Sono 25 i nuovi Cavalieri del Lavoro: tra loro Caputo, Lunelli, Muntoni e Roncadin

Carmine Caputo (industria alimentare molitoria), Matteo Bruno Lunelli (vitivinicolo), Francesco Giovanni Muntoni (alberghiero) ed Edoardo Roncadin (prodotti surgelati) sono stati nominati Cavalieri del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In totale sono stati 25 gli insigniti di questa onorificenza in questa occasione

31 maggio 2024 | 15:43

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato, in data 31 maggio, il decreto con il quale, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Tra loro, per quanto riguarda i settori agroalimentare, enogastronomico e turistico, anche Carmine Caputo (industria alimentare molitoria, Campania),  Matteo Bruno Lunelli (settore vitivinicolo, spumanti, Trentino-Alto Adige), Francesco Giovanni Muntoni (settore alberghiero, Sardegna) ed Edoardo Roncadin (industria e commercio di prodotti surgelati, Friuli-Venezia Giulia).

Chi sono i nuovi 25 Cavalieri del Lavoro

Questo l’elenco completo dei nuovi 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

  • Lucia Aleotti 
  • Eufrasio Anghileri
  • Giovanni Arena
  • Pietro Beccari
  • Marina Elvira Berlusconi
  • Paolo Bertazzoni
  • Maria Chiara Boni
  • Giorgio Campagnolo
  • Carmine Caputo 
  • Caterina Imelde Caselli
  • Carlo Cimbri
  • Graziano Giordani
  • Raffaella Leone
  • Matteo Bruno Lunelli
  • Fausto Manzana
  • Giuseppe Marino
  • Francesco Giovanni Muntoni
  • Duilio Paolino
  • Vito Antonio Primiceri
  • Fabio Ravanelli
  • Edoardo Roncadin
  • Enrico Samer
  • Antonio Serena Monghini
  • Giovanni Sgariboldi
  • Aquilino Carlo Villani

Cavalieri del Lavoro, chi è Carmine Caputo

Carmine Caputo, classe 1947, terza generazione della famiglia di mugnai di Mulino Caputo, storico mulino di Napoli che è tra primi esportatori di farina nel mondo con 86 Paesi raggiunti e che quest'anno celebra 100 anni. Il padre decise di spostarsi da Capua a Napoli, fermando il pastificio e ampliando il mulino, quindi la responsabilità dell’azienda passò a Carmine Caputo che negli anni ’80 decise di dedicarsi alla farina di qualità, imprimendo una nuova svolta decisiva nella storia dell’azienda che oggi è gestita dal figlio Antimo in qualità di ad: «Sono stato bravo come mio padre ad avere un figlio in gamba, formato da me. È una cosa di cui sono orgoglioso, averlo formato e averlo lanciato in pista da solo, con me alle spalle, ovviamente. Noi non siamo un'azienda di famiglia, siamo una famiglia-azienda, che è diverso, fondata sui valori e sui rapporti con le persone»

«Per me - ha aggiunto all’Adnkronos -, che ho iniziato a lavorare da bambino, aiutando mio padre, e che continuo a farlo girando per i nostri tre stabilimenti e coordinando tutto, è una gran soddisfazione. È il massimo, la soddisfazione più grande, dopo una vita di lavoro. E poi quest'anno, in occasione del centenario della nostra azienda, è davvero la ciliegina sulla torta. Oggi mandiamo le nostre farine in 86 Paesi, 20 container solo per New York. E siamo iconograficamente il mulino che rappresenta questa napoletanità della pizza».

Cavalieri del Lavoro, chi è Matteo Bruno Lunelli

Dopo un’esperienza internazionale in Goldman Sachs che lo ha visto ricoprire il ruolo di analista finanziario e associato nelle sedi di Zurigo, New York e Londra, oggi Matteo Bruno Lunelli è presidente e amministratore delegato di Ferrari Trento, leader in Italia per le bollicine metodo classico e ad del Gruppo Lunelli. All’interno del Gruppo di famiglia ricopre inoltre la carica di presidente dell’acqua Surgiva, di Bisol1542, marchio di riferimento nel mondo del Prosecco Superiore di Valdobbiadene e di Tassoni, famosa per la cedrata. Da gennaio 2020 ricopre la carica di presidente di Fondazione Altagamma, vicepresidente di La Finanziaria Trentina S.p.A. e consigliere di amministrazione di Coster Tecnologie Speciali.

