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Niente quarantena per i vaccinati. Governo diviso sull’obbligo vaccinale esteso ora ai trasporti

Non passa la proposta di estendere il super green pass anche ai dipendenti dei ristoranti. Quarantena ridotta dopo il parere del Comitato tecnico scientifico: nulla per chi ha ricevuto la terza dose ed è stato a contatto con un positivo, 5 giorni per chi ha ricevuto la seconda dose da più di 120 giorni. Resta di 10 giorni per i non vaccinati. Prezzi calmierati per le mascherine ffp2

29 dicembre 2021 | 17:05
Super green pass per andare al lavoro? L'idea sul tavolo del Governo Solo i vaccinati potranno lavorare? Per le Regioni solo così si fermano i contagi
Super green pass per andare al lavoro? L'idea sul tavolo del Governo Solo i vaccinati potranno lavorare? Per le Regioni solo così si fermano i contagi

Niente quarantena per i vaccinati. Governo diviso sull’obbligo vaccinale esteso ora ai trasporti

Non passa la proposta di estendere il super green pass anche ai dipendenti dei ristoranti. Quarantena ridotta dopo il parere del Comitato tecnico scientifico: nulla per chi ha ricevuto la terza dose ed è stato a contatto con un positivo, 5 giorni per chi ha ricevuto la seconda dose da più di 120 giorni. Resta di 10 giorni per i non vaccinati. Prezzi calmierati per le mascherine ffp2

29 dicembre 2021 | 17:05
 

Super green pass sui luoghi di lavoro? Per ora si parte il 10 gennaio con trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e navi) e trasporti locali, ristoranti all'aperto, fiere e sci, mentre è stato escluso di estendere l'obbligo, per ora, anche al mondo della ristorazione. Quarantena azzerata ai vaccinati da meno di due mesi e a quelli con dose booster (terza dose). Prezzi calmierati per le mascherine Ffp2. Affluenza agli stadi ridotta al 50%. Questo l’ultimo step della lotta al Covid deciso dal Governo (diviso) incalzato da esperti (il Comitato tecnico scientifico si è riunito oggi per un parere sulla quarantena ridotta), politici (a partire dai governatori riuniti per la Conferenza delle Regioni) e imprenditori sulla necessità di isolare quanto più possibile i non-vaccinati e portarli verso l’immunizzazione.

Tra nuove strette e qualche allentamento, il Governo ha così varato l'ultimo decreto anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, che si chiude con numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila).

Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante la sponda delle Regioni. 

 

[IN AGGIORNAMENTO]

Così cambia la quarantena: 3 diverse modalità, per i vaccinati con terza dose è cancellata la quarantena

Cambiano per ora le regole per la quarantena, con tre diverse categorie: lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che con un alto numero di persone in quarantena, perchè contagiati o venuti a contatto con un infettato, rischia di finire in una sorta di 'mini-lockdown' generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo. Queste le 3 soluzioni proposte dal Cts e approvate dal Governo:

  1. Per i non vaccinati: quarantena di 10 giorni.
  2. Soggetti con green pass rafforzato da oltre quattro mesi: quarantena di 5 giorni e tampone con esito negativo al termine del periodo di isolamento
  3. Soggetti con dose booster o con green pass rafforzato da meno di quattro mesi: nessuna quarantena ma una forma di auto-sorveglianza (che si conclude in caso di comparsa di sintomi) e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.

Prezzi calmierati sulle mascherine FPP2

Intesa anche per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie.

Contagi e isolamenti in aumento spingono verso l'obbligo vaccinale al lavoro

A spingere verso l'opzione del super green pass al lavoro (ancora in forse), era il numero crescente di contagi che nelle ultime 24 ore hanno raggiunto quota 98mila con 148 decessi registrati. Numeri a cui si devono sommare anche i circa 600mila cittadini che attualmente sono devono restare in isolamento per essere entrati in contatto con un positivo, lasciando ovviamente scoperto il proprio posto di lavoro. Una realtà dovuta alla velocità di diffusione della variante Omicron, da un lato, e alla corsa ai tamponi per le festività natalizie, dall’altro.

