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A Milano nuove regole per dehors e bar Tasse, agevolazioni e stop ai privilegi

Tra le novità: le tasse da pagare a seconda della zona in cui si trovano bar e ristoranti all'aperto, distinguendo le vie più chic dalla periferia. Più controlli, sanzioni a chi cerca di fare il furbo, meno privilegi e un ufficio “unico” in cui smaltire tutte le pratiche. Ma l'Epam non è d’accordo

 
29 agosto 2011 | 15:12

A Milano nuove regole per dehors e bar Tasse, agevolazioni e stop ai privilegi

Tra le novità: le tasse da pagare a seconda della zona in cui si trovano bar e ristoranti all'aperto, distinguendo le vie più chic dalla periferia. Più controlli, sanzioni a chi cerca di fare il furbo, meno privilegi e un ufficio “unico” in cui smaltire tutte le pratiche. Ma l'Epam non è d’accordo

29 agosto 2011 | 15:12
 

Nei piani del Comune di Milano è in programma una piccola rivoluzione delle attività produttive che per primi interesserà i pubblici esercizi. Come riporta il Corriere.it nuove regole (tasse da pagare a seconda della zona in cui si trovano bar e ristoranti all'aperto), più controlli, più sanzioni a chi cerca di fare il furbo e meno privilegi. E, inoltre ci sarà un ufficio 'unico” in cui smaltire tutte le pratiche. Ma l'Epam (Associazione provinciale pubblici esercizi) non è d'accordo.

Le nuove regole interesseranno più di 2mila degli oltre 6mila ristoranti e discoteche della città. Il 6% dei commercianti paga l'occupazione del suolo pubblico (plateatico) a tariffa piena, gli altri godono di esenzioni. Cinque le zone di Milano in cui si paga attualmente il plateatico con altrettanti diversi scaglioni di pagamento. Se 40 mq di dehor in centro costano al negoziante 10mila euro l'anno, in periferia si arriva alla metà. Sulla novità tariffaria, il vicepresidente dell'Epam, Alfredo Zini (nella foto), si dice però contrario affermando: «Poi non lamentiamoci se aumentao i prezzi. Non è proprio il momento di aumentare le tariffe, considerando la crisi dei locali e l'insostenibile prezzo degli affitti. Il rischio è che si dia un colpo mortale alla città. Una buona notizia la semplificazione attraverso un ufficio unico in cui smaltire tutte le pratiche per chiedere i permessi su dehor e tavolini».

Per il Comune, d'ora in poi le vie commerciali dovranno essere classificate a seconda dell'appetibilità e della fama. Da via Brera a corso Venezia, dai Navigli a corso Buenos Aires. Ogni strada avrà un punteggio, un numero destinato a diventare un elemento (da incrociare con i dati del catasto e dell'agenzia delle entrate) per calcolare il nuovo plateatico. «Non è un aumento indiscriminato della tariffa - spiega l'assessore al Commercio, Franco D'Alfonso - anzi. Con questo quadro più dettagliato della città potremo innalzarne alcune e abbassarne altre». E, in effetti, se in un primo momento da Palazzo Marino si era pensato di aumentare il prezzo di dehors e tavolini indiscriminatamente (idea poi scartata), la nuova regola dovrebbe tenere al riparo dal 'carovita” almeno i bar periferici.

Alfredo Zini«Le classifiche oggi in vigore sono obsolete - aggiunge l'assessore - senza pianificazione. è giusto, invece, creare un differenziale tra le vie più prestigiose e quelle meno». Con due eccezioni: piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele. Dove per sistemare un palco, un tavolino, un banchetto, d'ora in poi si pagherà non più a metri quadrati, ma in base a tariffe fisse. Come per affittare lo spazio della Rocchetta al Castello sforzesco. Altro capitolo, le esenzioni: «Ora – spiega D'Alfonso – solo il 6% di chi fa richiesta di occupazione temporanea del suolo pubblico paga la tariffa piena».

L'obiettivo è la più volte menzionata (dall'assessore al Bilancio, Bruno Tabacci) spending review , la revisione della spesa, che nel caso specifico si calcola possa essere tagliata del 50 per cento. «L'idea - prosegue l'assessore al Commercio - è creare entro pochi mesi un ufficio unico cui rivolgersi per ottenere le autorizzazioni necessarie. Saremo noi a occuparci di tutte le pratiche, non il negoziante». E con un ufficio più snello, ci sono tanti addetti comunali che possono andare in giro per la città a fare controlli, verifiche, multe. «Vogliamo semplificare la vita dei commercianti ed eliminare i privilegi stratificati. Ma, ripeto, senza aumentare le tariffe. L'effetto? Tabacci sarà contento». E la semplificazione e l'ufficio unico sno le uniche cose che piacciono all'Epam in tena di dehors...


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