Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 24 novembre 2024  | aggiornato alle 05:48 | 109190 articoli pubblicati

Siad
Siad

Caro bollette, per bar e ristoranti è allarme rosso: già arrivate le prime stangate

In un locale in centro a Milano il costo Enel passa da 1.500 a 2.700 euro. E poi ci sono i rincari di gas e materie prime, mentre crollano le prenotazioni

 
21 gennaio 2022 | 12:41

Caro bollette, per bar e ristoranti è allarme rosso: già arrivate le prime stangate

In un locale in centro a Milano il costo Enel passa da 1.500 a 2.700 euro. E poi ci sono i rincari di gas e materie prime, mentre crollano le prenotazioni

21 gennaio 2022 | 12:41
 

Il caro bollette fa paura a tutti e in particolare ai pubblici esercizi e agli hotel che oggi fra, timori del covid, super green pass e inflazione, sono alle prese con una caduta spesso verticale delle prenotazioni. Le previsioni di Fipe e ConFcommercio parlano di aumenti medi del 100% per i bar, del 73% per i ristoranti, del 62% per i negozi alimentari e del 61% per gli alberghi. E le prime bollette che stanno arrivando in questi giorni lo confermano. Ce ne fa un esempio Matteo Scibilia, chef patron di Pizza Repubblica a Milano, nonché dirigente dell’Epam (l’associazione dei commercianti) che ci segnala di avere ricevuto una bolletta Enel di  2.700 euro rispetto ad una media precedente di 1.500. Se a ciò si aggiungono gli aumenti del gas o delle materie prime (pensiamo al +30% delle pere, al +10,8% della pasta o al +9,8% dei frutti di mare) si può ben capire come per i pubblici esercizi si sia giunti davvero ad una situazione di allarme rosso, tanto che non caso Matteo Scibilia parla di «un rischio chiusura per molti locali, soprattutto per quelli più marginali».

Caro bollette, per bar e ristoranti è allarme rosso: già arrivate le prime stangate

Se poi aggiungiamo quelli che sembrano ormai costi impropri (o comunque non assorbili neanche in situazioni normali), come le assenze per malattia (quarantene anche per positivi asintomatici, che possono andare fra un tampone e l’altro fino a 20 giorni) che raggiungono ormai mediamente il 30% degli occupati, si può ben capire come alla preoccupazione che è generale in tutta Italia, le istituzioni non possono non dare una immediata risposta.

 

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


FATO
Pavoni
Beer and Food
Nomacorc Vinventions

FATO
Pavoni
Beer and Food

Nomacorc Vinventions
Molino Dallagiovanna