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Lavoratori in nero e scarsa igiene: chiusi 14 bar e ristoranti a Venezia

I controlli dei Carabinieri in città e in tutta la Provincia hanno portato alla sospensione delle licenze e a emettere verbali per 250mila euro. C'era anche un locale “fantasma” che risultava come associazione sportiva

 
11 aprile 2022 | 16:50

Lavoratori in nero e scarsa igiene: chiusi 14 bar e ristoranti a Venezia

I controlli dei Carabinieri in città e in tutta la Provincia hanno portato alla sospensione delle licenze e a emettere verbali per 250mila euro. C'era anche un locale “fantasma” che risultava come associazione sportiva

11 aprile 2022 | 16:50
 

I Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro nei giorni scorsi hanno effettuato una serie di controlli nei bar e nei ristoranti di Venezia e dell'hinterland, evidenziando una serie di problematiche: dai lavoratori in nero a alla scarsa igiene. Alla fine sono stati emessi oltre 235mila euro di verbali ed è stata sospesa la licenza a ben 14 fra bar e ristoranti.

I controlli dei Carabinieri

Con l'avvicinarsi delle festività pasquali il Nucleo carabinieri del lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari delle compagnie di Venezia, Mestre, Portogruaro, Chioggia e San Donà di Piave hanno intensificato i controlli nel settore della ristorazione, battendo locali e esercizi pubblici.

Complessivamente sono state controllate 23 attività di ristorazione e 75 lavoratori di cui 19 “in nero”. Alla fine ci sono state 14 sospensioni dell’attività d’impresa e 53 le violazioni in materia di sicurezza accertate. Complessivamente le sanzioni ammontano a 235.000 euro.

Lavoratori in nero e scarsa igiene: chiusi 14 bar e ristoranti a Venezia

La lotta al lavoro nero

L’esito del controllo svolto sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare 19 lavoratori non registrati (in nero), nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro come la mancata formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata installazione di impianto antincendio, della dotazione di presidi di pronto soccorso, il mancato rispetto delle norme in materia di igiene e salute.

In un locale di Marghera c'era un dipendente, impiegato come tuttofare che veniva pagato 4 euro l'ora. Ma non solo, dai contolli è emerso che lavorava senza alcuna copertura assicurativa. I militari hanno quindi recuperato 30mila euro di contributi evasi e 15mila di premi assicurativi, ma anche comminato una sanzione per un importo complessivo di 35mila euro.

 

 

Chiusi tre locali a Venezia

I controlli nel capoluogo provinciale si sono svolti nelle aree della movida di Rialto con i militari che hanno chiuso 3 esercizi commerciali. Sono stati quindi identificati 25 lavoratori, 5 dei quali sono risultati “in nero”. Sono state, inoltre, riscontrate, in tutti gli esercizi commerciali, carenze sanitarie all’interno delle cucine che hanno portato all’immediata chiusura delle attività imprenditoriali. Tutto questo ha portato nello specifico a sanzioni per 150mila euro

Multa da 26mila euro a Mestre

I Carabinieri hanno comminato anche una multa da 26mila euro a uno straniero che gestisce un locale a Mestre. All’interno del quale sono state riscontrate violazioni della normativa sulla regolarità dei luoghi di lavoro, nonché significative criticità in relazione alla normativa in materia di igiene. L’attività dell’esercizio è stata sanzionata e sospesa sospesa.

Maxi multa da 45mila euro a Quarto D'Altino

Un locale chiuso a Quarto d’Altino e maxi multa da 45.000 euro. Si tratta di un locale a conduzione straniera, all’interno del quale sono stati trovati 2 lavoratori non registrati in nero. I militari hanno scoperto i due lavoratori nell'atto di somministrare bevande ed alimenti ai clienti, senza le previste autorizzazioni sanitarie e senza alcuna forma di copertura assicurativa e contributiva. Si tratta di un locale sconosciuto al fisco, gestito da una donna di origine nordafricana, inquadrato come Associazione Sportiva, che celava una vera e propria attività imprenditoriale mai iscritta al Registro delle Imprese. Il locale è stato sospeso, in attesa della regolarizzazione delle violazioni emerse.

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