treno, né l'aereo ed il pullman, pure in lieve aumento, riescono a intaccare la supremazia delle quattro ruote.


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