
Il vino Valcalepio Doc made in Bergamo è stato invitato e non è mancato all’appuntamento di Tipicità Marche 2014, la più importante fiera agroalimentare e non solo che si svolge nelle Marche, a Fermo, ogni anno in primavera da 22 anni, grazie alla felice intuizione che ebbe, 22 anni fa, Angelo Serri.
Oggi, come ha dichiarato lo stesso governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, Tipicità Marche non ha uguali nella regione e quindi - questo l’annuncio importante - sarà presente all’Expo 2015 nello Spazio Marche insieme a un’altra grande manifestazione regionale, il Marche Endurance Lifestyle 2014 (dal 12 al 15 giugno, Marcelli di Numana tornerà a essere il punto di riferimento di questo altro evento marchigiano, con un format consolidato legato alla cultura del cavallo, all'endurance e alla miriade di opportunità, in fatto di relazioni internazionali, che verranno sviluppate sull'asse Italia-Emirati Arabi Uniti).
Torniamo al Valcalepio. Nell’ambito delle numerosissime iniziativa collaterali a Tipicità Marche (cooking show, degustazioni, dibattiti), l’Associazione sommelier delle Marche ha organizzato un incontro sui vitigni internazionali, mettendo a confronto quelli prodotti nelle Marche e il Valcalepio Rosso Doc (che - come si sa - è vinificato con Merlot e Cabernet Sauvignon). “Incontro tra titani: Marche versus Valcalepio”, era il pomposo titolo dell’incontro.

Nella foto, da sinistra: Sergio Cantoni e Angelo Serri
A rappresentare l’enologia orobica è intervenuto il direttore del Consorzio tutela Valcalepio, l’enologo Sergio Cantoni, che ha portato in assaggio al pubblico di sommelier due Valcalepio Rosso Riserva: annata 2010 dell’azienda La Rovere di Torre de’ Roveri e l’annata 2007 dell’azienda Il Cipresso di Scanzorosciate. Dal canto loro la produzione marchigiana ha fatto leva su un Pinot Nero in purezza delle Fattorie Mancini e un Cabernet Sauvignon in purezza dell’azienda Boccadigabbia.
A far da intermediari il delegato Ais di Fermo, Stefano Isidori e il giornalista Gualberto Compagnucci direttore Sommelier Marche Magazine. Incontro calmo e leale, che ha saputo soddisfare per la tipicità data ai vini dai singoli territori. Ancora una volta si è vista sì l’importanza del vitigno, ma anche quella del territorio e del lavoro in cantina.
Per il resto, Tipicità Marche 2014 è stato un vero successo. «Nonostante il momento non certo facile - afferma Angelo Serri, direttore di Tipicità - un vero e proprio tsunami di 15mila visitatori ha stampato un ottimistico sorriso sul volto degli oltre 180 espositori e delle 350 realtà che, a vario titolo, hanno usufruito di questa vetrina per parlare di bello, buono e sostenibile».
Andrea Babbi, direttore generale dell’Enit, nel corso di uno dei più importanti eventi, tra gli 83 in programma nel palinsesto dell’edizione 2014 di Tipicità, ha detto: «Tipicità può essere considerata un piccolo Expo, una miniatura di come il nostro Paese saprà presentarsi al mondo ai milioni di turisti stranieri che arriveranno in Italia e si spera anche nelle Marche. Per fare ciò occorre una grossa capacità per attrarre i nuovi flussi turistici. La proposta delle Marche è una sfida che il sistema regionale deve giocarsi al meglio».