A dicembre 2014 Heston Blumenthal (nella foto) chiuderà le porte del suo pluripremiato ristorante “The Fat Duck” a Bray, nel Regno Unito, per riaprire a febbraio 2015 presso il Crown Resort a Melbourne, in Australia. Con un trasferimento senza precedenti per un ristorante di tale fama, Blumenthal porterà con sé l’intera squadra del Fat Duck in Australia per sei mesi.
Forse il tentativo è anche quello di lasciarsi alle spalle due brutti episodi: il primo avvenuto nel 2009, quando proprio The Fat Duck fu costretto a chiudere per due settimane dopo che una quarantina di clienti accusarono sintomi di intossicazione alimentare; il secondo invece in tempi più recenti, nel febbraio di quest’anno, quando un altro ristorante di Blumenthal, il “Dinner” (due stelle Michelin), in centro a Londra, è rimasto chiuso per una settimana dopo che diversi clienti sono stati colpiti da un’infezione intestinale causata dal Norovirus.
E per Blumenthal le novità non finiscono qui: al ritorno del Fat Duck nel Regno Unito, Melbourne non rimarrà a mani vuote. Nella stessa posizione del Fat Duck “temporaneo” al Crown Melbourne Resort, Blumenthal insieme all’executive group chef Ashley Palmer-Watts aprirà il “Dinner by Heston Blumenthal”, assicurando un legame duraturo con l’Australia. The Fat Duck (in veste temporanea) e Dinner by Heston Blumenthal occuperanno lo stesso spazio nel premiato hotel Crown Towers a Southbank, centro urbano di Melbourne e polo culturale. Questo innovativo progetto culinario incoraggerà commensali provenienti da tutto il mondo a visitare Melbourne generando grande notorietà e benefici per la città, per lo Stato Victoria e per l’Australia intera.
La tempistica è stata fortuita: Blumenthal aveva da molto tempo il desiderio di aprire un ristorante in Australia; nel 2015 The Fat Duck potrà celebrare il suo 20° anniversario in modo straordinario; erano in programma lavori di ristrutturazione all’edificio di Bray; e infine, il Crown Melbourne Resort voleva migliorare la sua già straordinaria offerta ristorativa.
«È un’opportunità incredibile - ha commentato Blumenthal - e sono entusiasta che tutto sia andato per il verso giusto. Ho sempre saputo che per il Fat Duck sarebbe arrivato il momento di ristrutturare, l’edificio stesso richiederebbe un po’ di modernizzazione. Dopo tutto, è stato costruito nel 1640. Ma non potevo sopportare l’idea di chiudere per un periodo prolungato. Così, quando abbiamo aperto il dialogo con il Crown, ho visto il potenziale della situazione e ho davvero cominciato a sperare. Non avrei potuto chiedere di meglio».
«La decisione di Heston di trasferire The Fat Duck nel nostro resort di Melbourne è un risultato incredibile per Crown Resorts e per l’industria del turismo vittoriano», ha dichiarato James Packer, presidente della catena alberghiera. «Poter accogliere uno chef di fama internazionale e innovatore del calibro di Heston è una conseguenza della reputazione culinaria di Melbourne e dell’impegno di Crown per l’eccellenza culinaria. Il trasferimento dell’ambito ristorante rappresenterà una grande spinta per il turismo locale, attirando a Melbourne gente da altri Stati e ospiti internazionali in modo che possano sperimentare l’opportunità di un pasto che capita una sola volta nella vita».
La prima volta in cui Blumenthal ha visitato l’Australia è stato nel 2003. «Mi sono innamorato subito del Paese », afferma lo chef. «Da quel primo momento, l’idea ha messo radici: un giorno avrei voluto avere un ristorante lì. L’ambiente è fantastico, la diversità eccitante e il prodotto incredibile, ma la cosa migliore sono le persone, che sono un vero spasso. Adoro il modo in cui la gente qui celebra il buon cibo, c’è una tale passione per tutto, dai coffee shop ai ristoranti gourmet e tutto ciò che sta in mezzo».
Al Melbourne Crown Resort, The Fat Duck offrirà la stessa magica esperienza culinaria che gli è valsa ben tre stelle Michelin a Bray 11 anni prima: il Menu Degustazione completo, il servizio impeccabile e rilassato, e il viaggio multi-sensoriale fatto di storia, nostalgia, emozione e memoria che lo ha reso uno dei ristoranti più acclamati al mondo. Dall’altra parte del globo, l’edificio di Bray vedrà i suoi interni rinnovati, la creazione di nuove aree di lavoro, in particolare in cucina, conservando allo stesso tempo la sua integrità architettonica e il patrimonio storico. Anche la sala sarà rinnovata, ma il design degli interni rimarrà in gran parte inalterato, mantenendo questo spazio come il palcoscenico ideale per l’esperienza culinaria nel suo complesso.