Una grande festa come vuole la tradizione quando si raggiungono importanti traguardi. La Confraternita del Risotto di Sannazzaro De’ Burgondi (Pavia) ha festeggiato i suoi primi venti anni di attività con una giornata che ha catalizzato la presenza di un centinaio di confratelli, appassionati di gastronomia e rappresentanti di altri sodalizi enogastronomici.
Confraternita del Risotto: 20 anni di impegno per il territorio
«Abbiamo raggiunto un prestigioso traguardo – ha detto il presidente Pietro Bolognesi – che dimostra quanto la nostra associazione stia lavorando con passione per promuovere il risotto, tipico piatto padano che rappresenta la storia gastronomica del nostro territorio. In questi venti anni di attività abbiamo promosso il risotto su vari fronti, sia a livello goliardico, sia a livello accademico. Siamo stati promotori di varie iniziative a livello nazionale e siamo riusciti ad inaugurare ben quattro delegazioni fuori dai confini provinciali: la prima a Milano, poi a Salsomaggiore Terme, Alassio ed in Svizzera. La giornata di celebrazione del ventennale vuole essere un momento di festa ma anche una nuova ripartenza verso importanti iniziative che ci vedranno protagonisti a livello nazionale. È nostra premura valorizzare il risotto su scala extraterritoriale, senza però dimenticare quanto questo piatto sia colonna portante dei menu di Pavia e provincia».
La giornata di festa
La giornata si è aperta con la visita all’azienda San Massimo di Gropello, dove nasce l’omonimo riso Carnaroli Riserva che viene usato in cucina dai più importanti chef stellati italiani. «Abbiamo organizzato un viaggio all’interno della riserva, tra fontanili e boschi del Parco del Ticino che cingono le risaie. – ha ricordato il presidente Bolognesi – Qui, nel pieno rispetto dell’ambiente naturale, cresce un riso di estrema qualità, oggi considerato tra i migliori in assoluto per il risotto». Poi il rientro a Sannazzaro, nominata qualche anno fa “Città del risotto".
La visita all'azienda San Massimo
Il pranzo all'Ottocentodieci della famiglia Magri
A seguire il pranzo conviviale presso il blasonato Ottocentodieci Ristorante della famiglia Magri. Qui il consiglio direttivo, insieme a tanti soci ed amici, ha siglato la buona riuscita della ricorrenza con un bis di risotti che portano la firma dello chef Rigels Tepshi: sono stati serviti un risotto con Carnaroli Riserva San Massimo allo zafferano di Zavattarello, fondo di vitello, gremolada; e a seguire il Risotto alla Sannazzarese con Carnaroli Riserva San Massimo, rapa rossa, formaggio Burgundella del caseificio Coldesina e pasta di Salame d’Oca di Mortara.
Ad aprire il pranzo è stato un carpaccio di pollo ficato, salsa alla n’duja, verdure croccanti. Dopo i risotti lo chef del ristorante Ottocentodieci ha servito un’entrecote di manzo alle erbe, purea alla francese e friarielli. In accostamento alle portate i vini della Tenuta Travaglino di Calvignano, in Oltrepò Pavese, tra cui spiccavano la tradizionale e fruttata Moranda, una Bonarda dalla spuma vivace e dai sentori vinosi. E la Barbera Campo dei Ciliegi, un rosso di grande complessità, elegante in cui le note fruttate mature si integrano con sentori speziati.
A seguire il taglio della torta ed il brindisi finale che hanno sancito il raggiungimento dell’importante traguardo associativo. Ai presenti è stato consegnato un piatto celebrativo mentre a portare il loro saluto istituzionale sono stati il sindaco di Sannazzaro, Roberto Zucca, il consigliere di Regione Lombardia e confratello, Roberto Mura ed il presidente del Consiglio Comunale di Pavia, Nicola Niutta.