MONACO (MONTECARLO) - La scelta di un menu 'a chilometri zero” che privilegia prodotti locali e di stagione trova concordi il 53% degli italiani che secondo un sondaggio Coldiretti/Swg preferiscono portare in tavola prodotti alimentari locali e artigianali rispetto a quelli globalizzati. è quanto afferma la Coldiretti nel commentare il menu che Alberto II di Monaco (nella foto) e la futura principessa Charlene Wittstock (nella foto) hanno chiesto di preparare allo chef Alain Ducasse (nella foto).
Il celebre chef assicura: «Avremo i prodotti migliori, una squadra perfetta, un tempo sublime, dei pesci magnifici, saporiti. Cercheremo di proporre qualcosa di appropriato e magnifico o… appropriatamente magnifico». Ducasse, che vanta ben 19 stelle Michelin, promette di portare al settimo cielo i palati degli invitati al banchetto.
«Cosa mangeremo? - racconta - non so ancora. Abbiamo cominciato a pescare questa mattina e lo faremo sino a sabato pomeriggio. Quello che troveremo serviremo e sarà la stessa cosa per la verdura». I 500 invitati ceneranno sulla terrazza con vista mare dell'Hotel de Paris: il suo ristorante è stato il primo a conquistare le tre stelle Michelin e ad entrare nella storia della gastronomia internazionale.
Non solo il pesce sarà di provenienza monegasca: le verdure verranno direttamente dagli orti del Principe. E, in onore di Charlene Wittstock, in tavola ci sarà vino sudafricano.
La scelta di privilegiare i prodotti locali come i legumi e il latte provenienti da Roc Angel, la proprietà dello sposo, è un segnale di rispetto della natura e delle tradizioni. Un comportamento di buon senso che dal mondo agricolo si è diffuso a molti consumatori ed è arrivato anche nelle case dei politici, come gli Obama, e dei regnanti per aiutare a combattere i gas ad effetto serra e i cambiamenti climatici. Considerato, che ogni pasto percorre in media quasi duemila chilometri con aerei, navi o camion, per arrivare in tavola consumando prodotti locali, di stagione e a chilometri zero e facendo attenzione agli imballaggi, si può arrivare ad abbattere le emissioni di gas serra fino a mille chili di anidride carbonica l'anno.
Una scelta 'sposata” dagli 8,3 milioni di consumatori che fanno i loro acquisti in uno dei 705 mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove sono offerti esclusivamente prodotti del territorio a chilometri zero, localizzati anche nelle mete più turistiche e che hanno fatto registrare un vero boom nel 2010 con una crescita del 28 per cento delle strutture.