La morte di Giovanna Pedretti ha scosso profondamente il settore della ristorazione, sollevando interrogativi cruciali sul potere e gli effetti collaterali delle recensioni online. Da esponenti del mondo della ristorazione, ma anche dalle istituzioni, gli ultimi giorni sono stati un susseguirsi di appelli per far sì che ci siano maggiori controlli, più stringenti, severi e verificati, sulle recensioni online. Un appello che come redazione di Italia a Tavola non sono accogliamo e rilanciamo con forza, ma che da tempo abbiamo abbracciato ritenendolo un obiettivo da perseguire per rendere il mondo della ristorazione più trasparente e chiaro, soprattutto (non entrando nel merito del caso di Lodi) meno "succube" di personaggi dalla recensione facile e in non pochi casi anche infondata.
Recensioni online, il pericolo è sempre dietro l'angolo
Controllo sulle recensioni online: il monito dopo il caso Pedretti
La recente tragedia che ha coinvolto la ristoratrice Giovanna Pedretti, trovata morta nel lodigiano, ha sollevato un acceso dibattito sulla necessità di regolamentare le recensioni online. Giuliano Lanzetti, patron di Pienissimo (azienda leader nel marketing della ristorazione) e gestore del Bounty di Rimini, ha lanciato un appello per introdurre regole più stringenti e certe sui portali specializzati in recensioni.
Giuliano Lanzetti, patron di Pienissimo e del Bounty di Rimini
L'incidente, causato da una recensione omofoba su Google (di cui si sta discutendo dell'autenticità), ha portato a una riflessione generale quanto profonda sull'impatto delle valutazioni online sulla vita e sul lavoro degli imprenditori nel settore della ristorazione. L'appello di Giuliano Lanzetti, figura di spicco nel settore della formazione per ristoratori, è chiaro e incisivo. L'imprenditore romagnolo esprime la sua preoccupazione riguardo al potenziale impatto devastante delle recensioni online sulla vita dei professionisti del settore. La vicenda di Giovanna Pedretti, il cui presunto suicidio è legato a una recensione discriminatoria, diventa il catalizzatore per chiedere regole più ferree in grado di tutelare la categoria.
Recensioni online: l'appello delle istituzioni
Barbara Mazzali, assessore a Turismo, moda e marketing territoriale di Regione Lombardia, si unisce all'appello di Lanzetti, sottolineando l'importanza di regolamentare le recensioni online. «Non è accettabile che imprenditori e lavoratori della ricettività, impegnati nel lavoro 365 giorni l'anno nel difficile lavoro dell'accoglienza, siano alla mercé di 'capricci', impazienza o altre estemporanee emozioni di clienti che poi sfogano sul web stroncando il lavoro altrui - ha detto l'assessore - In origine le recensioni sono nate per fornire consigli, oggi sono una giungla che va regolamentata».
Barbara Mazzali, assessore della Regione Lombardia
La Mazzali si è così associata all'appello della ministra del turismo Daniela Santanchè, che, dopo il suicidio della ristoratrice lodigiana, ha proposto di intervenire per regolamentare le recensioni via web che possono trasformarsi nella condanna di una attività economica. «Si parla tanto di sostenibilità, chiesta quasi prepotentemente alle aziende, anche del turismo e della ristorazione - prosegue Mazzali - ma credo che si debba parlare di responsabilità, che deve riguardare non solo chi accoglie, ma anche chi visita, usufruisce di un servizio e a volte giudica con leggerezza e 'distrugge' con un paio di 'click' il lavoro di una vita».
La proposta di intervenire a livello legislativo riceve ulteriore sostegno dalla ministra del turismo Daniela Santanchè. Entrambe evidenziano la necessità di responsabilizzare non solo gli operatori del settore, ma anche i consumatori, invitandoli a valutare con attenzione le conseguenze delle proprie recensioni.