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Grana Padano, per un futuro sostenibile ritrovare l'equilibrio uomo-natura

Il direttore del Consorzio, Stefano Berni è intervenuto durante il meeting di Rimini per presentare la transizione ecologica che tutto l'agroalimentare mondiale è tenuto a mettere in atto

 
26 agosto 2021 | 10:35

Grana Padano, per un futuro sostenibile ritrovare l'equilibrio uomo-natura

Il direttore del Consorzio, Stefano Berni è intervenuto durante il meeting di Rimini per presentare la transizione ecologica che tutto l'agroalimentare mondiale è tenuto a mettere in atto

26 agosto 2021 | 10:35
 

Lagroalimentare è di fronte a molteplici sfide, tutte interconnesse tra loro: essere capace di resistere ai cambiamenti, soprattutto quelli del clima e del mercato; essere sostenibile (ambiente e cambiamenti climatici); garantire la vitalità delle zone rurali; assicurare la produzione alimentare a fronte di un aumento della popolazione mondiale che entro il 2050 sfiorerà i 10 miliardi di esseri umani. La visione del futuro dell’agricoltura sarà caratterizzata dalla prevalenza dell’agroecologia, dell’agricoltura biologica, dell’innovazione e dell’agricoltura digitale, per l’ottenimento di prodotti sempre più attenti alla salute, trasferiti al consumatore in filiere agroalimentari perfettamente tracciate e ricche di informazioni.

Grana Padano per un futuro green Grana Padano, per un futuro sostenibile ritrovare l'equilibrio uomo-natura

Grana Padano per un futuro green

Grana Padano: Necessario ripristinare l'equilibrio uomo-natura

In questo solco si è inserito il discorso di Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di Tutela del Grana Padano, nel corso di un intervenuto al convegno: “La transizione ecologica nell’agroalimentare” organizzato in occasione della giornata conclusiva della 42° edizione del Meeting di Rimini, che quest’anno ha visto Grana Padano come formaggio ufficiale dell’evento.

«La crisi del coronavirus e le recenti alluvioni in centro Europa hanno dimostrato quanto, nonostante lo sviluppo economico e sociale, siamo vulnerabili. Questi fatti hanno messo in evidenza la necessità di ripristinare l’equilibrio tra l’attività umana e la natura. Il Consorzio di Tutela del Grana Padano è da sempre sensibile al tema della sostenibilità ambientale e del benessere animale. Dal 2007, infatti, tratta questa tematica attraverso diversi studi con approcci e metodologie mirate a valutare l’impatto ambientale dell’intera filiera produttiva. In particolare, il Consorzio ha aderito al progetto Life Ttgg - The Tough Get Going (I duri cominciano a giocare), che utilizza la metodologia Pef (Product Environmental Footiprint) per misurare le prestazioni di sostenibilità, in quanto considera l’intero processo di produzione: dalla produzione del latte nelle stalle alla vendita del Grana Padano Dop”.

 



Tra gli ospiti del talk show, moderati dal presidente Cdo Agroalimentare, Camillo Gardini, anche Matteo Fiocco, imprenditore e fondatore di “Matt the Farmer”; Davide Franzetti, direttore commerciale di Coca Cola Hbc; Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna; Luca Panzavolta, amministratore delegato CIA Conad; Marco Travaglia, presidente e ceo Nestlé Italia e Malta.

Gioca e Parti

Qualità del prodotto, una questione culturale e sociale


«In linea con le indicazioni dei Green Deal della Commissione Europea, il Consorzio del Grana Padano vuole sottolineare l’impegno concreto e l’attenzione posta verso le tematiche della sostenibilità ambientale, della salubrità del prodotto, della sicurezza alimentare, del benessere animale all’interno dell’intera filiera produttiva - ha ricordato Berni - per giungere ad un miglioramento radicale del settore agroalimentare è necessario che ci sia un approccio olistico, che affronti in modo coordinato non solo la produzione alimentare, l’agricoltura e il commercio, ma anche la qualità del cibo e dell’ambiente, la tutela della salute, la gestione delle risorse e del territorio, l’ecologia, oltre alla salvaguardia dei valori sociali e culturali legati all’alimentazione. Ogni crisi porta con sé un’opportunità. Soprattutto i settori produttivi strategici come l’agroalimentare devono essere pronti a coglierla”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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