Imperia, aumenta la tassa di soggiorno e nasce la figura del “controllore”

L'imposta di soggiorno nella città turistica ligure triplica a quindici giorni. Tante le controversie sulla durata e sull'utilizzo dei fondi: oltre 400mila euro incassati e solo 231mila destinati al turismo

28 giugno 2023 | 12:15

La recente proposta dell'assessore Gianmarco Oneglio di modificare l'imposta di soggiorno di Imperia ha suscitato un acceso dibattito in città. Una delle principali controversie riguarda l'estensione del periodo di pernottamento soggetto alla tassa, che passerebbe da 5 a 15 giorni, con l'obiettivo di allinearsi a Sanremo. Tuttavia, si è evidenziata una discrepanza tra i 15 giorni previsti e la media effettiva di permanenza, che si attesta a 3,8 giorni. L'imposta di soggiorno è comune nei capoluoghi e nelle città d'arte o turistiche, con tariffe differenziate in base alle strutture ricettive, stabilite dalle amministrazioni comunali. Solo Roma ha ottenuto una deroga sui tariffe, regolate a livello nazionale. I fondi generati dalla tassa dovrebbero essere utilizzati per scopi turistici, tuttavia, l'opposizione ha contestato che solo 231mila euro su oltre 400mila incassati sono stati destinati specificamente al turismo nel bilancio consuntivo. E poi tante incertezze sulla nuova figura del controllore d'imposta.

Tassa di soggiorno a Imperia: dibattito sull'efficacia del controllore e la praticità delle misure proposte

L'assessore Oneglio ha difeso la proposta sottolineando l'importanza di combattere l'evasione fiscale legata alla tassa, riequilibrare le attività turistiche e le case vacanze e orientare la tipologia di turismo ospitato in città. Tuttavia, come già riportato, non è stata adeguatamente discussa la figura del controllore della tassa, introdotto con l'approvazione della pratica, il quale si occuperebbe di vigilare sui pagamenti e segnalare eventuali irregolarità contrattuali. Resta da capire come si potrà effettivamente monitorare il rispetto delle disposizioni, considerando le difficoltà pratiche di controllare gli appartamenti privati e l'accoglienza delle famiglie dopo una giornata al mare.

Aumento della tassa di soggiorno a Imperia: dubbi sulla sua utilità

In un momento in cui Imperia fatica ancora a fornire servizi adeguati ai turisti, l'aumento della tassa solleva dubbi sulla sua utilità e se sarà destinato a coprire i costi del controllore anziché generare effettivi benefici. Questo incremento, addirittura triplicazione, sembra poco ragionevole. Alcuni interventi logici e concreti provengono da Ida Acquarone, esponente fuori dalla maggioranza, che evidenzia le difficoltà dei commercianti già alle prese con le conseguenze del periodo difficile a causa della pandemia, dell'aumento delle bollette e delle tariffe del suolo pubblico. Mentre la minoranza ha abbandonato l'aula per un vizio di forma non riconosciuto dall'assemblea, solo tre membri si sono opposti alla proposta, mentre Acquarone ha votato a favore, mostrando una divisione all'interno della maggioranza. Dopo che la discussione ha lasciato l'ambito del palazzo civico, molte istituzioni hanno preferito mantenere una certa distanza dalla vicenda.

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Alberto Lupini


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