Crazy Pizza di Briatore torna in utile. Ora i 5 soci puntano al Medio Oriente

Nel 2022 la holding lussemburghese Majestas che controlla il gruppo di pizzerie di lusso ha realizzato profitti per 278mila euro ribaltando i risultati del 2021, chiusi con a una perdita di 302mila euro

05 agosto 2023 | 15:15

Dopo il recente debutto a Kuwait City, Crazy Pizza torna all’utile: la catena di pizzerie di lusso di Flavio Briatore, torna, infatti, in profitto con la holding lussemburghese Majestas, proprietaria del marchio e posseduta da Briatore (50%) e Francesco Costa. Tradotto in numeri il Gruppo Majestas guadagna 278mila euro nel 2022 recuperando la chiusura in perdita di 302mila euro nel 2021. Il Gruppo Majestas, che comprende anche marchi come Billionaire e Twiga, in bilancio ha visto non a caso un incremento dei ricavi complessivi a 78,8 milioni di euro, 60 milioni dai due locali bandiera. Con l’outlook 2023 che stima ricavi complessivi a 100 milioni.

Crazy Pizza, fatturato netto a 1,4 milioni di euro nel 2022

Complice l’apertura a Riad, Crazy Pizza nel 2022 ha registrato un fatturato netto a 1,4 milioni di euro, un salto se si pensa che nel 2021 si attestava a soli 334mila euro.

Oggi Crazy Pizza conta 7 ristoranti nelle città di Londra, Montecarlo, a Roma, a Milano, a Porto Cervo, a Riad e Doha, cui si unisce la recente inaugurazione di Kuwait City. Tra i bilanci 2022 è stato però depositato solo quello del Crazy Pizza Roma: al boom di fatturato da 14mila euro a oltre 2 milioni fanno da contraltare il boom dei costi pe r il personale tanti che gli utili si attestano a soli 1.330 euro. Un passo avanti però rispetto alla perdita di oltre 100 mila euro del 2021 complice anche la pandemia.

Chi c’è dietro il Crazy Pizza

Come detto, la holding Majestas possiede circa il 52% di Crazy Pizza (catena che è presente in 6 Paesi con 20 ristoranti in Europa, Regno Unito e Medio Oriente). Tra i soci, come riporta il Sole 24 Ore, c’è Danilo Iervolino, il patron della Salernitana, che ha il 10%. Modern Food Company, società saudita che investe in tutto il mondo nell’ambito del lusso e che sfoggia in portfolio anche il nuovo Twiga di Riyad, ha il 15%. Farhad Moshiri, proprietario dell’Everton ha l’11%. L’11% anche per la Project Santé 1, controllata dagli italiani del caso Elliot, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.

L’obiettivo comune? Portare i Crazy Pizza a 15 in tutto il mondo.

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Alberto Lupini


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