Carne coltivata: se l'Italia dice no la Germania investe 38 milioni nella ricerca
Mentre l'Italia sceglie di interrompere lo sviluppo della carne coltivata, la Germania investe pesantemente nella ricerca e nello sviluppo di alternative proteiche, incoraggiando un cambiamento verso alimenti da laboratorio
In Italia, la decisione del governo di interrompere lo sviluppo della carne coltivata contrasta con l'approccio adottato in altri paesi europei come la Germania. Quest'ultima, come riportano i media d'Oltralpe, ha seguito l'esempio di Danimarca, Regno Unito e Paesi Bassi, impegnandosi a finanziare progetti per sviluppare un'industria di proteine sintetiche. Il governo tedesco, infatti, sta puntando su diverse iniziative, tra cui un maggiore sostegno alla ricerca sulla carne coltivata e agli alimenti a base vegetale con fondi da 38 milioni di euro per progetti di transizione proteica sostenibile nel 2024, oltre a programmi volti a trasformare gli agricoltori in produttori di proteine alternative.
La Germania e il fondo per migliorare e regolare gli allevamenti suini
C'è anche un fondo di 705 milioni di euro annunciato dal ministero federale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura per sostenere gli allevamenti suini nella transizione verso sistemi di crescita e macellazione più etici. «Per la prima volta, una somma consistente sarà destinata alla promozione di fonti proteiche alternative e al passaggio all'agricoltura vegetale, dopo che per decenni ci si è concentrati principalmente sulle sovvenzioni all'allevamento» ha dichiarato Zoe Mayer, deputata partito dei Verdi.
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Secondo il Good Food Institute, la Germania è il principale mercato europeo per alimenti a base vegetale, registrando un aumento delle vendite dell'11% dal 2020, con un giro d'affari di 1,9 miliardi di euro. Inoltre, sia la Germania che l'Italia, secondo i dati del Smart Protein dell'Unione europea, stanno riducendo in modo significativo il consumo interno di carne, con il 59% del campione che ha consumato meno proteine animali nel 2022 rispetto all'anno precedente.
La Germania va verso un sistema alimentare sostenibile?
«Con questa decisione sulla transizione proteica, la coalizione sta facendo un grande passo avanti verso la transizione verso un sistema alimentare sostenibile - ha dichiarato Ivo Rzegotta, senior public affairs manager di Gfi Europe per la Germania - come previsto dall'accordo di coalizione. Le misure di finanziamento concordate per la ricerca e la trasformazione metteranno la Germania sulla strada per diventare leader in questo comparto emergente. L'annunciato centro di competenza Proteine del futuro offre l'opportunità di coordinare meglio il lavoro sulle fonti proteiche alternative in Germania e di allinearlo a un obiettivo strategico. La Germania ha bisogno di una tabella di marcia per la transizione verso un maggior numero di fonti proteiche alternative e questo centro può essere il primo passo per sviluppare tale strategia con tutti i dipartimenti e le parti interessate».
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Alberto Lupini