ROMA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (nella foto), ha firmato i decreti con i quali, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, onorevole Paolo Romani, di concerto con il ministro delle Politiche agricole alimentari e Forestali, onorevole Dottor Francesco Saverio Romano, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro.
Tra questi figurano, nel settore agroalimentare: Francesco Argiolas (Vitivinicoltura), Niccolò Branca Di Romanico (Alimentare), Paolo Ricciulli (Alimentare), Anna Rossi Illy (Alimentare), Diana Theodoli Pallini (Agricoltura).
Gli altri cavalieri del lavoro sono: Alessandro Azzi (Credito), Lorenzo Banchero (Servizi armatoriali), Enrico Banci (Tessile), Franco Bernabè (Telecomunicazioni), Marco Boglione (Abbigliamento), Flavio Cattaneo (Energia), Pierluigi Ceccardi (Meccanica), Antonio Colombo (Edilizia), Giovannina Domenichini (Meccanica), Gaetano Maccaferri (Meccanica e varie), Maurizio Marinella (abbigliamento), Luigi Moretti (Meccanica), Debora Paglieri (Chimica- cosmetica), Massimo Ponzellini (Edilizia), Renzo Rosso (Abbigliamento), Luigi Rovati (Farmaceutica), Giovanni Russo (Industria conciaria), Giovanni Salvioni (Commercio), Angelo Michele Vinci (Meccanica), Ermenegildo Zegna Di Monterubello (Tessile abbigliamento).
«Come tutti gli anni, la Festa della Repubblica del 2 giugno - afferma Benito Benedini, presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro - rappresenta un appuntamento imprescindibile del nostro Paese. In questo 2011 abbiamo inoltre celebrato i 150 anni dell'Unità d'Italia: le nomine dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che premiano l'eccellenza dell'imprenditoria italiana da Nord a Sud, sono un'ulteriore e importante testimonianza di un Paese unito, che lavora e si impegna per la crescita e il rilancio dell'economia».
Istituita nel 1901, l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica ai cittadini italiani, anche residenti all'estero, che si sono distinti nei cinque settori dell'agricoltura, dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dell'attività creditizia e assicurativa. I requisiti necessari per essere insigniti dell'onorificenza sono l'aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent'anni con autonoma responsabilità, dando un contributo di rilievo allo sviluppo economico e produttivo e all'innovazione.
Considerando le nuove investiture, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 575: dal 1901 ad oggi gli insigniti della significativa attestazione al merito sono 2.697. La Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro, che riunisce tutti gli insigniti, è nata nel 1923. Da sempre l'istituzione costituisce uno strumento di presenza dei Cavalieri del Lavoro nella società, promovendo un confronto e un impegno sui temi sociali e del mondo della produzione. La Federazione si dedica, in particolare, alla formazione d'eccellenza a livello universitario con il premio 'Alfieri del Lavoro” e con il Collegio Universitario 'Lamaro Pozzani” in cui ospita gratuitamente studenti selezionati esclusivamente per merito.
Ecco di seguito i profili dei nuovi Cavalieri per il settore agroalimentare.
Francesco Argiolas
1946 - Cagliari - Vitivinicoltura
Guida l'azienda agricola fondata dal padre che dal 1940 è dedita alla coltivazione e produzione di vino e olio. La Argiolas S.p.A. ha iniziato a imbottigliare vino in proprio dal 1980. Oggi occupa un posto di rilievo tra le cantine della Sardegna e nel panorama enologico nazionale con la produzione di vini di marca - Costamolino, Turriga e Korem - oltre che di distillati. L'azienda opera con 5 fattorie estese su 250 ettari ed è presente anche nel settore dell'agriturismo, con iniziative tese alla valorizzazione del territorio e della sua cultura.
Niccolò Branca Di Romanico
1957 - Milano - Alimentare
Rappresentante della quinta generazione della famiglia Branca, è presidente e amministratore delegato di Branca International S.p.A., holding del Gruppo che controlla l'italiana Fratelli Branca Distillerie S.r.l. e l'argentina Fratelli Branca Destilerias SA. Il Gruppo è leader nel settore dei liquori dal 1845, anno in cui fu creato il Fernet-Branca. Puntando su tradizione, qualità e innovazione, il Gruppo Branca ha esteso la sua attività commerciale in Nord Europa e in Nord e Sud America. Negli anni, agli storici prodotti Fernet-Branca, Stravecchio Branca e Brancamenta si sono aggiunti vini e spumanti e, dal 2009, i prodotti Rémy-Cointreau. Oggi il Gruppo dà lavoro in Italia a 90 dipendenti.
Paolo Ricciulli
1949 - Napoli - Alimentare
Inizia ad operare nell'azienda conserviera di famiglia di cui nell'86 assume la carica di Direttore Generale e Amministratore Delegato. Nel '97 acquisisce l'Althea, azienda storica di Parma, che finanzia e ristruttura profondamente integrandola successivamente con l'azienda di famiglia. Oggi il Gruppo Delfino - Althea è il più importante produttore di sughi pronti in Italia e tra i primi in Europa, con marchi propri e per la grande distribuzione, con quasi 50 mila tonnellate di produzione annua e con 212 dipendenti. E' inoltre presente in Nord America, Australia e Giappone.
Anna Rossi Illy
1931 - Trieste - Alimentare
è presidente onorario del Gruppo Illycaffè, azienda di famiglia che controlla 12 società, esporta il 55% della produzione e impiega oltre 700 persone. La miscela Illy, destinata a esercizi pubblici - oltre che al consumo al dettaglio - è commercializzata, con una forte politica di marchio, in 140 paesi ed è servita in oltre 50.000 hotel, ristoranti e bar. è presidente della Fondazione Ernesto Illy, intitolata al marito con cui ha sviluppato l'azienda a partire dagli anni '60. è stata presidente dell'Associazione Industriali di Trieste dal 2001 al 2004.
Diana Theodoli Pallini
1952 - Grosseto - Agricoltura
Dal 1978 si occupa delle aziende agricole di famiglia, estese per circa 1.000 ettari. Ha sviluppato la vocazione cerealicola, foraggera e olivicola delle sue aziende. E' attiva, inoltre, nella zootecnia con un allevamento ad alta specializzazione di 750 capi di bestiame di razza maremmana e bufale. è stata la prima a sperimentare in Maremma la semina su sodo, un sistema di aratura che consente di evitare arature profonde e di ridurre così i costi. è inoltre impegnata in iniziative di sviluppo dell'agriturismo.