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Niente baci, infradito e piscine. Estate 2023: slalom tra i divieti per i turisti

La prossima stagione si annuncia come un vero e proprio rompicapo per i vacanzieri nel Bel Paese: tra piscine che non si possono riempire, spiagge da prenotare e auto che non si possono usare (nemmeno per baciarsi)

di Elisa Santamaria
 
28 marzo 2023 | 16:38

Niente baci, infradito e piscine. Estate 2023: slalom tra i divieti per i turisti

La prossima stagione si annuncia come un vero e proprio rompicapo per i vacanzieri nel Bel Paese: tra piscine che non si possono riempire, spiagge da prenotare e auto che non si possono usare (nemmeno per baciarsi)

di Elisa Santamaria
28 marzo 2023 | 16:38
 

In vacanza guardare ma non toccare: vista la quantità di divieti presenti in molte località turistiche di punta italiane, vien da pensare proprio così: niente infradito qui, non usare l’acqua là, e se non hai la prenotazione la spiaggia la guardi dal cannocchiale. Con l’avvio della bella stagione estiva fioccano i divieti per i turisti nelle località italiane, che dovranno rispettare le ordinanze più o meno bizzarre, emesse nel Bel Paese.

Niente baci infradito e piscine. Estate 2023: slalom tra i divieti per i turisti

La Fontana di Trevi a Roma

In Sardegna spiagge a numero chiuso

Il nostro viaggio alla scoperta dei divieti parte dalla Sardegna, meta gettonatissima dagli amanti del bel mare, con Puglia e Sicilia, tra le destinazioni preferite - ancora una volta - per l’estate 2023. Anche per l’anno in corso alcune spiagge però avranno l’accesso a numero chiuso e su prenotazione, tra queste la celeberrima "Pelosa" a Stintino. L’iniziativa di permettere l'accesso agli arenili su prenotazione è nata con il Covid, ma da allora è proseguita fino ad oggi in diverse località come l'incantevole Baunei dove si accede attraverso un sistema di prenotazione tramite app che consente alle persone di prenotare uno dei 250 ingressi giornalieri sulla spiaggia, dal costo di 6 euro l'uno, che si raggiunge con un sentiero di circa 4 chilometri. Attenzione però, per i fortunati visitatori: i parcheggi sono limitati e a pagamento e per sdraiarsi in riva al mare non si possono usare i teli ma le stuoie per preservare la spiaggia bianca.

Niente baci infradito e piscine. Estate 2023: slalom tra i divieti per i turisti

La spiaggia della Pelosa a Stintino

Isole minori auto-free

Cambiando isola, a Procida in Campania vige il divieto di sbarco per le auto e le moto da fuori regione, come si legge in Gazzetta Ufficiale: "degli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, appartenenti a persone non facenti parte della popolazione stabilmente residente sull'isola, anche se risultino cointestati con persone ivi residenti". Questa misura, già adottata in passato, è risultata vincente per scongiurare il sovraffollamento dell’isola che occupa un territorio di soli quattro chilometri quadrati. Provvedimento simile anche in Toscana, sull'isola del Giglio potranno sbarcare le auto solo dei turisti che soggiorneranno a lungo, per un periodo di almeno 4 giorni, inoltre da quest'anno è previsto il pagamento di un contributo all’ingresso di 3 euro per il periodo estivo e 2 per quello invernale.

Lo stop agli ingressi per i mezzi privati dei vacanzieri potrebbe arrivare anche nella siciliana Lampedusa da fine luglio a inizio settembre, mentre per l'isola di Linosa il divieto varrebbe tutto l'anno, ma riguardo all'istanza si attende la risposta da parte del ministero. Spostandoci in Calabria, camminare a piedi nudi invece non è possibile a Tropea (Vibo Valentia): un'ordinanza ha vietato a turisti e cittadini di camminare a piedi nudi e di circolare o sostare a torso nudo o in costume da bagno nel centro cittadino, al di fuori dell'area marina. Le multe per i trasgressori vanno dai 125 euro a un massimo di 500 euro.

Silenzio! Sei a Ischia

Tornando sulle isole, a Ischia un’ordinanza del comune istituisce le zone di silenzio per garantire una vacanza tranquilla agli ospiti. Nelle fasce orarie dalle 15:00 alle 18:00 e dalle 21:00 fino alle 9:00 del giorno successivo, in numerose vie del territorio, bisognerà rispettare le regole previste: "il divieto di emettere schiamazzi, lanciare o gettare cose, provocare assembramenti anche rumorosi e di giocare con palloni nelle piazze del centro cittadino, agli incroci, nelle strade, nei giardini comunali", al fine di assicurare la tutela della quiete pubblica e del decoro urbano. I trasgressori saranno puniti con multe salatissime (dai 500 ai 4000 mila euro).

