
Altre stelle dell’enogastronomia hanno illuminato le giornate di Courmayeur: la più nota località sciistica della Valle d’Aosta ha ospitato i più noti chef stellati inglesi per una curiosa kermesse fra fornelli e eventi mondani. L’evento, curato dallo chef inglese Heston Blumenthal (nella prima foto in basso), ha radunato ai piedi del Monte Bianco un nutrito gruppo di ospiti provenienti da tutto il mondo, attratti dai grandi nomi della gastronomia britannica, impegnati ai fornelli, in un contesto scenografico unico, e soprattutto dall’originalità rappresentata da questo incontro di eccellenze: da un lato i più apprezzati protagonisti della scena gastronomica internazionale, dall’altro il patrimonio di sapori, creatività e accoglienza propri della regione delle più alte montagne d’Europa.
Natura e tradizione, emozioni e charme si intrecciano in un’occasione unica, impreziosita dalla personale rivisitazione dei migliori piatti ed ingredienti locali da parte di Blumenthal e dei suoi pluristellati colleghi britannici Sat Bains (nella foto in basso a destra) e Marcus Wareing (nella foto in basso a sinistra). Il concept del Mountain Gourmet Ski Experience inverte la prospettiva alla base delle fortune della cucina “glocal”: non ci si accontenta più di portare i prodotti locali sulle tavole dei migliori ristoranti internazionali, alla conquista del mercato globale, ora sono gli chef più importanti, accompagnati da una clientela esigente, ad avvicinarsi al territorio, vivendolo nella sua dimensione più autentica, apprezzandone le particolarità culturali, esplorando nuove realtà.
Un’idea sposata con entusiasmo da Courmayeur, che conferma la sua capacità di promuoversi al meglio sui mercati internazionali, e dagli operatori turistici del comprensorio, primi fra tutti la Chaumière e la Maison Vieille, ristoranti gourmet d’alta quota che hanno aperto le porte della propria cucina alle contaminazioni tra la cultura culinaria locale e quella degli chef d’oltre Manica.
L’iniziativa ha spaziato dalle degustazioni alle attività sulla neve, prevedendo come piatto forte le serate in cui gli chef hanno dato vita a una nuova ed affascinante esperienza. Non sono mancate le sfide, come quella tra Wareing e Bains che si sono confrontati sul più tipico dei dolci italiani, il tiramisù, o le gustose anteprime, come la cioccolata calda che Blumenthal ha proposto direttamente sulle piste, prendendo spunto dalla sua celeberrima torta Foresta Nera a sette strati con kirsch.
Grazie alla popolarità degli chef, protagonisti da diversi anni di seguitissime trasmissioni televisive che li hanno trasformati in vere star con un seguito di stampa e pubblico, hanno partecipato molti appassionati inglesi, ma anche da Oman, Olanda, Stati Uniti, Hong Kong e Brunei. Fra essi anche l’ex campione del mondo di Formula 1 Damon Hill, grande appassionato di cucina e sci. Ad essi si aggiunge una qualificata rappresentanza di giornalisti britannici, curiosi di scoprire le potenzialità dell’inedito binomio tra cucina inglese e valdostana.
I protagonisti
Heston Blumenthal: autodidatta di genio, dal 2004 Blumenthal ha dato il via ad una sua personale rivoluzione nel mondo della gastronomia. In meno di 10 anni ha conquistato 6 stelle Michelin, 3 delle quali sono state assegnate al suo fiore all’occhiello The Fat Duck, che ha fin dalla nascita un posto d’onore nella top ten dei World's 50 Best Restaurants della S. Pellegrino. I suoi programmi dedicati alla cucina hanno rapito milioni di inglesi davanti al piccolo schermo, e gli hanno valso una nomination ai Bafta. Chef del decennio secondo The Guardian - Observer Food Monthly, è diventato Ufficiale dell’Impero Britannico per i servizi resi alla gastronomia made in Britain. Nella sua carriera Heston Blumenthal si è sempre contraddistinto come sperimentatore, soprattutto nel campo della cucina molecolare, ma ha saputo altrettanto bene reinventare i piatti tradizionali, accompagnando i suoi ospiti in un viaggio gastronomico che sconvolge i sensi.
Sat Bains: chef dell’omonimo ristorante di Nottingham, si è affermato in pochi anni, conquistando il favore dei più esigenti tra i critici gastronomici, in qualità di alfiere di uno stile innovativo e dirompente. Tra i riconoscimenti ottenuti, spiccano il BMW Square Meal come migliore ristorante dell’anno nel Regno Unito, il titolo di miglior ristorante del 2008 per l’Observer Food Monthly, e, nel 2009, il titolo di Chef dell’anno assegnato da una giuria composta dai più importanti chef del paese. Insignito di una laurea honoris causa dall'università di Derby per il suo impegno nell'arte culinaria, lavora a stretto contatto con università ed enti di formazione, per aiutare i giovani talenti ad emergere. È ormai un volto noto del piccolo schermo, grazie alle numerose apparizioni nei programmi di cucina.
Marcus Wareing: la passione per la cucina lo contagia fin da piccolo, e lo porta rapidamente a grandi risultati: a soli 18 anni inizia una carriera professionale al The Savoy Hotel, lavorando per Anton Edelman, per poi approdare nelle cucine più prestigiose, compreso un resort a New York. Inizia a collaborare con lo chef Gordon Ramsey, diventa capo chef de L'Oranger e conquista, a soli 27 anni, la sua prima stella Michelin. La sua carriera decolla, e lo porta ad aprire o dirigere alcuni tra i locali più apprezzati in Gran Bretagna, come il Petrus o il Marcus Wareing al Berkeley, con due stelle Michelin ciascuno. Il suo programma di cucina sulla BBC, “Great British Menu”, porta il suo stile nelle case degli inglesi, che ne apprezzano lo stile curato e perfezionista. La consacrazione definitiva: è uno dei 4 cuochi britannici in servizio per l’80° compleanno della Regina. Ha fatto della propria cucina un biglietto da visita eccezionale, risultando in assoluto uno dei principali chef britannici della sua generazione.