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Agricoltura, etica e Mediterraneo Gli agronomi progettano il futuro

In Sicilia il 14° Congresso del Conaf, l’ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali. I professionisti del settore rilanciano l'importanza della cooperazione agricola fra Europa, nord Africa e Medio Oriente. A Gian Giacomo Tiraboschi ideatore di Melaverde assegnato il premio Montezemolo 2011

28 settembre 2011 | 18:22
Agricoltura, etica e Mediterraneo Gli agronomi progettano il futuro
Agricoltura, etica e Mediterraneo Gli agronomi progettano il futuro

Agricoltura, etica e Mediterraneo Gli agronomi progettano il futuro

In Sicilia il 14° Congresso del Conaf, l’ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali. I professionisti del settore rilanciano l'importanza della cooperazione agricola fra Europa, nord Africa e Medio Oriente. A Gian Giacomo Tiraboschi ideatore di Melaverde assegnato il premio Montezemolo 2011

28 settembre 2011 | 18:22
 


Qui sopra la video intervista a Giancarlo Quaglia, consigliere coordinatore dipartimento ordinamento e deontologia professionale.

La crisi economica colpisce tutti i settori, a partire dall'agricoltura: prezzi e remuneratività in caduta libera. Rischio di rimettere in discussione i valori della qualità e della tutela ambientale sono dietro l'angolo. Serve un nuovo sistema economico che rimetta al centro il fattore umano e la qualità della vita. Questo l'obiettivo che si pongono i dottori agronomi e forestali riuniti per il 14° Congresso nazionale del Conaf dal titolo "Qualità della vita, sviluppo e cooperazione: l'etica della professione", inaugurato oggi pomeriggio sull'Isola di Favignana, nello stupendo scenario dell'Ex stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica. Presenti oltre 300 delegati da tutta Italia, rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle professioni, delle Università, dell'agricoltura.



Andrea SistiA dare il senso ai lavori congressuali è stato Andrea Sisti (nella foto a destra), presidente del Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf), secondo il quale «Dobbiamo ripensare i modelli di sviluppo, cooperare nell'innovazione coinvolgendo, i produttori e i consumatori nelle scelte. La partecipazione nella ricerca agricola del mondo della produzione, della professione e delle popolazioni è elemento fondamentale che porta al centro il capitale umano e non solo quello finanziario. Sono scelte obbligate per riportare il baricentro del valore sulla produzione e quindi sulle persone e sulla professionalità dei ricercatori e dei tecnici». Una scelta che nell'avvio di robuste politiche di cooperazione in campo agricolo nel Mediterraneo potrebbe portare a risultati importanti capaci di valorizzare la nostra filiera agroalimentare e attivare un ciclo virtuoso capace di dare benefici a tutti i partecipanti.

Nella sua relazione introduttiva, il presidente Sisti ha toccato alcuni punti della tre giorni congressuale: innovazione, novità del codice deontologico oltre alla ricordata cooperazione internazionale nell'area del Mediterraneo: «Mettere al centro l'innovazione nei processi di sviluppo – ha detto Sisti - , integrando e cooperando per compensare il processo di globalizzazione che ha prodotto paure e determinato significative sperequazioni non solo tra il nord e il sud del globo ma soprattutto tra generazioni tra i diversi strati sociali». E inoltre: «Il nuovo codice deontologico – ha anticipato il presidente Conaf - vuole guardare alla modernità ma tenere ben saldi i principi dell'esercizio di una professione, in particolare una professione delicata come la nostra». Altro punto qualificante sarà il ruolo del verde nella progettazione delle città e della riqualificazione degli spazi urbani.

Fra i saluti istituzionali quello del presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani che si è detto «certo che il Congresso costituirà un'importante occasione di confronto e approfondimento sulle tematiche della qualità della vita, dello sviluppo e della cooperazione»; e del presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini che ha salutato i lavori del Conaf sottolineando come sia «significativa la decisione di svolgere il Congresso nel Meridione e precisamente in Sicilia, territorio di antica e importante tradizione agricola, nella consapevolezza che la promozione delle aziende agroalimentari può costituire un fattore dinamico per lo sviluppo, in una prospettiva di crescita dell'intero Paese».



La giornata di domani giovedì 29 settembre a Trapani (centro storico), giovedì 29 ha in programma la discussione delle quattro tesi congressuali: 'Cooperazione nell'area del mediterraneo: dall'integrazione sociale allo sviluppo di mercato”; 'Il peso dell'anima: la qualità della prestazione professionale ed il suo valore etico”; 'Rapporto fra attività produttive e risorse naturali: pianificazione, progettazione, valutazione e gestione degli interventi”; Il verde urbano: da elemento di arredo a strumento per il miglioramento della qualità della vita nelle città”. Nel pomeriggio (ore 17) presso l'Aula Magna Consorzio universitario di Trapani si terrà invece la tavola rotonda dal titolo 'La diversificazione degli spazi verdi come nuovo modello di sviluppo economico e sociale della città.

A Gian Giacomo Tiraboschi il Premio Montezemolo
Va a Gian Giacomo Tiraboschi, ideatore di Melaverde, il Premio Montezemolo 'Per la storia dell'agricoltura italiana”. Il premio Montezemolo, giunto alla sua seconda edizione, è stato istituito dai dottori agronomi e dottori forestali italiani per ricordare il presidente Massimo Cordero di Montezemolo, già presidente del Conaf dal 1985 al 1992. Massimo Montezemolo ha saputo rinnovare la categoria degli agronomi proiettandoli in una dimensione moderna e competitiva, tracciando ed avviando un importante percorso di modernizzazione della professione del dottore agronomo e dottore forestale e contribuendo in maniera sostanziale alla definizione del profilo professionale della categoria e dei relativi ambiti di intervento.

«In particolare - ricorda Riccardo Pisanti, segretario Conaf - con le modifiche normative introdotte dall'articolo 2 della L. 152/92, viene tracciato in modo puntuale il profilo della professione del dottore agronomo e del dottore forestale, definendo, oltre ai settori più tradizionali, specifiche competenze  nell'ambito della pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica, che costituiscono oggi un settore nel quale il percorso universitario e professionale dei dottori agronomi e dottori forestali trova il suo compimento più completo». Montezemolo ha costituito il più alto esempio di competenza, impegno e dedizione per l'intera categoria. è stato per oltre cinquanta anni un punto di riferimento costante anche per l'intero mondo agricolo, in particolare per i Consorzi di Bonifica, forte della straordinaria esperienza acquisita prima come dirigente e segretario dell'Associazione nazionale delle bonifiche. Insieme al senatore Giuseppe Medici e ad Arrigo Serpieri, è tra le figure più illustri che la categoria ha avuto la fortuna di annoverare. E in occasione del Congresso 2010, la prima edizione del Premio Montezemolo 'Per la storia dell'agricoltura italiana”, indetto dal Conaf, è andata all'avvocato Anna Maria Martuccelli, direttore generale dell'Associazione Nazionale delle Bonifiche (Anbi).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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