MILANO - «Vediamoci a Identità Golose». Ormai ci si saluta così a cavallo fra la fine e l'inizio di ogni anno. Accade fra chef, artigiani e pasticceri e fra tutti coloro che per mestiere, o per passione, frequentano il mondo della cucina di qualità con uno sguardo curioso verso il futuro. Identità Golose 2012, congresso internazionale di cucina e pasticceria d'Autore, entra nel pieno della sua maturità celebrando l'ottava edizione in programma a Milano dal 5 al 7 febbraio.
Sarà l'appuntamento più affollato di sempre. La novità più immediata è il raddoppio degli spazi: al nuovo auditorium del Milano Convention Centre di via Gattamelata si affiancheranno due sale tematiche, due sale degustazioni e un ancor più ampio circuito dedicato alle aziende espositrici per un totale di oltre 9mila mq di superficie attrezzata. Il backstage con le cucine dedicate alla preparazione dei piatti (da sole occupano un'area di 400m2) sarà per la prima volta a vista, con la possibilità, per i visitatori, di avvicinare oltre 80 fra i migliori cuochi, pasticcieri e artigiani attesi da tutto il mondo e di conoscerli fuori dall'ufficialità. Sarà anche l'occasione per partecipare - da sabato 4 a lunedì 6 febbraio - alla prima edizione del Milano Food&Wine Festival evento aperto al pubblico degli appassionati e concepito in collaborazione con gli organizzatori del Merano WineFestival, da oltre 20 anni appuntamento imprescindibile per gli amanti del buon vino e del buon cibo.
Le premesse fanno pregustare una kermesse più che mai ricca e imbastita sulla convinzione che il confronto tra le realtà di eccellenza debba essere vivo, continuo e internazionale oltre che un'occasione per avvicinare il pubblico alla qualità, nel bicchiere come a tavola.
Tema dell'edizione 2012 di Identità Golose sarà Oltre il mercato: tutto ruoterà attorno alle materie prime per superare l'asse portante dei due ultimi congressi, quel lusso della semplicità che è ormai diventato una parola d'ordine nel panorama della cucina e della pasticceria d'autore, non solo in Italia. E lo si farà esasperando quella 'semplicità” di contenuti e di forme riscoperta quando la crisi economica ha aperto gli occhi a tanti, rendendo evidente un cambio di rotta già in atto nelle cucina di tutto il mondo.
Oggi si va alla ricerca di nuovi orizzonti dopo che anche la Spagna più rivoluzionaria si sta interrogando e guardando alle spalle per cogliere le proprie radici. Non è più tempo per ricorrere a effetti speciali che ormai appaiono privi di contenuti. Si riscoprono gli ingredienti, si valorizzano le materie prime, sia quelle proprie come orgoglio anche nazionalistico, sia quelle altrui in una globalizzazione sincera e propulsiva, rispettosa delle singole realtà. Basti guardare all'incredibile lavoro avviato nei Paesi del Nord Europa da René Redzepi, ma anche da Gaston Acurio in Perù da Alex Atala in Brasile e da Björn Frantzén in Svezia a conferma di quante interconnessioni vi sono tra nazioni e cucine più o meno lontane.
«La grande cucina e la migliore pasticceria - sottolinea Paolo Marchi fondatore e curatore di Identità Golose - non devono più limitarsi a ordinare ottime materie prime, questo lo dobbiamo dare per scontato, superfluo da precisare, ma devono andare direttamente alla fonte, alla produzione, cercare il massimo e su quello intervenire per cogliere l'essenza di un prodotto e dargli nuova forma. Identità Golose porterà alla ribalta i protagonisti di una cucina concreta e sincera, che predilige sapori diretti e con essi le sfumature che le capacità di un cuoco possono aggiungere».
Una verità che emergerà nella giornata di approfondimento dedicata alle Identità Naturali che non saranno sinonimo di cucina vegetariana, o durante il focus sui migliori chef ventenni 'i campioni di dopodomani', o ancora durante le performance di alcuni fra i più interessanti chef brasiliani che racconteranno cosa bolle in pentola un po' più a Ovest.
Le donne chef a Identità Golose? Mai così lontane dal concetto di angelo del focolare! Martedì 7 febbraio, giornata di chiusura, riflettori puntati sul Trentino protagonista al congresso con i suoi grandi chef e le eccellenze del territorio. Partecipare al congresso è possibile secondo varie formule che prevedono l'acquisto del biglietto anche per la sola mezza giornata.
E, per concludere, una golosa anticipazione sul Milano Food&Wine Festival che aprirà i battenti al pubblico sabato 4 febbraio, con un giorno di anticipo rispetto al congresso, per offrire agli appassionati un'occasione davvero unica. L'evento costituirà infatti il primo spazio degustazione creato da Paolo Marchi e Helmuth Köcher (patron del Merano WineFestival) per presentare al grande pubblico il meglio della cucina d'autore e della produzione vinicola nazionale.
In un'area di 1.400 mq, due cucine saranno il laboratorio creativo di 16 fra gli chef ospiti a Identità Golose, mentre 100 selezionati vignaioli proporranno il meglio della loro produzione. Il biglietto d'ingresso - in vendita a 30 euro - consentirà la libera degustazione dei vini mentre i piatti cucinati a vista dagli chef saranno in vendita a 10 euro.
Parole d'ordine eccellenza e innovazione per quello che gli organizzatori definiscono il più grande temporary restaurant del mondo la cui regia sarà affidata a Enrico Cerea chef del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo), tre stelle Michelin per una delle più grandi insegne dello stile italiano a tavola.