La filiera del luppolo in Lombardia: crescita e innovazione per la birra

La coltivazione del luppolo in Lombardia si espande grazie a giovani imprenditori e progetti sperimentali. Con 400 microbirrifici, la regione punta a diventare un polo brassicolo innovativo

22 ottobre 2024 | 11:48
di Renato Andreolassi

La filiera del luppolo, materia prima fondamentale ed essenziale per la birra, è destinata a crescere  sempre più in futuro. Per il 90% è importato in Italia dall'Europa e da altri paesi extra Ue. Grazie a molte aziende condotte dai giovani la sua coltivazione sta vivendo una fase di grande sviluppo, a seguito di numerose iniziative che coinvolgono  anche la Lombardia. Se ne è parlato durante un convegno promosso dall' Ersaf , l'Ente di sviluppo agricolo e forestale  della Regione.

Luppolo, dove si coltiva in Lombardia

La coltivazione del luppolo si concentra  in tre province: Bergamo, Mantova e Milano  per un totale di circa 8 ettari. Coltivazione di nicchia  quindi, ma con tante piccole aziende  in costante crescita. Sono infatti 400 i microbirrifici  o birrifici artigianali registrati che rappresentano  una vera  e propria fucina  di qualità e di gusti innovativi.

Nel 2022  sono stati prodotti 600mila  ettolitri  di birra made in Lombardia a confermare  la Regione come uno  dei principali poli brassicoli del nostro Paese. Queste produzioni medio piccole affiancano   il mercato industriale  che raggiunge una produzione annua che supera i 7 milioni di ettolitri.

Luppolo, il progetto di Regione Lombardia

In questo contesto, è stato detto a Milano durante il convegno, Regione Lombardia ha deciso di promuovere un articolato progetto di coltivazione del luppolo in collaborazione con 7 luppoleti sperimentali nelle provincie di  Sondrio, Lecco, Brescia, Pavia e Mantova nei quali si stanno collocando quattro varietà di luppolo con lo scopo di determinare  il territorio della birra. L'attività consiste nella formazione, monitoraggio della produzione, nell'analisi del prodotto, divulgazione e prove di birrificazione.

Ersaf ha incontrato molti giovani per far emergere le opportunità della filiera di questa coltivazione nonché per riflettere sulle criticità di una coltura molto recente e non tradizionale. «La filiera - ha ricordato il presidente di Ersaf, Fabio Losio - ha bisogno di un supporto agronomicamente corretto, informato e sostenibile. A ciò sono da aggiungere anche gli aspetti di promozione del prodotto e sulla tipicità locale perché  sta diventando un  vero e proprio brand».

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Alberto Lupini


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