Capitale italiana della Cultura 2023, l'abbraccio tra Brescia e Bergamo nel logo
In vista dell'anno "X", i due capoluoghi di provincia si stringono in alcuni simboli che li contraddistinguono, come la Leonessa e la Dea. Spiccano linearità ed efficacia
Passo dopo passo, a 380 giorni dall'inizio della grande sfida, Brescia e Bergamo hanno scelto il logo in vista del 2023, quando diventeranno ufficialmente “Capitale Italiana della Cultura”. E da poche ore il simbolo illumina gli storici Palazzi sedi delle amministrazioni comunali: Loggia e Frizzoni.
I simboli che accomunano le città
Il logo, minimale e versatile sta ad indicare un abbraccio e rappresenta la concretezza che accomuna le due città che più di tutte hanno sofferto i terribili giorni della pandemia. Il segno distintivo è stato realizzato dall'agenzia Akòmi e rappresenta il numero 3, evocativo dell'anno delle celebrazioni, ma anche la lettera B iniziale dei due capoluoghi. Un numero, ma pure una molla che rimanda ad un grande e ideale abbraccio.
L'azzurro indica la Leonessa, il giallo la Dea. «Il marchio è semplice - hanno ricordato gli amministratori - lineare, ma efficace e ben rappresenta la caratteristica che più accomuna i due territori: la voglia di fare che ha proiettato due grandi realtà industriali, a diventare simbolo della cultura in Italia e nel mondo».
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Alberto Lupini