«Ricevere questa prestigiosa onorificenza è per me motivo di grande orgoglio che desidero condividere con tutti coloro che lavorano e hanno lavorato con me - ha detto Lunelli - allo stesso tempo conferma l’impegno mio e della mia famiglia, insieme a tutte le donne e gli uomini del Gruppo Lunelli, ad operare in armonia con l’ambiente e in sintonia con il territorio, mantenendo saldi i valori di eccellenza e innovazione nel solco della tradizione. Sono convinto che un’impresa non debba solo creare valore per i propri azionisti, ma anche generare benessere, sicurezza e bellezza per i propri dipendenti e per la comunità che la ospita, mettendo le persone al centro. Questo riconoscimento sarà un ulteriore sprone a continuare a lavorare con passione per promuovere nel mondo lo stile di vita italiano. Un pensiero speciale va a mio padre Giorgio per i valori e l’esempio che mi ha dato e un ringraziamento a mio zio Gino Lunelli che mi ha trasmesso il suo spirito imprenditoriale».

Cavalieri del Lavoro, chi è Francesco Giovanni Muntoni

Francesco Giovanni Muntoni è presidente della Delphina, catena di hotel fondata nel 1992 con una prima struttura alberghiera a Capo d'Orso (Ss). Sin dalle sue origini, Delphina si distingue per un approccio lungimirante che coniuga perfettamente l'eccellenza del servizio con un profondo rispetto per l'ambiente. Pioniere nel settore, il gruppo è la prima catena alberghiera italiana ad alimentare tutti i suoi hotel con energia al 100% da fonti rinnovabili. Inoltre, Delphina è fortemente impegnata nella riduzione dell'impatto ambientale, limitando l'utilizzo della plastica e promuovendo pratiche sostenibili.

Oggi, Delphina vanta un portfolio di 12 hotel a 5 e 4 stelle, residence esclusivi, Spa e ville immerse nella bellezza incontaminata della Sardegna. Tra la Costa Smeralda, La Maddalena e il golfo dell'Asinara, gli ospiti possono scegliere tra circa 1.500 camere, 23 ville, 100 appartamenti e 6 Spa, per un'esperienza di soggiorno unica e indimenticabile. «Ringrazio il presidente Mattarella - ha detto Muntoni -, è una grandissima soddisfazione ricevere questa nomina a Cavaliere del Lavoro. Questo riconoscimento non è rivolto solo a me, ma anche alla grande famiglia di Delphina hotels & resorts che in questi 32 anni ha lavorato con passione per promuovere l’ospitalità autentica gallurese. Abbiamo puntato sulla valorizzazione della terra in cui siamo nati e cresciuti con una filosofia costruttiva attenta alla salvaguardia della natura e sulla collaborazione con i fornitori locali. Per questo è un risultato importante che condivido con tutta la comunità dei territori in cui operiamo».

Cavalieri del Lavoro, chi è Edoardo Roncadin

«È una grande emozione e una grandissima soddisfazione ricevere questa nomina a Cavaliere del Lavoro, che arriva in un momento per me significativo, in quanto nelle aziende di famiglia sta avvenendo, con successo, il passaggio generazionale. Il primo pensiero va dunque a quanto io sia stato fortunato ad avere avuto, in questi anni, tanti familiari e collaboratori che hanno partecipato alla realizzazione dei miei sogni. A loro dedico questo riconoscimento, perché è frutto di un lavoro di gruppo e di una storia in cui tantissimi hanno creduto in me e partecipato con forza alla realizzazione di quello che è, lo ripeto ancora, un sogno». Queste le parole di Edoardo Roncadin, 75 anni, presidente del Gruppo Roncadin e di Bofrost Italia.

Roncadin dà inizio alla sua storia imprenditoriale a 16 anni quando emigra dal Friuli in Germania alla ricerca di lavoro, e nel 1968 apre la pizzeria “Vesuvio” con annessa gelateria. Negli anni l’attività si amplia, anche con il coinvolgimento dei fratelli, ma rimane forte la volontà di “tornare a casa”: così Roncadin, che aveva iniziato a collaborare con il gruppo tedesco Bofrost (specializzato nella vendita a domicilio di surgelati), all’inizio degli anni Ottanta porta Bofrost in Italia, dopodiché, nel 1991, fonda a Meduno (Pn) l’azienda Roncadin, specializzata nella produzione di pizze surgelate per la Gdo italiana e internazionale. Oggi al suo fianco ci sono la moglie Dagmar e i figli Dario, Katia e Natascha, impegnati a portare avanti le attività di famiglia assieme a tutte le persone di Roncadin e di Bofrost.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024