Affitti brevi: cedolare secca al 26% e codice identificativo. Cosa cambia ora?

Novità in arrivo per chi affitta appartamenti viste le modifiche apportate dal governo con la pubblicazione della legge di bilancio per il 2024. «Ci sarà trasparenza e si regolarizzerà tutto il sistema» ha commentato Tajani

30 ottobre 2023 | 17:21

La maggioranza ha deciso: le nuove disposizioni che riguardano la manovra 2024 arriveranno in Parlamento senza emendamenti. E tra le varie modifiche del governo ce ne sono due in particolare che riguardano direttamente il mondo del turismo. Infatti, per quanto concerne la tassazione degli affitti brevi, la cedolare secca salirà dal 21 al 26% solo nel caso in cui si affitti per periodi inferiori a 30 giorni più di un appartamento. Precisamente il testo dice che l'aliquota della cedolare secca, attualmente fissala al 21%, «è innalzata al 26% in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta». Ma non è tutto. Perché arriva anche il codice antievasione, «un codice identificativo nazionale che farà emergere il sommerso di coloro che affittano appartamenti. Quindi ci sarà trasparenza e si regolarizzerà tutto il sistema e questo porterà anche più soldi nelle casse che andranno nel fondo per ridurre la pressione fiscale» come ha sottolineato Antonio Tajani, leader di Forza Italia.

Che cosa è la cedolare secca e a quali immobili si applica? E quali sono i limiti?

La cedolare secca è un regime tributario facoltativo, sostitutivo dell'Irpef e delle relative addizionali (nonché delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione ovvero sulla sua eventuale risoluzione o proroga), applicabile in sede di tassazione delle unità immobiliari locate ad uso abitativo. La cedolare secca prevede un'aliquota del 21%, ridotta al 10% per i contratti a canone concordato. La cedolare secca può essere utilizzata solo per immobili a uso abitativo, sia per locazioni lunghe sia per quelle brevi, anche al di sotto dei 30 giorni, quindi anche per gli affitti turistici. Solo nel 2019, è stata estesa anche alle locazioni commerciali, ma solo per i contratti stipulati in quell'anno. Dal 2021 al massimo si possono dare in affitto 4 appartamenti con l'opzione della cedolare secca. Dai 5 in su, l'attività viene considerata imprenditoriale e quindi non più tassabile al 21 o al 26%.

Manovra 2024, tutto quello che c'è da sapere per il mondo dell'Horeca

1. Taglio al cuneo fiscale

Nel 2024, il taglio delle imposte sul reddito verrà confermato, ma non si applicherà ai tredicesimi salari. Inoltre, il periodo di tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita di case ristrutturate con il Superbonus verrà esteso da 5 a 10 anni. I Comuni che hanno completato la procedura di dissesto finanziario avranno la possibilità di aumentare l'addizionale dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) e anche la tassa di imbarco, con un limite massimo di 3 euro. Le risorse destinate al bonus sociale per le bollette elettriche nel primo trimestre saranno aumentate a 200 milioni di euro, ma le dotazioni finanziarie per il Fondo per la disabilità e il Fondo per i migranti saranno ridotte.

2. Si rafforza il welfare aziendale

Nella manovra si rafforza il welfare aziendale, con l'obiettivo di aumentare i salari e la competitività delle aziende. La tassazione al 5% per i premi di produttività rimane confermata per somme fino a 3.000 euro e per i lavoratori con un reddito fino a 80.000 euro.

3. Occupazione e maxi deduzione fiscale

Sul fronte dell'occupazione, i precedenti incentivi per giovani e donne dovrebbero cessare di essere rinnovati. Invece, viene introdotta una maxi deduzione fiscale per le assunzioni a tempo indeterminato, con una super deduzione del 120% per queste assunzioni, che sale al 130% per chi assume mamme, giovani under 30, persone con invalidità ed ex percettori del Reddito di Cittadinanza.

4. Confermata la "Carta dedicata a te"

La Carta dedicata a te, una carta di pagamento prepagata con un contributo "una tantum" di 382,50 euro, viene confermata e sarà destinata all'acquisto di beni alimentari di prima necessità.

5. Bonus notturno

A partire dal 1 gennaio e fino al 30 giugno 2024, il bonus per il lavoro notturno e le ore straordinarie sarà esteso anche a baristi e camerieri, nonché ai lavoratori impiegati negli esercizi che servono cibo e bevande. Questo beneficio si applicherà sia al settore turistico che a coloro che lavorano in locali di ristorazione. Il bonus sarà un trattamento speciale che non contribuirà a determinare il reddito complessivo. Sarà calcolato al 15% delle retribuzioni lordo per il lavoro notturno e le ore straordinarie svolte nei giorni festivi. Queste agevolazioni saranno rivolte ai dipendenti con un reddito annuale fino a 40.000 euro nel corso del 2023.

6. Riduzione delle aliquote dell'Irpef

Le aliquote dell'Irpef sono ridotte da quattro a tre, accorpando i primi due scaglioni. Ciò comporta l'applicazione di un'aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro (anziché fino a 15.000 come attualmente). Questa modifica avrà l'effetto di aumentare il reddito netto dei lavoratori dipendenti fino a 1.298 euro all'anno (per un reddito lordo annuo di 27.500 euro) e aumenta la no tax area a 8.500 euro per i dipendenti.

7. Rivalutazione delle pensioni

Infine, c'è una rivalutazione delle pensioni in base all'inflazione, al 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, al 90% per quelle comprese tra 4 e 5 volte il minimo, e con una percentuale decrescente all'aumentare dell'importo della pensione.

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Alberto Lupini


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