Il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di strutture turistiche certificate: 313 su 478, pari al 65% del totale nazionale. È quanto emerge dai dati diffusi da Isnart, l'Istituto nazionale ricerche turistiche, che gestisce il marchio “Ospitalità italiana” promosso dal Sistema camerale. Il dato non lascia spazio a interpretazioni: il Piemonte guida la classifica italiana per qualità certificata nell'ospitalità, lasciandosi nettamente alle spalle regioni come Campania (44 certificazioni), Lazio e Sicilia (43 a testa), e Toscana (39).

Il Piemonte è la regione con il maggior numero di strutture turistiche certificate
Che cos'è il marchio "Ospitalità italiana" di Isnart?
Il marchio "Ospitalità italiana", ricordiamo, è un sistema di valutazione che punta a riconoscere l'affidabilità, l'autenticità, la sostenibilità e la capacità di promuovere il territorio delle imprese turistiche. Una certificazione che oggi si fa sempre più strategica, considerato che il 50% della domanda turistica globale proviene da Millennial e Gen-Z: viaggiatori digitali, selettivi, attenti all'ambiente, in cerca di esperienze autentiche e facilmente condivisibili sui social. Ed è proprio a queste esigenze che risponde il sistema ideato da Isnart, basato su audit in loco, criteri oggettivi di valutazione, un sistema di rating a corone (da uno a tre), riconoscimenti ambientali (la “foglia verde”) e visibilità sia nazionale che digitale attraverso il portale ospitalita-italiana.com e altri strumenti messi a disposizione delle imprese.
Turismo di qualità: le certificazioni del Piemonte e il caso di Cuneo
Nel caso del Piemonte, il dato è frutto di un investimento strutturato nel tempo, che ha visto coinvolte in prima linea le Camere di commercio del territorio. Solo nell'ultimo mese, tre diverse cerimonie di consegna - organizzate dagli enti camerali di Alessandria-Asti, Cuneo e Monte Rosa Laghi Alto Piemonte - hanno coinvolto 151 imprese partecipanti, 110 delle quali hanno superato con successo il percorso certificativo.

Cuneo nel 2025 la provincia ha certificato 25 nuove strutture
Tra queste, 28 hanno ottenuto anche la foglia verde per l'impegno ambientale, 29 strutture sono state premiate con due corone e 81 con una corona. Il caso più significativo è quello di Cuneo: giunta alla quarta edizione del progetto, nel 2025 la provincia ha certificato 25 nuove strutture, portando il totale a 184, vale a dire quasi il 40% del totale nazionale. Un risultato che racconta non solo di un impegno diffuso ma anche di un modello consolidato, fondato sulla coerenza, sulla qualità del servizio e su una visione sistemica della promozione turistica.

Altre regioni italiane stanno cercando di replicare questo approccio, attivando percorsi simili presso le rispettive Camere di commercio. È il caso, ad esempio, dell'Irpinia Sannio in Campania, di Frosinone-Latina per il Lazio, di Unioncamere Sicilia e dell'ente camerale di Pistoia-Prato per la Toscana. Qui il marchio "Ospitalità italiana" viene riconosciuto a realtà molto diverse tra loro: ristoranti, alberghi, B&B e aziende agricole dove l'ospitalità si fonde con l'identità territoriale, offrendo esperienze immersive legate alle produzioni locali e alla cultura del luogo.
Il marchio "Ospitalità italiana" per rafforzare l'identità turistica dei territori
Dietro al sistema di certificazione, però, non c'è solo una logica di controllo qualità: l'obiettivo è posizionare meglio le imprese e rafforzare l'identità turistica dei territori. Come sottolinea Loretta Credaro, presidente di Isnart, «oggi un'impresa turistica non può limitarsi a vendere un servizio: deve raccontare identità, coerenza e valore. Con "Ospitalità italiana" aiutiamo le strutture a posizionarsi meglio, e i territori a farsi riconoscere come destinazioni di qualità. Il modello piemontese dimostra che la certificazione diffusa genera valore sistemico: aumenta la fiducia del cliente, la competitività delle imprese e la riconoscibilità del territorio».

Loretta Credaro, presidente di Isnart
«Posso anticipare - prosegue Loretta Credaro - che il marchio sta crescendo con nuove Camere che sono in fase di adesione per confermare il loro supporto alla crescita della cultura d'impresa verso il quality management nel sistema turistico imprenditoriale, elemento così importante in un momento in cui il turismo è diventato volano per la crescita della nostra economia e traino per l'occupazione». La partita dell'ospitalità, dunque, si gioca sempre più sulla qualità riconosciuta e sulla capacità di raccontarla in modo coerente. E oggi, almeno a giudicare dai numeri, il Piemonte ha saputo interpretare questa sfida meglio di chiunque altro.