Ma non prevale per ora la linea rigorista di chi come il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla scorta dei pareri del Cts e pur d'accordo sulle modifiche alle regole sull'autoisolamento, chiedeva norme non troppo blande. Sia in cabina di regia che in Cdm il confronto è stato serrato: Pd e Forza Italia hanno subìto lo stop della Lega e di M5s sul varo dell'obbligo del certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori. Il Pd rilancia l'obbligo per i vaccini e dice si alle estensioni dell'uso del pass. Il lasciapassare in versione 'super' (da febbraio solo per chi è immunizzato con ultima dose da non oltre 6 mesi o guarito dal Covid) potrebbe diventare obbligatorio ora anche per i viaggi a lunga percorrenza, per la partecipazione alle fiere o negli impianti da sci, anche se sono ancora in corso approfondimenti su questo tema. In forse la norma estesa al mondo della ristorazione.

Ma dell'obbligo vaccinale se ne discuterà in un prossimo Consiglio dei ministri

Il ministro Giancarlo Giorgetti - pur non escludendo che se ne possa discutere in un prossimo Cdm - avrebbe sottolineato la necessità in caso di portare avanti, di pari passo, anche una presa di responsabilità da parte dello Stato: se si volesse estendere l'obbligo del super pass ai luoghi di lavoro che di fatto diventerebbe un "obbligo vaccinale" per i lavoratori, il ragionamento, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventuali conseguenze da vaccino ed elencare i "fragili" esenti dall'obbligo. Perplessità, seppure con motivazioni opposte a quelle del Carroccio, sono state espresse anche da M5s. Il ministro Stefano Patuanelli avrebbe sottolineato che finora si è sempre ragionato per funzioni: forze dell'ordine, docenti, sanitari, lavori a contatto con le persone. Quale sarebbe stata quindi la ratio di distinguere tra lavoratori e disoccupati? "Non siamo contrari all'obbligo di super Green pass come dimostrano i precedenti decreti, ma con raziocinio. Forse a questo punto - avrebbe detto Patuanelli - conviene ragionare sull'obbligo vaccinale".

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Il Governo sarà comunque chiamato a fare un passo in più sul percorso dell’obbligo vaccinale per mettere in sicurezza il Paese. Strada che secondo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, deve essere intrapresa «senza perdere altro tempo, l’Esecutivo deve avere più coraggio», ha affermato in un’intervista al Quotidiano Nazionale. «I dati ci dicono che c'è necessità e siamo in ritardo. Siamo in una situazione paradossale in cui i governi stanno fermi in attesa che qualcuno faccia la prima mossa», ha aggiunto lo scienziato.

 

 

In mattinata le Regioni si erano riunite per fare il punto della situazione e avevano chiesto, oltre all'introduzione del green pass rafforzato su tutti i luoghi di lavoro, anche l'eliminazione totale della quarantena per chi fosse stato vaccinato con dose booster oppure avesse ricevuto la seconda dose da meno di 4 mesi. In questo senso, i vaccinati avrebbero potuto passare dalla quarantena all'auto-sorveglianza con l'appoggio del medico curante che, nell'eventualità della comparsa dei sintomi, disporrebbe di sottoporsi a un tampone.

Proposte che avevano trovato la sponda anche del Governo nella figura del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: «La mia posizione personale è quella di condivisione della proposta fatta dalle Regioni. Io credo che un cittadino che ha seguito tutte le indicazioni che sono state date dal Governo che si è sottoposto alle tre dosi di vaccino, vada sottoposto ad una distinzione e credo che questo possa anche servire per incentivare la somministrazione delle terze dosi che ci rendiamo conto essere un passaggio fondamentale per la gestione della pandemia», ha affermato a Tagadà su La7.

 

Contagi nelle scuole e tampini temi ancora sul tavolo

Sul tavolo del Governo, però, ci sono anche altre questioni. Pensiamo al fronte scuola: una nuova stretta potrebbe arrivare proprio sulla gestione dei contagi in classe. Non è escluso che, a fronte dei numeri in ascesa dei positivi, si torni a prendere in considerazione da gennaio la proposta (già avanzata ma poi ritirata) di prevedere la quarantena per un'intera classe nel caso di un solo alunno positivo (al momento l'isolamento per tutti scatta con tre contagi).
Infine, c'è il tema tamponi: dopo l’enorme richiesta dei giorni scorsi, c’è il rischio che possano cominciare a scarseggiare i molecolari e i reagenti con cui completare il test. Non è escluso che dal ministero della Salute possa arrivare un richiamo alla circolare dell’8 gennaio 2021, dove veniva specificato, che con un’alta incidenza, la positività al Covid può essere certificata anche dai test antigenici, i cosiddetti tamponi rapidi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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