Un 2008 definito "l'inizio della svolta" per Fiere di Parma, che sono riuscite, in piena recessione, a conseguire buoni risultati di fatturato e di utile, risultati che si rafforzano nel primo trimestre del 2009. Un segnale in controtendenza che premia l'operato definito "prudente ed attento" degli amministratori e del management della Spa fieristica parmense, che hanno saputo valorizzare i marchi e le competenze specifiche di Fiere di Parma in un momento di recessione generalizzata e di competizione serrata fra i quartieri fieristici.
L'assemblea dei soci della Spa fieristica, che si è svolta in un clima di grande collaborazione, ha definitivamente approvato il bilancio di esercizio 2008 che era stato varato dal Consiglio di amministrazione lo scorso 30 marzo. Con i suoi 26.489.000 euro di fatturato, un Ebitda pari a 4.353.000 euro, ed un utile prima delle imposte pari a 438.000 euro, consente ai soci ed agli amministratori di guardare con serenità agli investimenti previsti per il prossimo biennio, definiti "necessari per incrementare il vantaggio competitivo del quartiere fieristico di Parma, consentendogli di proporsi sul mercato nazionale ed internazionale a costi contenuti" e che in un biennio doteranno le Fiere di Parma di una nuova struttura di ingresso ed accoglienza oltre che di un nuovo padiglione espositivo.
Tenuta sostanziale del volume d'affari e dei risultati, frutto di una gestione più focalizzata sul business e sulle competenze distintive di Fiere di Parma, sono i tratti salienti di un esercizio 2008 e di una avvio del 2009 che nel corso dell'assemblea è stato definito più volte "quello della svolta".
Una "svolta" che inizia con una straordinaria edizione di Cibus 2008, che ha saputo mettere le basi di una rinnovata fiducia delle aziende nel prodotto fieristico Made in Parma; che è poi proseguita con la firma in calce al prolungamento del contratto con Federalimentare fino al 2016; finendo con la sottoscrizione del protocollo d'intesa con FieraMilano che porterà ad una razionalizzazione ed una specializzazione del calendario fieristico nazionale nonché dovrebbe vedere Parma protagonista dell'Expo 2015.
Ma in un buon 2008 trovano spazio anche le manifestazioni antiquariali di Parma – Emporium, Bagarre, Mercanteinfiera primavera ed autunno e Gotha – che sono state soltanto lambite dalla pesante recessione patita dal mercato dei beni voluttuari: anzi le edizioni 2009 di Emporium e Mercanteinfiera hanno fatto registrare addirittura un incremento delle presenze e la prossima edizione di Bagarre – alle porte, 9 e 10 maggio – sta già facendo segnare un record di conferme da parte degli espositori.
Segnali incoraggianti per il 2009 che si concluderà per Fiere di Parma con l'edizione del settantennio di Cibus Tec, la rassegna dedicata alla meccanica ed alla tecnologia applicata all'industria alimentare. Manifestazione che si è ritaglia un ruolo di primissimo piano nel panorama internazionale delle rassegne del settore e che per la nuova edizione di ottobre è stata completamente ripensata e ridisegnata per agevolare ancora di più l'incontro tra i produttori di tecnologia e le Aziende Alimentari. è stata anche illustrato e condiviso dall'assemblea dei soci il piano di fattibilità del progetto di spin-off immobiliare, che porterebbe alla creazione di due società distinte, una di gestione ed una immobiliare. I soci hanno dato mandato al Consiglio di amministrazione di procedere nell'individuazione degli advisor tecnici che dovranno fornire i dettagli economici e civilistici del progetto.
è stata inoltre valutata positivamente la proposta della Regione Emilia Romagna di mettere a disposizione delle Fiere di Parma risorse che saranno preziose per finanziare l'imminente progetto di sviluppo del quartiere e che proprio in previsione della nascente società immobiliare potrebbero trovare l'ideale collocazione.