Blitz dei carabinieri in un centro di stoccaggio di Ciampino, alle porte della capitale. La carne, già oltre la data scadenza, era pronta per essere immessa sul mercato. L’Asl: «C’erano rischi per la salute pubblica».
Né documentazione, né altre tracce in grado di ricostruire la filiera. Ma, soprattutto, una data di scadenza già passata. Eppure 20mila chili di kebab stavano per uscire da un grosso centro di stoccaggio di Ciampino, vicino Roma, per essere commercializzati. C’è voluto un blitz dei carabinieri per fermare una distribuzione verso i locali della capitale (e non solo) che, secondo i funzionari dell’Asl capitolina avrebbe potuto causare gravi danni alla salute.
La carne sequestrata era pericolosa per la salute
L’enorme quantità di kebab è stata sequestrata, insieme a un’altra tonnellata di ketchup, anch’esso avariato, a due quintali di farina e ad altri 10 quintali tra patatine e dolci già pronti. I sigilli sono scattati anche per le celle frigorifere dell’ingrosso di lavorazione della carne, mentre si sta valutando la posizione dei titolari dell’azienda e di coloro che ci lavorano.
Quello delle scorse ore in provincia di Roma è soltanto l’ultimo sequestro di alimenti etnici avariati scoperti dai carabinieri in Italia. A fine giugno altre 7 tonnellate di kebab erano state sequestrate da un centro di stoccaggio di Bologna.