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Carne sintetica, italiani uniti: il “no” con 200mila firme

Le firme saranno presentate al ministro all’Agricoltura. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti in Italia la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico che potrebbe arrivare presto sul mercato Ue

 
24 novembre 2022 | 15:08

Carne sintetica, italiani uniti: il “no” con 200mila firme

Le firme saranno presentate al ministro all’Agricoltura. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti in Italia la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico che potrebbe arrivare presto sul mercato Ue

24 novembre 2022 | 15:08
 

Mentre continuano ad arrivare notizie dell’imminente arrivo sulle tavole della carne sintetica (in America è già realtà), ibrida o da funghi, si alza chiaro il no dell’Italia, con in primis quello di Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Sono, infatti, oltre 200mila le firme raccolte in tutta Italia dalla mobilitazione della Coldiretti per promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. In particolare, grande la mobilitazione a Pavia.

Le 200mila firme raccolte dalla Coldiretti contro la carne sintetica Carne sintetica, italiani uniti: il no con 200mila firme

Le 200mila firme raccolte dalla Coldiretti contro la carne sintetica


Corsa contro il tempo

Lo ha annunciato il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo nel sottolineare che si tratta di una corsa contro il tempo per la presentazione delle firme al ministro all’Agricoltura e alla sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, dopo la prima autorizzazione concessa dalla Fda Usa.


Il no dell’84% degli italiani alla carne sintetica

Un successo che conferma la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà che viene nettamente rifiutata dall’84% dei connazionali che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.


Firme anche di vip e vescovi

La contrarietà è, infatti, trasversale come dimostrano le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. Insieme al premier Giorgia Meloni e al ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare hanno firmato ministri e sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei, sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e numerosi vescovi.

 

L'84% degli italiani dice no alla carne sintetica Carne sintetica, italiani uniti: il no con 200mila firme

L'84% degli italiani dice no alla carne sintetica


A rischio il futuro del Made in Italy

Si tratta di fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione può essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti in Italia la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.


Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). L’esempio più lampante è quello della carne artificiale dove solo nel 2021 sono stati raccolti 1,4 miliardi di dollari, con una crescita del 23mila% rispetto al 2016.

 


Gli inganni della “carne” sintetica

Per quanto riguarda la “carne” da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non è carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani delle grandi multinazionali.


«Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione» afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che «siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare».


Grande mobilitazione a Pavia

È partita anche a Pavia la grande mobilitazione della Coldiretti contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dell’intera filiera del cibo Made in Italy. Tante sono le personalità che hanno già sottoscritto la petizione voluta dalla più importante Organizzazione agricola italiana.


In queste ore l’hanno firmata anche i parlamentari pavesi: aPalazzo Coldiretti di Pavia di via Brambilla a Pavia sono arrivati gli onorevoli Gian Marco Centinaio, Alessandro Cattaneo e Paola Chiesa, insieme anche all’europarlamentare Angelo Ciocca, al Presidente della provincia di Pavia Giovanni Palli e al Sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi.


«La petizione può essere sottoscritta in tutti i nove Uffici di Zona di Coldiretti Pavia presenti nella nostra provincia - sottolinea Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia - nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello locale». «L’obiettivo - spiega ancora il presidente di Coldiretti Pavia - è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte senza mucche fino al pesce senza mari. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali».

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Carne sintetica, italiani uniti: il no con 200mila firme

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare


Il vicepresidente del Senato ed ex Ministro all’Agricoltura, Centinaio ha commentato a margine della firma: «La battaglia contro il cibo sintetico è una battaglia di logica a tutela del produttore e del consumatore. Ho firmato con convinzione la proposta di Coldiretti affinché i nostri grandi produttori italiani, quelli del vero made in Italy, vengano tutelati dalle logiche astruse delle multinazionali». Gli fa eco l’onorevole Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Oggi ho firmato la petizione lanciata da Coldiretti contro il cibo sintetico e in difesa del futuro dei nostri allevamenti e dell'intera filiera del cibo Made in Italy. I prodotti creati "in provetta" alimentano una concorrenza sleale a danno degli imprenditori, coltivatori e allevatori italiani. Per questo, non dobbiamo inseguire con l'ideologia temi cruciali per il nostro sistema Paese come l’agroalimentare. Dietro al pretesto della sostenibilità ambientale si nascondono rischi per i nostri cibi tradizionali e per i nostri territori che non possiamo permetterci di correre».


Duro l’europarlamentare, Angelo Ciocca che dal parlamento europeo alza i toni: «In Europa ci sono pessime novità su questo fronte, ci sono lobbisti finanziari che intendono prendere possesso del nostro patrimonio agricolo e alimentare e trasformare il made in Italy. Vogliono far cambiare le abitudini alimentari ai consumatori, è impensabile dare spazio a multinazionali che producono cibi sintetici. La mia battaglia in Europa continuerà su tutti i fronti per tutelare il nostro Paese e in particolare i nostri prodotti. Diamo battaglia contro il sintetico e difendiamo il nostro sistema agricolo, un fiore all’occhiello a livello mondiale».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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