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Le Marche investono sull'enoturismo: in un anno 350 eventi

La regione punta a replicare il successo del 2021 grazie allo stanziamento di ulteriori fondi per la realizzazione di iniziative volte a valorizzare i vini e i prodotti enogastronomici marchigiani

di Emanuele Bottiroli
 
20 agosto 2022 | 14:30

Le Marche investono sull'enoturismo: in un anno 350 eventi

La regione punta a replicare il successo del 2021 grazie allo stanziamento di ulteriori fondi per la realizzazione di iniziative volte a valorizzare i vini e i prodotti enogastronomici marchigiani

di Emanuele Bottiroli
20 agosto 2022 | 14:30
 

Le Marche investono sull'enoturismo dopo che lo scorso anno la leva dei fondi regionali avevano consentito di realizzare qualcosa come oltre 350 eventi dedicati. "Turismo esperienziale", lo definisce il vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni. Il nuovo bando appena emanato "Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola" vuole sostenere la realizzazione di eventi ed iniziative (degustazioni, cene a tema e molto altro) per la promozione dei vini Docg, Doc e Igt marchigiani e per la valorizzazione di prodotti alimentari di qualità.

«L’obiettivo è quello di aiutare i ristoranti e contemporaneamente fare in modo che nasca una migliore collaborazione con i produttori di vino - dice Carloni - in modo da non vedersi in contrapposizione ma in una circolarità di chi ha a cuore la crescita dell’economia locale. Fare crescere l’economia agricola e quella commerciale insieme. Sta a noi il coordinamento e la promozione di questa capacità produttiva facendo in modo che le cantine si trasformino in luoghi di accoglienza turistica». 

Le Marche investono sull'enoturismo: in un anno 350 eventi

Le regole da seguire 

Ogni progetto dovrà essere basato su un partenariato e l’impresa capofila del progetto, tra quelle che hanno sottoscritto l’accordo, dovrà appartenere al settore Horeca o delle agenzie d’affari, mentre le altre imprese partecipanti all’accordo dovranno appartenere alla categoria delle cantine e degli operatori enoturistici, birrifici, agriturismi, società che operano nel settore della comunicazione, associazioni di promozione della cultura enogastronomica (Slow food, Accademia della cucina, Associazione di sommelier), tour operator, guide enogastronomiche e stampa di settore.

Un primo passo 


Questo bando sarà l’embrione di un progetto più ampio che presenteremo a ottobre e che la Regione sta mettendo in campo per l’enoturismo con una piattaforma digitale che indicherà i percorsi turistici del vino. Le Marche si candidano dunque a diventare un grande percorso esperienziale tra le vigne e le cantine. Questo arricchisce l’offerta e fa in modo che i turisti che vengono per le spiagge possano godere anche di percorsi esperienziali ricchi di contenuti. La dotazione iniziale del bando è di 100mila euro che verrà poi incrementata in base alle domande che verranno presentate.

Accoglienza di qualità 

Entusiasta anche la Confcommercio: «Questo progetto ha un valore anche dal punto di vista turistico perché migliora la qualità dell’accoglienza consentendo ai turisti di vivere un’esperienza tutta marchigiana - dice il direttore generale di Confcommercio Marche Nord, Amerigo Varotti - Un bando che riteniamo molto importante per il mondo della ristorazione e per la filiera del settore enogastronomico nella nostra regione. L’anno scorso come associazione partecipammo al bando con due progetti a cui presero parte 36 ristoranti della provincia. Favorire un rapporto sempre più stretto tra il mondo della produzione ed il mondo della ristorazione è uno degli obiettivi principali che ci siamo posti da anni». 

 

 

Turismo ed enogastronomia 

L’obiettivo della Regione è anche quello di arricchire l’offerta turistica regionale grazie a percorsi esperienziali che puntano sul connubio enogastronomia e turismo. Già si vedono i primi risultati a giudicare dalle parole del direttore del dipartimento dello Sviluppo economico della Regione, Raimondo Orsetti. «La nostra regione si è posta definitivamente all’attenzione nazionale ed internazionale, europea prevalentemente - premette -. Lo vediamo già dai risultati parziali sull’andamento dei flussi turistici di questa stagione. Le Marche si presentano con un’offerta turistica composita e degna di competere con i competitor dell’Italia centrale. Non abbiamo nulla di meno degli altri territori e credo che questa consapevolezza sia quasi una rivoluzione culturale in questo settore. C’è tanto da fare ancora ma la politica regionale messa in campo in questa legislatura per un sostegno intelligente e qualificato potrà portarci dei risultati importanti sul fronte della destagionalizzazione e di una maggiore riconoscibilità a livello internazionale delle Marche». 

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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