Consorzio Asiago Dop contro il Nutriscore:«L'Ue non metta a rischio la nostra tipicità»

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago invita l’Unione Europea a tener fede alla tutela del suo patrimonio distintivo annunciando che non autorizzerà le etichette a semaforo. Sempre più ampio il fronte italiano

02 agosto 2021 | 18:27
di Vincenzo D’Antonio

E poi arriva, ah sì che certamente arriva, il momento delle decisioni coraggiose, frutto di azioni svolte con coerenza, di principi dai quali non ci si discosta, di rispetto verso i soci e verso gli stakeholders. Coraggiosa decisione in quanto, pur cristallina, ha sua audacia nel generare contrasto con lobby poderosa. Stiamo orgogliosamente parlando del Consorzio Tutela Formaggio Asiago che, è questa la decisione presa, non autorizzerà richieste di modifica dell’etichettatura dell’Asiago Dop che contemplino la presenza di indicazioni a semaforo o sistemi equivalenti.

 

Scontro fra regolamenti

Applicando i compiti conferitigli dal Reg. (UE) 1151/2012, in base al quale i Consorzi di tutela hanno facoltà di “adottare provvedimenti volti a impedire o contrastare misure che sono o rischiano di essere svalorizzanti per l’immagine dei prodotti”, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago addiviene alla suddetta decisione proprio perché considera svalorizzante per l’immagine del formaggio Asiago Dop che nell’etichettatura vi possa essere la presenza di indicazioni a semaforo o sistemi equivalenti. Al contempo si invita l’Unione Europea a rispettare i propri trattati e regolamenti a partire proprio dal più volte enunciato riconoscimento e tutela del valore della qualità e diversità delle produzioni agricole.

Le argomentazioni a supporto nascono proprio dal succitato Reg. (UE) 1151/2012 che identifica la produzione agricola come uno dei più importanti punti di forza della Ue e sancisce che, per le sue caratteristiche identitarie, vada protetta. Qui, lo si ribadisce, si espleta la coerenza somma del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, allorquando pone enfasi sul fatto che lo stesso disciplinare di produzione dell’Asiago Dop è approvato da un regolamento comunitario ed è pertanto patrimonio di tutti i cittadini della Ue

E dopotutto, fattore assolutamente da non sottovalutare, sempre in riferimento al suddetto Regolamento, esso verrebbe violato dacché tra l’altro in esso si afferma esplicitamente che tra i compiti attribuiti ai Consorzi di Tutela vi è quello di “sviluppare attività di informazione e di promozione miranti a comunicare ai consumatori le proprietà che conferiscono valore aggiunto ai prodotti”.

 

Fiorenzo Rigoni: «L'Ue non metta a rischio la tipicità e la diversità del Made in Italy»

Saggia e articolata la dichiarazione del presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago Dop, Fiorenzo Rigoni: «Questa nostra presa di posizione vuol essere un forte richiamo all’Unione Europea che, fin dai suoi trattati e regolamenti, riconosce la produzione agricola come patrimonio vivente dal valore culturale e gastronomico da preservare. Per questo chiediamo con forza di non mettere a rischio quella tipicità e diversità che è parte della nostra storia e senza la quale tutti, produttori e consumatori, rischiamo di perdere un patrimonio comune».

 

L'Italia fa fronte comune contro il Nutriscore

In questa decisione, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha al suo fianco Origin Italia, l’associazione che rappresenta circa il 95% delle produzioni del sistema dei Consorzi di tutela italiani, recentemente espressasi a favore di un’azione compatta di tutto il sistema Dop e Igp per rafforzare le posizioni politiche portate avanti dal nostro Paese, da sempre contrario all’introduzione del Nutri-score, come più volte espresso dal ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. Ed è così, con queste decisioni coerenti e coraggiose e con il gioco di squadra che la #DOPeconomy si attua, si fa strada, cresce e rende sempre più attrattive le nostre eccellenze agroalimentari.

 


 

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Alberto Lupini


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