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Sushi a rischio contaminazione Prima lo si congela poi si mangia

 
27 febbraio 2009 | 11:56

Sushi a rischio contaminazione Prima lo si congela poi si mangia

27 febbraio 2009 | 11:56
 

Il sushi non è poi così sicuro, anche nei migliori ristoranti. Un'inchiesta di Altroconsumo, ripresa da Magazine del Corriere della Sera e condotta su 19 ristoranti di Roma e Milano, mette in luce la mancanza del congelamento preventivo del sushi che andrebbe fatto per eliminare i parassiti. A minare la salute e la sicurezza dei consumatori non c'è più solo il kebab dunque: anche il sushi dimostra di essere un prodotto che se mal conservato può costituire un rischio per chi lo mangia, sia da un punto di vista igienico sia in merito al rapporto qualità-prezzo, spesso deludente.

 Attenzione all'Anisakis giapponese
Quella che è diventata una dilagante moda culinaria si rivela così anche una possibile minaccia. Se tenuto in cattivo stato di conservazione il pesce crudo viene infatti attaccato dall'Anisakis, un parassito che 'viaggia” nel pesce crudo o poco cotto e, una volta ingerito, si va a depositare nella parte bassa dell'intestino, provocando manifestazioni allergiche nel migliore dei casi, ma anche forti dolori e sintomi molto simili a quelli della peritonite.
Sushi e sashimi 'contaminati” da questa larva richiedono nel Paese del Sol Levante almeno 3mila operazioni d'urgenza ogni anno, provocando anche alcune decine di morti. Nel nostro Paese il problema è meno diffuso ma il dipartimento generale della Sanità veterinaria e degli alimenti del ministero della Salute ha ricevuto dal 2004 a oggi decine di notifiche di riscontri di Anisakis in prodotti della pesca, importati soprattutto da Regno Unito e Paesi scandinavi.

Non solo Giappone
Prodotti ittici sotto accusa anche sulle pagine di Repubblica, dove si torna a parlare del pangasio, pesce che arriva dal Vietnam e spesso spacciato nelle mense per cernia o sogliola. La denuncia arriva da Slow Food, con Carlo Petrini che spiega: «Arriva congelato e trattato con tripolifosfato, additivo chimico indispensabile per mantenere compatte le carni. Viene pescato in uno dei fiumi più inquinati del mondo, il delta del Mekong. Ma ha un prezzo ridicolo e quindi è diventato, in pochissimo tempo, il pesce preferito nelle mense scolastiche e aziendali».


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