Dal mare alle città d'arte, attenzione a che ora fate merenda a Firenze

La lunga lista di divieti da osservare al mare resta, con le dovute modifiche, anche per le città d'arte italiane: nemmeno qui infatti i turisti avranno vita facile. Partendo da Venezia, cui bellezza è celebrata nel mondo tanto da attirare ogni anno migliaia di turisti, chi decidesse di visitarla senza però fermarsi a dormire nemmeno una notte, deve sapere che potrà accedere attraversando dei tornelli e pagando un ticket dai 3 ai 10 euro in base alla capienza raggiunta. L’accesso potrebbe anche bloccarsi totalmente in caso di limite raggiunto. In laguna inoltre, è vietato fare picnic e a breve sarà vietato anche fumare. Scendendo lungo lo stivale, a Firenze il Comune ha proposto una legge per salvaguardare il centro storico, regolamentando gli affitti brevi, come già fatto nel 2022; mentre chi fa merenda in centro senza rispettare le fasce orarie indicate 12-15 e 18-22 rischia una multa da 150  a 500 euro. A Roma invece non è più possibile sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti e chi si tuffa in una delle tante fontane della capitale rischia 450 euro di multa. Nella Città Eterna è vietato sdraiarsi, sedersi e arrampicarsi (ma anche legarsi ed incatenarsi) sui monumenti, pali della luce, reperti storici e alberi: è bene saperlo prima perchè se arrampicarsi è già più per temerari, sedersi potrebbe accadere - ingenuamente - a tutti i comuni mortali in visita nella città. Proseguendo nella lunga lista di divieti a Eboli, in provincia di Salerno, è «Vietato scambiarsi baci e carezze in auto», le contravvenzioni vanno da 50 a 500 euro.

Acqua contingentata in Toscana

Restando in Toscana, in particolare delle province di Siena e Grosseto, quest'anno sono a rischio le piscine e le vasche degli agriturismi e in generale per le strutture alberghiere che si approvvigionano dall'Acquedotto del Fiora perchè potranno essere riempite solo fino al 31 maggio. Il ricambio d'acqua è però necessario per poter rendere l'acqua pulita e fruibile per tutta la stagione estiva. Dal primo giugno al 30 settembre, infatti, per i comuni serviti dall'acquedotto sarà vietato l'utilizzo dell'acqua potabile per le piscine degli agriturismi che - secondo quanto definito - dovrà restare la stessa fino a fine ottobre senza possibilità di approvvigionamento dall'acquedotto pubblico per il consueto rabbocco o riempimento.

Niente baci infradito e piscine. Estate 2023: slalom tra i divieti per i turisti

Una piscina in un'agriturismo in Toscana

Una norma a cui si aggiunge l’obbligo di svuotamento annuale delle piscine private ad uso collettivo, previsto dalla legge regionale, con grande dispendio d'acqua. Una decisione che ha scatenato numerose reazioni e polemiche da parte degli addetti del settore. Il divieto è stato introdotto a causa della siccità che negli ultimi anni colpisce le regioni del Nord e del Centro Italia. Certo è che l’impossibilità di utilizzare l’acqua della rete idrica è un problema dato che la piscina negli agriturismi è uno dei servizi più richiesti e apprezzati dai turisti che scelgono di passare le vacanze nell’entroterra toscano. Normalmente il ricambio giornaliero di acqua delle piscine è tra l’1 e il 2% della quantità presente nella vasca: questo è dovuto all’evaporazione e all’esigenza di tenere pulita la piscina. Quantificando il ricambio per un periodo di quattro mesi, in condizioni di normalità, basterebbe una quantità di acqua pari a una piscina e mezza. Ovviamente la limitazione imposta dal divieto causerebbe seri problemi all'uso delle piscine, che difficilmente saranno utilizzabili fino a fine stagione.

 

Alle Cinque Terre niente infradito

Tra i luoghi più belli della Liguria: le Cinque Terre attirano sempre tantissimi turisti stranieri e italiani, ma proprio in questa meraviglia tra sentieri, cielo e mare, vige un rigido divieto che colpisce le calzature: qui non si possono indossare le infradito, le "flip-flop" infatti sono severamente vietate e i contravventori rischiano multe dai 50 ai 2.500 euro. Provvedimento simile anche a Capri, dove "sono tutti benvenuti tranne chi indossa scarpe rumorose".

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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